Il convitato di pietra (Pacini)

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Il convitato di pietra
Lingua originaleitaliano
Generefarsa
MusicaGiovanni Pacini
Librettoattribuito a Gaetano Barbieri
Fonti letterarieGiovanni Bertati, Don Giovanni o sia Il convitato di pietra (musicato da Giuseppe Gazzaniga nel 1787);
Lorenzo Da Ponte, Don Giovanni (musicato da Wolfgang Amadeus Mozart nel 1787);
Giacomo Pedrinelli, Don Giovanni Tenorio (musicato da Fabbrizi nel 1788);
Giuseppe Maria Foppa, Il convitato di pietra (musicato da Francesco Gardi nel 1802).
Atti2
Epoca di composizioneinizio 1832
Prima rappr.1832
TeatroTeatrino di Casa Belluomini, Viareggio
Personaggi

Il convitato di pietra (Don Giovanni) è una farsa - operetta di Giovanni Pacini basata sul noto mito letterario di Don Giovanni. Il libretto, attribuito a Gaetano Barbieri, è infatti basato sulle numerose trasposizioni operistiche precedenti alla farsa (tra cui spicca il libretto di Lorenzo Da Ponte per Wolfgang Amadeus Mozart).

Prima rappresentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il compositore stesso parla della prima rappresentazione della farsa nella sua autobiografia Le mie memorie artistiche:

«Nel carnevale successivo 1832 composi pel gran teatro della Fenice di Venezia l'Ivanhoe... Dopo il conseguìto successo mi recai di bel nuovo in famiglia, ove durante la mia dimora mi occupai di una piccola operetta intitolata Il Convitato di pietra che venne eseguita da mia sorella Claudia, da mia cognata, da mio fratello Francesco, da mio padre, e dal giovane Billet di Viareggio nel teatrino particolare di casa Belluomini. Nel tempo stesso feci lettura delle opere istrumentali di Beethoven, di Haydn, di Mozart[1]»

La prima rappresentazione dell'opera fu quindi in forma privata, avvenuta in un contesto famigliare, tra amici e parenti (Casa Belluomini apparteneva al marito della sorella Claudia, Antonio Belluomini, noto medico) che parteciparono attivamente allo spettacolo (in un simile contesto era stata pensata anche la prima di Demetrio e Polibio di Rossini): il padre del compositore, Luigi Pacini, noto basso buffo (fu il primo interprete dei ruoli di Parmenione ne L'occasione fa il ladro e di Don Geronio ne Il turco in Italia di Rossini), all'epoca si era già ritirato dalle scene. I fratelli del compositore, Francesco e Claudia, ai quali spettarono le parti del protagonista e di Zerlina, erano cantanti non professionisti ma comunque capaci di sostenere l'impegno di una partitura comunque impegnativa.

Diffusione dell'opera[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la prima, che ebbe luogo nel 1832 (in una data non specificata), l'opera sarebbe dovuta essere rappresentata nell'estate del medesimo anno anche nel Teatro Reggio di Viareggio, ma di questa rappresentazione non sono giunte notizie. Jeremy Commons e Daniele Ferrari hanno curato la ricostruzione e l'edizione critica dell'opera, sia per il testo, sia per la musica. La prima rappresentazione pubblica in tempi moderni avvenne al 20º Festival Rossini in Wildbad il 4 luglio 2008, sotto la direzione di Daniele Ferrari e per la regia di Anke Rauthmann (repliche il 12, 13 e 18 luglio). In quell'occasione Deutschlandradio Kultur la trasmise in diretta radiofonica e venne poi pubblicata in CD. La prima rappresentazione italiana ebbe luogo il 21 novembre 2015 al Teatro Verdi di Pisa (in cui venne registrato il DVD), poi replicata il 5 dicembre dello stesso anno al Teatro di San Girolamo (Teatro del Giglio) di Lucca sotto la direzione di Daniele Ferrari e per la regia di Lorenzo Maria Mucci.

Il 24 agosto 2018, per il 64º Festival Puccini, è stata rappresentata presso il giardino di Villa Paolina (Viareggio) sotto la direzione di Daniele Ferrari e per la regia di Giandomenico Vaccari (il cast: Don Giovanni, Vladimir Reutov; Donna Anna, Daniela Nuzzoli; Zerlina, Micaela Sarah D'Alessandro; Masetto, Alessandro Biagiotti; Duca Ottavio, Francesco Napoleoni; Il Commendatore, Massimo Schillaci; Ficcanaso, Alessandro Ceccarini). In quest'ultima produzione è stata eseguita, per la prima volta, l'edizione con i recitativi in forma cantata anziché parlata, nonché la versione alternativa del duetto n. 4.

