Giovanni VI di Werle

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Giovanni VI di Werle
Signore di Werle-Waren
Stemma
Stemma
In carica1382 –
1385/95
PredecessoreBernardo II
SuccessoreNicola V
Cristoforo
Morte1385/95
Casa realeCasato di Meclemburgo
PadreBernardo II di Werle
FigliNicola V
Cristoforo
Religionecristiana

Giovanni VI di Werle (... – 1385/1395) è stato un principe di Meclemburgo e signore di Werle-Waren.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni era il figlio maggiore di Bernardo II di Werle. Alla morte del padre, nel 1382, egli eredito la signoria di Werle-Goldberg e quella di Werle-Waren che resse fino alla sua morte.[1]

Giovanni era sposato con Agnese, figlia di Nicola IV di Werle.[1] Ebbero quattro figli:[2]

La data della morte di Giovanni non è nota con certezza. In un documento del monastero di Malchow del 16 ottobre 1395 risulta morto, mentre in un altro documento del 5 marzo 1385 era ancora vivo.[1]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni I, signore di Werle Nicola I, signore di Werle  
 
Jutta di Anhalt  
Giovanni II, signore di Werle-Güstrow  
Sofia di Lindow-Ruppin Guntero I, conte di Lindow-Ruppin  
 
Eufemia di Rügen  
Bernardo II, signore di Werle-Waren  
Enrico I, duca di Brunswick-Grubenhagen Alberto I, duca di Brunswick-Grubenhagen  
 
Agnese I di Brunswick-Wolfenbüttel  
Matilde di Brunswick-Grubenhagen  
Elisabetta di Brunswick-Göttingen Ottone I, duca di Brunswick-Göttingen  
 
Margherita di Berg  
Giovanni VI, signore di Werle-Waren  
Gerardo II, conte di Holstein-Plön Gerardo I, conte di Holstein-Itzehoe  
 
Elisabetta di Meclemburgo  
Giovanni III, conte di Holstein-Plön  
Ingeborg di Svezia Valdemaro, re di Svezia  
 
Sofia di Danimarca  
Elisabetta di Holstein-Plön  
Giovanni I, margravio di Brandeburgo Alberto II, margravio di Brandeburgo  
 
Matilde di Lusazia  
Agnese di Brandeburgo  
Jutta di Sassonia Alberto I, duca di Sassonia  
 
Agnese di Turingia  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Wigger, Op. citata, pag. 246
  2. ^ Wigger, Op. citata, pag. 255-259

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]