I Dieci
I Dieci o Il gruppo dei Dieci è un collettivo di narratori italiani, attivo dal 1928, composto da scrittori futuristi e d'avanguardia, formato su iniziativa di Filippo Tommaso Marinetti.
Aderenti
[modifica | modifica wikitesto]Il Gruppo dei Dieci comprende, in ordine alfabetico, come di solito si firmavano:
- Antonio Beltramelli
- Massimo Bontempelli
- Lucio D'Ambra
- Alessandro De Stefani
- Filippo Tommaso Marinetti
- Fausto Maria Martini
- Guido Milanesi
- Alessandro Varaldo
- Cesare Giulio Viola
- Luciano Zuccoli
Nascita e finalità
[modifica | modifica wikitesto]L'iniziativa di radunare un gruppo di autori desiderosi di promuovere valori patriottici fu presa, nel 1928, da Filippo Tommaso Marinetti attraverso Esotica, mensile di letteratura coloniale diretto da Mario Dei Gaslini: qui, il Marinetti propose di riunire «Dieci romanzieri italiani et fascisti» come «Gruppo d'azione per servire il Romanzo italiano in Italia ed all'estero». Secondo le parola di Marinetti, infatti, "soltanto alcuni scopi di patriottismo artistico (non raggiungibili in altro modo) hanno avvicinato e solidarizzato questi dieci scrittori italiani che appartengono alle più tipiche e opposte tendenze della letteratura contemporanea (futurismo, intimismo, ecc.)"[1]
Il Gruppo dei Dieci si dedicò a un esperimento di scrittura collettiva, il romanzo Lo zar non è morto (1929).
Il telegramma a Mussolini
[modifica | modifica wikitesto]Come atto di nascita, il Gruppo inviò un telegramma a Benito Mussolini:
«Dieci romanzieri italiani et fascisti uniti da questa sera in Gruppo d'azione per servire il Romanzo italiano in Italia ed all'estero devotamente salutano il Duce meraviglioso augurando che dai romanzi dell'Era Fascista esca un giorno il poeta della nuova epopea come già dalla storia sparsa del martirio in camicia rossa uscì nella Marcia trionfale il creatore di una più grande Italia.»
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- I Dieci, Lo zar non è morto: grande romanzo d'avventure, Edizioni dei Dieci, Roma, Sapientia, 1929. Sironi Editore, 2005, ISBN 978-88-518-0054-3.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Filippo Tommaso Marinetti, "Lo zar non è morto" dei Dieci, in Collaudi futuristi, Guida Editori, 1977, pp. 51-56, GGKEY:TWFLSECZHGU.
- ^ Telegramma del Gruppo dei Dieci a Benito Mussolini, datato 24 maggio 1928 e conservato presso l'Archivio Centrale dello Stato (Fondo S.P.D.C.O. 509.446).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro Ferraro, Muy señor nuestro Alessandro Varaldo. La ricognizione nel mondo spagnolo e portoghese per riscoprire un autore italiano di successo ma dimenticato, in Cuadernos de Filología Italiana, 2013, vol. 20, pp. 243-273; in particolare la sezione Marinetti e compagnia scrivente: il gruppo dei dieci.
- Filippo Tommaso Marinetti, "Lo zar non è morto" dei Dieci, in Collaudi futuristi, Guida Editori, 1977, GGKEY:TWFLSECZHGU.