Giuseppe Grandi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Giuseppe Grandi (Ganna, 1843Ganna, 30 novembre 1894) è stato uno scultore, pittore e incisore italiano.

Monumento alle 5 giornate di Milano - particolare -foto G.dall'Orto

Biografia

Segue gli insegnamenti di Vela all’Accademia di Brera. Nel 1866 vince il concorso Canonica con una scultura dedicata a Ulisse, ed inizia a lavorare con lo scultore verista Tabacchi a Torino.

Dopo il periodo torinese, rientrato a Milano, entra a far parte del gruppo di artisti della Scapigliatura lombarda. Amico di Cremona e di Ranzoni, assume con loro posizioni di rinnovamento antiaccademico e condivide le comuni ricerche luministiche. Dimenticando la levigatezza neoclassica ed il nitore dell’arte romantica cerca effetti di luminismo pittorico nella scultura. Giunge così ad elaborare la propria modellazione scultorea, dai modi vibranti e vivaci.

Uno dei primi esempi è il monumento a Cesare Beccaria del 1871. Altre opere notevoli sotto questo aspetto sono il paggio di Lara del 1873 e, soprattutto, il Maresciallo Ney 1874 nella quale opera si rivela libero da ogni romanticismo retorico.

Nel 1881 partecipa al concorso pubblico indetto per il Monumento alle Cinque Giornate di Milano in piazza di Porta Vittoria. Il suo bozzetto risulterà vincente e per tredici anni l’artista lavorerà intensamente a questo che risulterà il suo capolavoro; compone, modella, assiste alle fusioni. Giunge persino a crearsi un piccolo serraglio di animali per trarne vivi modelli per le sculture che compongono l’opera. Per ognuna delle Cinque Giornate fa posare altrettante diverse e famose modelle.

La morte lo coglie il 30 novembre 1894[1], prima di poter vedere inaugurata la sua opera.

La città di Milano gli ha dedicato una piazza.

Collegamenti esterni

Note

<references>

Altri progetti