Gigante di Castelnau
Con l'espressione Gigante di Castelnau si indicano tre frammenti ossei fossili (di omero, tibia e femore, ma l'autore della scoperta è cauto sull'attribuzione delle parti anatomiche) scoperti da Georges Vacher de Lapouge nel 1890 nel sedimento utilizzato per coprire un tumulo relativo a una sepoltura dell'età del Bronzo e forse databili al Neolitico.
Secondo de Lapouge, le ossa fossili potrebbero appartenere a uno dei più grandi esseri umani mai esistiti. Sulla base della dimensione dei frammenti, egli riteneva che l'uomo potesse essere alto circa 3,5 m[1].
Sui frammenti ossei del presunto gigante non sono stati pubblicati studi moderni con revisione paritaria.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]I frammenti ossei furono scoperti dall'antropologo Georges Vacher de Lapouge presso l'area cimiteriale dell'Età del Bronzo di Castelnau-le-Lez, in Francia, nell'inverno del 1890. I risultati delle sue ricerche furono pubblicati nella rivista La Nature, Vol. 18, 1890, n. 888[1][2].
L'altezza dell'individuo fu stimata in circa 3,5 m da de Lapouge e le ossa furono datate al Neolitico, per il fatto che furono rinvenute proprio nella parte più bassa del tumulo della sepoltura dell'età del Bronzo. La pubblicazione include una riproduzione dei tre frammenti posti a confronto con un normale omero umano.
Nel suo articolo su La Nature, de Lapouge descrive in dettaglio i frammenti:
«Ritengo che non sia necessario osservare che queste ossa sono innegabilmente umane, nonostante la loro enorme dimensione.... La prima è la parte mediana di un femore, lunga 14 cm, di forma quasi cilindrica, e la circonferenza dell'osso è di 16 cm.... Il secondo pezzo è la parte mediana/superiore di una tibia.... La circonferenza è di 13 cm in corrispondenza del foramen di nutrizione.... la lunghezza del frammento è 26 cm.... Il terzo, molto singolare, fu considerato da validi anatomisti come la parte inferiore di un omero.... I volumi delle ossa erano più che doppi rispetto ai pezzi normali cui corrispondono. Giudicando sulla base dei normali intervalli fra punti anatomici, si attendono lunghezze quasi doppie.... Il soggetto potrebbe aver avuto verosimilmente un'altezza di 3,50 m[1].»
I frammenti ossei del Gigante di Castelnau furono studiati presso l'Università di Montpellier ed esaminati da Sabatier e Delage, professori rispettivamente di Zoologia e Paleontologia presso questa Università, oltre ad altri anatomisti. Nel 1892, i frammenti furono approfonditamente studiati dal dott. Paul Louis André Kiener, professore di Anatomia Patologica presso la Scuola di Medicina di Montpellier; egli concluse che i frammenti rappresentavano una "razza molto alta", (la traduzione corretta dell'articolo citato col numero 3 esclude la negazione: si deve tradurre: "trovandoli tuttavia anomali" invece di "non trovandoli però anomali") non trovandoli però anomali nelle dimensioni e apparentemente di "crescita patologica"[3][4].
È interessante evidenziare che nel 1894, cronache di stampa riportarono un ulteriore scoperta di ossa di uomini giganti rinvenuti nel corso dello scavo di un'area cimiteriale preistorica a Montpellier, 5 km a sudovest di Castelnau individuata a seguito della realizzazione di opere idriche. Si rinvennero teschi che misuravano "28, 31 e 32 pollici di circonferenza" assieme ad altre ossa di proporzioni gigantesche che indicavano l'appartenenza a una popolazione umana alta "tra 10 e 15 piedi" (circa 3-4,5 m). Le ossa furono trasmesse poi all'Accademia francese delle scienze a Parigi per ulteriori studi[5][6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c G. de Lapouge, Le Gėant Fossile de Castelnau, in La Nature, vol. 888, 1890, pp. 11-12. URL consultato il 27 dicembre 2010.«Le sujet aurait une taille probable de 3m, 50.»
- ^ A Prehistoric Giant, in The Popular Science News and Boston Journal of Chemistry and Pharmacy, vol. 24, n. 8, agosto 1890, p. 113. URL consultato il 27 ottobre 2011.
- ^ A Race of Giants in Old Gaul, in The New York Times, 3 ottobre 1892. URL consultato il 31 agosto 2011.
- ^ Le géant de Castelnau, in La Nature, vol. 20, n. 992, 4 giugno 1892, p. 142. URL consultato il 22 aprile 2014.
- ^ The Princeton Union (Princeton, Minn.) Pg. 2, 11 ottobre 1894. URL consultato il 31 agosto 2011.
- ^ The McCook Tribune (McCook Neb.) Pg. 3, 8 marzo 1895. URL consultato il 31 agosto 2011.