Héros (1813)

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Roi de Rome
modello di un vascello classe Commerce de Marseille
Descrizione generale
Tipovascello a tre ponti
ClasseCommerce de Marseille
Ordine20 febbraio 1812
CantiereArsenale di Brest
Impostazioneaprile 1812[1]
Varo15 agosto 1813
Destino finaleRadiato il 10 marzo 1828
Caratteristiche generali
Dislocamento5095
Lunghezza65,18 m
Larghezza16,4 m
Pescaggio8,12 m
PropulsioneVela (3.265 m²)
Equipaggio1.079
Armamento
ArmamentoArtiglieria:
  • 32 cannoni da 36 libbre nel ponte inferiore
  • 34 cannoni da 24 libbre nel ponte medio
  • 34 cannoni da 18 libbre nel ponte superiore
  • 18 cannoni da 8 libbre sul cassero
  • 6 carronate da 36 libbre sul cassero
Note
dati tratti da Three Decks[2]
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Lo Héros era un vascello di linea francese da 118 cannoni appartenente alla classe Commerce de Marseille, non completato[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Modello in scala 1/40 di una nave da 118 cannoni della classe Océan in costruzione.

Il vascello da 118 cannoni Héros, appartenente alla Classe Commerce de Marseille progettata dall'ingegnere Jacques Noël Sané, fu impostato presso l'arsenale di Tolone nell'aprile 1812.[3] La costruzione procedette normalmente sotto la direzione del costruttore Antoine Arnoud, e la nave fu varata il 15 agosto 1813.[3] Dopo la caduta di Napoleone Bonaparte, avvenuta l'11 aprile 1814, e la seguente restaurazione della monarchia, già il 23 aprile furono radiate 10 navi di linea; 3 destinate demolizione, 7 a fungere da prigioni galleggianti, magazzino o guardiaporto.[3] Delle 19 navi in costruzione, 8 sono successivamente varate; e delle rimanenti 11, il Roi de Rome fu smantellato nel giugno 1816 perché il suo scafo, la cui costruzione non era molto avanzata, stava marcendo presso il cantiere navale.[3] Lo Héros già disarmato nel 1816, fu mantenuto in riserva sino al 10 marzo 1828 quando fu demolito senza mai essere entrato ufficialmente in servizio.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roche 2005, p. 243.
  2. ^ Three Decks.
  3. ^ a b c d e f Troisponts.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Alain Demerliac, La Marine de la Restauration et du Louis-Phillipe 1er: Nomenclature des Navires Français de 1815 à 1848. Vol.1, Nice, Éditions Ancre, 2004, ISBN 2-906381-23-3.
  • (FR) Jean-Michel Roche, Dictionnaire des bâtiments de la flotte de guerre française de Colbert à nos jours 1671-1870. Volume 1, éditions LTP, 2005, ISBN 978-2-9525917-0-6.
  • (EN) Rif Winfield e Stephen S. Roberts, French Warships in the Age of Sail 1786 - 1861: Design Construction, Careers and Fates, Seaforth, 2015, ISBN 978-1-84832-204-2.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]