Necla Sultan

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Necla Sultan
Necla Sultan il giorno del suo matrimonio, 1943
Principessa d'Egitto
principessa dell'Impero ottomano
In carica1943 –
23 luglio 1952
Nome completoNecla Hibetullah Sultan
TrattamentoSua Altezza Imperiale
Altri titoliSultana dell'Impero ottomano
NascitaNizza, 16 maggio 1926
MorteMadrid, 6 ottobre 2006
Luogo di sepolturaCimitero di Asiyan Asri, Istanbul
DinastiaCasa di Osman (per nascita)
Dinastia alawita (per matrimonio)
PadreŞehzade Ömer Faruk
MadreRukiye Sabiha Sultan
ConiugePrincipe Amir Ibrahim d'Egitto
(1943-1977, ved.)
FigliPrincipe Sultanzade Osman Rifat Ibrahim Bey
ReligioneIslam sunnita

Necla Hibetullah Sultan (turco ottomano: نجله هبت الله سلطان, "donna" e "dono di Allah", anche nota come Necla Osmanoğlu; Nizza, 16 maggio 1926Madrid, 6 ottobre 2006) è stata una principessa ottomana, figlia di Şehzade Ömer Faruk, figlio del califfo Abdülmecid II, e di Rukiye Sabiha Sultan, figlia del sultano Mehmed VI.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Necla Hibetullah Sultan nacque il 16 maggio 1926 a Nizza. Suo padre era Şehzade Ömer Faruk, figlio dell'ultimo califfo ottomano Abdülmecid II e di Şehsuvar Hanim, e sua madre era Rukiye Sabiha Sultan, figlia dell'ultimo sultano ottomano Mehmed VI e di Nazikeda Kadın. Aveva due sorelle maggiori, Fatma Neslişah Sultan e Zehra Hanzade Sultan[1][2]. Nacque in esilio, due anni dopo la caduta del sultanato e l'esilio della dinastia ottomana. Per questo, anche se formalmente conosciuta così, in realtà non portò mai ufficialmente il titolo di Sultana.

I suoi due nomi furono scelti dai suoi nonni: Mehmed VI, da Sanremo, dove viveva, aveva fatto sapere che, in caso fosse nata una bambina, avrebbe voluto fosse chiamata Necla, mentre Abdülmecid II, che viveva con loro a Nizza, scelse Hibetullah. Purtroppo, lo stesso giorno della nascita di Necla, venne ricevuto un telegramma che comunicava la morte di Mehmed VI a Sanremo[3][4].

Necla trascorse l'infanzia in Francia coi genitori, le sorelle, i nonni paterni e la nonna paterna, Nazikeda Kadın. Visse un'infanzia felice, sebbene la sua governante, Behzade Kalfa, cercasse continuamente di metterla contro i nonni paterni, Abdülmecid II e Şehsuvar Kadin[5].

Nel 1938, Necla e la sua famiglia, più Nazikeda, si trasferirono ad Alessandria d'Egitto, dove nel 1940 le sue sorelle sposarono due principi egiziani della dinastia alawita[4][6].

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1943, le sorelle le combinarono anche per Necla un matrimonio con un principe alawita, Amir Ibrahim Bey. I due ebbero un figlio[2][4].

Nel 1944, il matrimonio dei genitori di Necla entrò in crisi perché suo padre si era innamorato di Mihriban Mihrişah Sultan. Necla e le sue sorelle sostennero la madre, come in occasione della riunione di famiglia per eleggere il successore di Abdülmecid II come capo della famiglia: in quell'occasione, sia Sabiha che le tre figlie si schierarono a favore di Şehzade Ahmed Nihad contro Faruk, che lo interpretò come un segno che Sabiha manipolava le figlie contro di lui[7]. I due divorziarono nel 1948 e Faruk sposò Mihrişah[2], con cui Necla non andò mai d'accordo[7].

Nel 1952 la rivoluzione egiziana rovesciò la monarchia e costrinse Necla ad un nuovo esilio, insieme a tutti i membri della dinastia ottomana residenti in Egitto. Necla, suo marito e loro figlio si trasferirono quindi in Svizzera[8].

Nel 1977, Necla rimase vedova[2].

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Necla Hibetullah Sultan morì il 6 ottobre 2006 a Madrid. Il funerale si tenne il 16 ottobre nella moschea di Bebek, a cui presero parte sua sorella Neslişah, suo figlio e la maggior parte dei membri viventi della dinastia ottomana. Fu sepolta con la madre e le sorelle nel cimitero Aşiyan Asri[4][8][9].

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Dal suo matrimonio, Necla Sultan ebbe un figlio:[2]

  • Principe Sultanzade Osman Rifat Ibrahim Bey (n. 20 maggio 1951, Il Cairo)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bardakçı 2017, pp. 85-86, tav. xiv.
  2. ^ a b c d e (EN) Jamil ADRA, Genealogy of the Imperial Ottoman Family 2005, 2005, pp. 36-37. URL consultato il 27 marzo 2023.
  3. ^ Bardakçı 2017, p. 86.
  4. ^ a b c d (TR) Murat BARDAKÇI, Mustafa Kemal, önceki gün vefat eden Neclá Sultan’ın annesiyle evlenmek istemişti, su www.hurriyet.com.tr. URL consultato il 27 marzo 2023.
  5. ^ Bardakçı 2017, p. 131.
  6. ^ Bardakçı 2017, p. 166-168
  7. ^ a b Bardakçı 2017, pp. 171, 208, 266.
  8. ^ a b (TR) İstanbul: Necla Hibetullah Sultan, Madrid'de Vefat Etti, su Haberler, 7 ottobre 2006. URL consultato il 27 marzo 2023.
  9. ^ (TR) Necla Sultan yurtdışında öldü, İstanbul’da gömüldü, su Gazete Vatan. URL consultato il 27 marzo 2023.
  10. ^ (ES) elenco de caballeros y damas de la orden del águila de georgia y la, su studylib.es. URL consultato il 27 marzo 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bardakçı, Murat (2017). Neslishah: The Last Ottoman Princess. Oxford University Press. ISBN 978-9-774-16837-6.

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