In nome del figlio

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In nome del figlio
Titolo originaleAu nom du fils
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneBelgio, Francia
Anno2012
Durata80 min
Rapporto2,35:1
Generecommedia, drammatico
RegiaVincent Lannoo
SceneggiaturaAlbert Charles, Philippe Falardeau, Vincent Lannoo
ProduttoreLionel Jadot, Yohan Baiada, Yoel Dahan
Casa di produzioneYoni Productions, Hands Up
FotografiaVincent Van Gelder
MontaggioFrédérique Broos
MusicheMichel Bisceglia
ScenografiaVivian Sassen
Interpreti e personaggi

In nome del figlio (Au nom du fils) è un film del 2012 diretto da Vincent Lannoo.

Si tratta di una commedia nera scritta da Lannoo insieme a Philippe Falardeau e Albert Charles. Il film è stato candidato a sette premi Magritte, tra cui miglior film e miglior regia per Lannoo, vincendo come migliore promessa maschile per Achille Ridolfi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Élisabeth è una convinta cattolica. Moglie e madre di famiglia, pone la propria fede al servizio del prossimo gestendo su un canale radiofonico cristiano un programma a tema religioso rivolto a fedeli in crisi e in cerca di punti di riferimento. Su richiesta della diocesi, Élisabeth accoglie nella propria casa Padre Achille, che da quel momento diviene parte integrante della famiglia. La vita apparentemente idilliaca della donna ben presto si trasformerà in un incubo; suo marito perde la vita durante un incidente di caccia e suo figlio diviene la vittima di Padre Achille, che instaura un rapporto morboso con il ragazzo appena quattordicenne. Dopo essersi confrontata con il silenzio e la negazione della Chiesa, Élisabeth abbandona la fede e, adottando la legge del taglione, comincia una folle crociata vendicativa contro tutti gli uomini di chiesa che hanno voltato le spalle e inflitto del male alla sua famiglia.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato girato in diverse località del Belgio e della Francia. La Collegiata dei Santi Pietro e Guido di Anderlecht è la chiesa che ha fatto da sfondo alle vicende della pellicola. Ulteriori riprese sono state svolte a La Hulpe, Rochefort, Autun e Praz-sur-Arly.

Il film è stato presentato in anteprima al Festival internazionale del cinema di Namur il 29 settembre 2012. La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche belghe a partire dal 3 aprile 2013. In Francia, il film è stato distribuito da Eurozoom dal successivo 7 maggio 2014.[1]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

In nome del figlio è stato accolto positivamente dalla critica cinematografica, sebbene i temi religiosi e lo stile violento della pellicola siano stati oggetto di polemiche.[2] Il film ha ricevuto il Méliès d'oro del 2013, assegnato dalla European Fantastic Film Festivals Federation alla migliore opera europea di genere fantastico.[3]

Caroline Vié di 20 minutes sostiene che la pellicola «trova un tono unico e seducente come opera di genere e di denuncia sociale».[4] Dominique Widemann, scrivendo per L'Humanité, afferma che Vincent Lannoo e Philippe Falardeau – autori della sceneggiatura – costruiscono «un'accusa incontenibile e sconcertante contro la fede cieca e incondizionata, riuscendo nel loro obiettivo di denuncia».[5]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In the Name of the Son, su Cineuropa. URL consultato il 5 febbraio 2021.
  2. ^ (FR) Autour de 'Au nom du fils' et de son tournage, su AlloCiné. URL consultato il 30 gennaio 2021.
  3. ^ a b (EN) Andrew Mack, In the Name of the Son Wins Méliès d'Or Award, su screenanarchy.com, 11 ottobre 2013. URL consultato il 5 febbraio 2021.
  4. ^ (FR) Caroline Vié, «Au nom du fils», des prêtres et des pédophiles. Le film qui dérange les intégristes français, su 20 minutes, 7 maggio 2014. URL consultato il 5 febbraio 2021.
  5. ^ (FR) Au nom du fils, film de Vincent Lannoo, in L'Humanité, maggio 2014.
  6. ^ Aurore Engelen, Hänsel, Lannoo e Van Groeningen: tre autori belgi a Karlovy Vary, su Cineuropa, 4 giugno 2013. URL consultato il 30 gennaio 2021.
  7. ^ (FR) Les Magritte du cinéma 2014, su AlloCiné. URL consultato il 30 gennaio 2021.
  8. ^ (FR) Palmarès 2012, su fiff.be, FIFF. URL consultato il 30 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2021).
  9. ^ Aurore Engelen, Quattro film belgi al Festival del Nuovo Cinema di Montreal, su Cineuropa, 29 settembre 2013. URL consultato il 30 gennaio 2021.
  10. ^ (FR) Au nom du fils de Vincent Lannoo remporte le Méliès d'argent à Neuchâtel, su wbimages.be, Wallonie-Bruxelles Images, 18 luglio 2013. URL consultato il 30 gennaio 2021.
  11. ^ (FR) Edith Mahieux, Le Ramdam Festival de Tournai, su Cinergie, 15 febbraio 2013. URL consultato il 30 gennaio 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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