Cast della prima assoluta[modifica | modifica wikitesto]

Personaggio Vocalità Interprete
Don Giovanni tenore Francesco Pacini
Donna Anna contralto Signora Rosa[2]
Zerlina soprano Claudia Pacini
Masetto
Il Commendatore
basso Giovanni Billet
Duca Ottavio tenore Domenico Tonelli
Ficcanaso basso Luigi Pacini

Trama[modifica | modifica wikitesto]

L'opera segue la struttura dell'opera mozartiana, con alcune differenze:

  • Il personaggio di Leporello viene qui chiamato Ficcanaso: rispetto all'originale mozartiano, il servo buffo non si fa remore nel dare del "tu" al suo padrone
  • Il personaggio di Donna Elvira viene eliminato, e la sua parte viene "ereditata" da Zerlina, che acquista più spessore: a lei viene letto il catalogo delle conquiste di Don Giovanni, e sempre a lei viene dedicata la Serenata (che le fa Don Giovanni, per burlarla, dopo il tentativo non riuscito di sedurla)
  • Il personaggio di Ottavio viene sottodimensionato (essendo il primo interprete dell'opera, Domenico Tonelli, un secondo tenore allievo di Pacini)
  • Il finale dell'opera segue quello della "versione viennese" mozartiana: l'opera si chiude infatti con Don Giovanni che sprofonda all'inferno, senza la morale conclusiva degli altri personaggi.

Organico orchestrale[modifica | modifica wikitesto]

Visto il contesto "famigliare" della prima, l'organico previsto per l'opera è quello di un'orchestra da camera.

Numeri musicali[modifica | modifica wikitesto]

Si contano due autoimprestiti: la serenata Luna, conforto al cor de' naviganti proviene da Il talismano (Teatro alla Scala di Milano, 1829), e l'aria finale di Zerlina Sento brillarmi il core da Gli sponsali de' silfi (Teatro de' Filodrammatici di Milano, 1815).

Atto 1[modifica | modifica wikitesto]

  • 1 Introduzione La gran bestia è il mio padrone (Ficcanaso, Donna Anna, Don Giovanni, Il Commendatore)
  • 2 Aria con pertichini Care sponde che pietose (Donna Anna)
  • 3 Coro e sortita Bella cosa per una ragazza (Zerlina, Masetto)
  • 4 Duetto La man tu mi darai (Don Giovanni, Zerlina) (di questo duetto esistono due versioni)
  • 5 Aria con pertichini Di tutte le sue belle (Ficcanaso)
  • 6 Finale Primo Esso vien, io qui celato (Masetto, Zerlina, Don Giovanni, Coro, Ficcanaso, Donna Anna, Duca Ottavio)

Atto 2[modifica | modifica wikitesto]

  • 7 Serenata Luna, conforto al cor de' naviganti (Don Giovanni)
  • 8 Quintetto Senza il caro sposo amato (Zerlina, Ficcanaso, Duca Ottavio, Donna Anna, Masetto)
  • 9 Duetto Mio dolce pensiero (Zerlina, Masetto)
  • 10 Duetto Signor Commendatore (Ficcanaso, Don Giovanni)
  • 11 Aria Sento brillarmi il core (Zerlina)
  • 12 Finale Secondo Preparata è già la cena (Don Giovanni, Ficcanaso, Il Commendatore, Coro)

Incisioni discografiche[modifica | modifica wikitesto]

Anno Cast (Don Giovanni, Donna Anna, Zerlina, Masetto, Duca Ottavio, Il Commendatore, Ficcanaso) Direttore Etichetta
2008 Leonardo Cortellazzi, Geraldin Chauvet, Zinovia-Maria Zafeiriadou, Ugo Guagliardo, Giorgio Trucco, Ugo Guagliardo, Giulio Mastrototaro Daniele Ferrari Naxos Records

DVD[modifica | modifica wikitesto]

Anno Cast (Don Giovanni, Donna Anna, Zerlina, Masetto, Duca Ottavio, Il Commendatore, Ficcanaso) Direttore Etichetta
2015 Massimiliano Silvestri, Sandra Buongrazio, Giulia De Blasis, Daniele Cusari, Roberto Cresca, Sinan Yan, Carlo Torriani Daniele Ferrari Bongiovanni

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Libretto dell'opera nella rappresentazione a Lucca nel Dicembre 2015
  2. ^ La cognata del compositore, moglie del fratello Francesco
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