Glaucite

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Glaucite (in greco antico: Γλαυκύτης?, Glaukýtes; ... – ...; fl. IV secolo a.C.) è stato un ceramista greco antico attivo in Attica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Glaucite fu attivo intorno alla metà del VI secolo a. C. ed è da assegnare al gruppo di maestri miniaturisti.[1]

Ci restiano di lui tre coppe firmate e decorate a figure nere: la prima (al British Museum) con due scene di combattimento; la seconda (al Museo di Monaco di Baviera), con le raffigurazioni del cinghiale calidonio e di Teseo e il Minotauro; la terza (ai Musei di Berlino), decorata con sole palmette.[1]

Lavorò spesso in collaborazione con il ceramista Archicle.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Coppa al British Museum con due scene di combattimento;
  • Coppa al Musei di Monaco di Baviera, con le raffigurazioni del cinghiale calidonio e di Teseo e il Minotauro;
  • Coppa ai Musei di Berlino, decorata con sole palmette.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Glaucite, in le muse, V, Novara, De Agostini, 1965, p. 303.
  2. ^ Glaucite, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 28 settembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ranuccio Bianchi Bandinelli, Enrico Paribeni, L'arte dell'antichità classica. Grecia, Torino, UTET Libreria, 1986, ISBN 88-7750-183-9.
  • W. Fuchs, Storia della scultura greca, Milano, Rusconi, 1982.
  • (DE) A. Furtwängler, Die antiken Gemmen, II-III, Lipsia-Berlino, 1900.
  • (EN) Michael Gagarin, Elaine Fantham, The Oxford encyclopedia of ancient Greece and Rome, Oxford, Oxford University Press, 2010, ISBN 978-0-19-517072-6.
  • Antonio Giuliano, Arte greca. Dall'età classica all'età ellenistica, Milano, Il saggiatore, 1987, pp. 956-965, SBN IT\ICCU\CFI\0061858.
  • (DE) G. Lippold, Gemmen u. Kameen, Stoccarda, 1922.
  • (EN) G. M. Muskett, Greek Sculpture, Londra, Bristol Classical Press, 2012.
  • (DE) E. Pernice, Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia, 1908.
  • Gisela M. A. Richter, L'arte greca, Torino, Einaudi, 1969.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]