Holothuria sanctori

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Holothuria sanctori
Esemplare con corpo bruno e

macchie tondeggianti bianche

Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Echinodermata
Subphylum Eleutherozoa
Superclasse Cryptosyringida
Classe Holothuroidea
Sottoclasse Aspidochirotacea
Ordine Aspidochirotida
Famiglia Holothuriidae
Genere Holothuria
Specie H. sanctori
Nomenclatura binomiale
Holothuria sanctori
delle Chiaje, 1823

Holothuria sanctori (Delle Chiaje, 1823) è una specie del genere Holothuria della famiglia Holothuriidae.

Habitat e distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Mar Mediterraneo, Oceano Atlantico orientale fino alle Isole Azorre e nel Mar Rosso.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Endoscheletro calcareo (calcite ad alto contenuto di magnesio)[2]. Viene chiamato comunemente "Cetriolo di mare a punte scure" per la somiglianza che questo animale presenta all'aspetto con un cetriolo, e per avere sempre la papille scure. Il corpo è cilindrico e sul dorso è ricoperto di papille coniche disposte irregolarmente. Questa specie si caratterizza per avere il corpo di colore bruno, spesso con macchie bianche tondeggianti alla base delle papille, ma sempre con le papille di colore bruno scuro. Raggiunge 20 cm circa di lunghezza massima. Quando si sente minacciata, emette dei lunghi filamenti appiccicosi di colore bianco o roseo detti Tubi di Cuvier che sono presenti in molte specie appartenenti a questa famiglia.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si alimenta ingerendo enormi quantità di sabbia e fango dalle quali trae il nutrimento.

Specie affini[modifica | modifica wikitesto]

Nel Mediterraneo vivono altre sei specie di Holothuria: Holothuria tubulosa, Holothuria helleri, Holothuria impatiens, Holothuria mammata, Holothuria poli, Holothuria forskali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ WoRMS - World Register of Marine Species - Holothuria (Platyperona) sanctori Delle Chiaje, 1823, su www.marinespecies.org. URL consultato il 28 maggio 2023.
  2. ^ H. Caspers, Richard A. Boolootian (Editor): Physiology of Echinodermata. New York–London–Sydney: Interscience Publishers, John Wiley & Sons, Ltd. 1966. 822 p. 360 s, in Internationale Revue der gesamten Hydrobiologie und Hydrographie, vol. 52, n. 4, 1967, pp. 654–655, DOI:10.1002/iroh.19670520417. URL consultato il 28 maggio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Koehler Réné, Faune de France. Echinodermes, 1921.
  • Tortonese Enrico, Fauna d'Italia. Echinodermata, 1965.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) DORIS, su doris.ffessm.fr.
Esemplare con corpo totalmente bruno
Esemplare con corpo bruno e poche macchie bianche
  Portale Animali: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di animali