Hidari Jingorō

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Gatto che dorme, scultura di Jingorō, a Nikkō Tōshō-gū.

Hidari Jingorō, (左 甚五郎?), oppure Hingorō (15841644), è stato un architetto e scultore giapponese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il famoso, l'insuperabile Hidari Jingoro, di Utagawa Kuniyoshi

Fu attivo, anche se non tutti gli storici dell'arte concordano sulla sua reale esistenza,[1] in una fase storico-artistica del suo Paese molto particolare, il primo periodo Edo, durante la quale il 'rinascimento' giapponese tendeva ad eclissarsi per lasciare spazio all'emergente corrente 'organica', costituita da elementi stilistici variegati e compositi.[2]

Jingorō si formò artisticamente alla corte imperiale di Kyoto, dove ebbe l'occasione di approfondire le sue conoscenze sulla progettazione di sculture e templi.

Jingorō, nonostante la mutilazione della mano destra,[1] diverrà proprio in quegli anni un caposcuola ed un creatore di nuove tendenze architettoniche, espresse nella progettazione e costruzione delle strutture funerarie dedicate all'imperatore Tokugawa Ieyasu, deceduto pochi anni prima.[2]

Questa opera è ancora oggi considerata una delle più importanti e popolari tra quelle realizzate dall'architettura del Giappone.[2]

È formata da una serie di edifici tendenti ad abbassarsi gradualmente di livello fino ad arrivare alla tomba vera e propria. Nella struttura Jingorō inserì una pagoda, anch'essa originale ed innovativa rispetto alla tradizione.

Tra gli altri lavori di Jingorō si possono citare il tempio buddhista Chion-in a Kyoto e quelli di Shiba e Neno a Tokyo, oltre ad un buon numero di sculture raffiguranti divinità.[2]

Tra gli aneddoti attribuiti a Jingorō vi è quello della scultura raffigurante una splendida donna, in grado di dare segni di vita quando l'artista le poneva uno specchio davanti. [3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Hidari Jingoro nel JapanArtsandCrafts [collegamento interrotto], su japanartsandcrafts.com. URL consultato il 7 gennaio 2016.
  2. ^ a b c d le muse, V, Novara, De Agostini, 1964, p. 517.
  3. ^ Hidari Jingoro nel Mythology dictionary, su mythologydictionary.com. URL consultato il 7 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (JA) Zempei Matsumura, Nikkō Tōshō-gū Shrine and Hidari Jingorō, Tokyo, Nohi Publishing Company, 1975.

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