Gevherriz Hanim

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Gevherriz Hanim
Seconda Ikbal
Consorte Imperiale
In carica30 maggio 1876 –
31 agosto 1876
NascitaSoči, 1863
Morte1940, Istanbul
Luogo di sepolturaIstanbul
DinastiaCasa di Osman (per matrimonio)
PadreHalil Bey
Consorte diMurad V
(1876-1904, ved.)
ConiugeHüsnü Bey
ReligioneIslam sunnita

Gevherriz Hanım (turco ottomano: کوھریز خانم, "parure di gemme"; Soči, circa 1863Istanbul, circa 1940), nota anche come Cevherriz Hanım, è stata una consorte del sultano ottomano Murad V.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gevherriz Hanım nacque intorno al 1863 a Soči, in Russia. Era di origini circasse, figlia di Halil Bey. Da bambina, i circassi dovettero lasciare la Russia e la famiglia di Gevherriz fuggì a Istanbul, dove lei fu ammessa alla corte ottomana, dove crebbe e venne istruita come Kalfa (serva) prima di essere notata da Murad V.

Sposò Murad V nel 1876, in occasione della sua ascesa al trono. Le venne conferito il rango di "Seconda Ikbal". Tuttavia, dopo appena 93 giorni, Murad V fu deposto, per supposta incapacità mentale, dal suo fratellastro Abdülhamid II, e rinchiuso con tutta la sua famiglia nel Palazzo di Çırağan.

Gevherriz Hanım non ebbe figli da Murad, ma, dal momento che parlava un eccellente francese, all'epoca la lingua franca d'Europa, venne incaricata di insegnarlo ai figli di Murad dalle sue altre consorti.

Secondo la consorte più giovane, Filizten Hanım, Gevherriz svolgeva un ruolo molto importante nella gestione quotidiana del palazzo, lavorando insieme alla governante Nakşifend Kalfa, alla tesoriera Dilberengiz Hanim, al capo eunuco Hüseyn Ağa e al segretario Hüsnü Bey, sotto la guida prima di Şevkefza Sultan, madre di Murad, e poi, quando questa morì, di Mevhibe Kadın, Prima Consorte di Murad (BaşKadin).

In un'occasione Gevherriz fece da traduttrice quando un medico inglese venne inviato a visitare Murad.

Murad V morì nel 1904 e la sua famiglia venne liberata. Gevherriz, insieme alle consorti Nevdürr Hanım, Remzşinas Hanim e Filizten Hanım venne inizialmente inviata a Bursa, ma nel 1915 tornò a Istanbul e si risposò con un certo Hüsnü Bey, anche se il matrimonio fu molto triste.

Alla morte di Murad il suo stipendio era di 1.500 kuruş mensili, ma pochi mesi dopo il CPU glielo ridusse a 500, al che Hatice Sultan, figlia di Murad, scrisse a Mehmed Cavit Bey perché glielo alzassero ad almeno 800 kuruş mensili.

Gevherriz morì a Istanbul intorno al 1940[1][2][3][4][5][6][7].

Cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]

  • Gevherriz è un personaggio del romanzo storico di Ayşe Osmanoğlu The Gilded Cage on the Bosphorus (2020).[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Brookes 2010, p. 282
  2. ^ Brookes 2010, p.17, 64, 68-69.
  3. ^ Bardakçı 1998, p. 614
  4. ^ Roudometof, Victor (2001). Nationalism, Globalization, and Orthodoxy: The Social Origins of Ethnic Conflict in the Balkans. Greenwood Publishing Group. pp. 86–87. ISBN 978-0-313-31949-5.
  5. ^ Williams, Augustus Warner; Gabriel, Mgrditch Simbad (1896). Bleeding Armedia: Its History and Horrors Under the Curse of Islam. Publishers union. p. 214.
  6. ^ Şehsuvaroğlu, Haluk Yusuf, Çırağanın meşhur kadın simaları Archived 2019-07-21 at the Wayback Machine, Taha Toros Arşivi, Dosya No: 120-Saraylar. Not: Gazetenin "Tarihten Sayfalar" köşesinde yayımlanmıştır.
  7. ^ Bardakçı 1998, p. 55.
  8. ^ Ayşe Osmanoğlu, The Gilded Cage on the Bosphorus: The Ottomans: The Story of a Family, Ayşe Osmanoğlu, 30 maggio 2020, ISBN 978-1-9163614-1-6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Brookes, Douglas Scott (2010). The concubine, the princess, and the teacher: Voices from the Ottoman Harem, based on Filizten's memoir, Twenty-Eight Years in Çırağan Palace: The Life of Murad V. University of Texas Press. ISBN 9780292718425.
  • Bardakçı, Murat (1998). Şahbaba: Osmanoğulları'nın son hükümdarı VI. Mehmed Vahideddin'in hayatı, hatıraları, ve özel mektupları. Pan Yayıncılık. ISBN 978-9-757-65275-5.