Germaine Lindsay
Germaine Maurice Lindsay, noto come Abdullah Shaheed Jamal (Jamaica, 23 settembre 1985 – Londra, 7 luglio 2005), è stato un terrorista giamaicano, uno dei quattro attentatori suicidi responsabili degli attentati di Londra del 7 luglio 2005.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nacque in Giamaica il 23 settembre 1985. All'età di cinque anni dopo essersi si trasferì in Gran Bretagna, vivendo inizialmente a Dalton, nel West Yorkshire, dove frequentò la Rawthorpe Junior School e la Rawthorpe High School.[1] Successivamente si trasferì ad Aylesbury nel Buckinghamshire.
Nel 2001 sua madre, Maryam McCleod Ismaiyl, dopo essersi convertita all'Islam incoraggiò suo figlio a fare lo stesso. Poco dopo Lindsay si convertì.[2][3] Lavorò part-time come installatore di tappeti integrano le sue entrate vendendo cover per cellulari in un mercato locale.[3]
Lindsay sposò una donna di Kinnitty, nella contea di Offaly, in Irlanda, in una tradizionale cerimonia religiosa islamica,[4] senza aver però alcun riconoscimento legale nel Regno Unito.[5][6] Dopo otto giorni di matrimonio divorzia e nel 2002 sposa Samantha Lewthwaite.[4] La Lewthwaite, originaria della contea di Down, in Irlanda del Nord, si convertì all'Islam all'età di 17 anni dopo essersi trasferita ad Aylesbury. La Lewthwaite ha vissuto con lui e ha dato alla luce il loro secondo figlio due mesi dopo la sua morte.
Abdullah el-Faisal, un controverso imam condannato per aver tentato di incitare omicidi settari nel 2003, ha successivamente affermato di essere stato vicino a Lindsay.[7][8]
Moglie[modifica | modifica wikitesto]
La moglie di Lindsay, Samantha Lewthwaite, negò il coinvolgimento del marito fino a quando le autorità non ebbero le prove forensi per confermare la sua identità.[9] In seguito affermò di detestare gli attacchi e che la mente di suo marito era stata avvelenata dai "radicali".[10]
Nel 2015 venne accusata di aver causato la morte di oltre 400 persone.[11] La Lewthwaite, ora soprannominata la "Vedova Bianca", è considerata un presunto membro del gruppo islamico radicale Al-Shabaab con sede in Somalia.[12]
Coinvolgimento negli attentati di Londra[modifica | modifica wikitesto]
Il 7 luglio 2005 intorno alle 08.50 (ora locale), Lindsay si fece esplodere, uccidendo 26 persone, su un treno che viaggiava tra le stazioni di King's Cross St Pancras e Russell Square.[13]
Incendio in casa[modifica | modifica wikitesto]
Il 22 luglio 2005, la polizia e i vigili del fuoco vennero chiamati dai vicini di casa di Lindsay dopo che sentirono di un forte odore di benzina proveniente dalla sua abitazione ad Aylesbury. Si sospettò che si trattasse di un incendio doloso di rappresaglia contro la proprietà vuota.[14] Successivamente venne rivelato dalla stampa locale che la moglie e il figlio di Lindsay vivevano sotto la "protezione della polizia" e non sarebbero tornati a casa. Nel dicembre 2005, due diciassettenni vennero condannati a 18 mesi di detenzione giovanile con un ordine di addestramento dalla Corte di Aylesbury per incendio doloso.[15]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ David Sapsted e Duncan Gardham, Lost years of the 'nice boy' who killed 25 (XML), su The Daily Telegraph, 16 luglio 2005. URL consultato il 27 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2006).
- ^ Steve Bird e Leslie Pierre, Bomber's mother prays for victims, in The Times, Londra, 22 luglio 2005, p. 13.
- ^ a b Audrey Gillan, Ian Cobain e Hugh Muir, Jamaican-born convert to Islam 'coordinated fellow bombers, in The Guardian, Londra, 16 luglio 2005, p. 4.
- ^ a b (EN) Tube bomber's bizarre eight-day marriage, su examinerlive.co.uk, 14 agosto 2007.
- ^ (EN) Divya Talwar, Wedding trouble as UK Muslim marriages not recognised, su BBC News, 3 febbraio 2010. URL consultato il 27 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
- ^ (EN) Islamic marriage and divorce, su cflp.co.uk, 8 maggio 2013. URL consultato il 27 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).
- ^ (EN) Hate preacher 'knew 7/7 bomber', su BBC News, 20 giugno 2008.
- ^ Hate preaching cleric jailed, su BBC News, 7 marzo 2003.
- ^ (EN) NewMuslim at 15, a bombing suspect at 19, su International Herald Tribune, 18 luglio 2005.
- ^ (EN) Widow of bomber 'abhors' attack, su BBC News, 23 settembre 2005.
- ^ (EN) White Widow 'has killed 400 people' as key figure in al-Shabaab, su The Telegraph, 18 maggio 2015.
- ^ (EN) David Clark Scott, Samantha Lewthwaite: Is 'White Widow' behind Kenya mall attack?, su The Christian Science Monitor, 23 settembre 2013.
- ^ (EN) Image of bombers' deadly journey, su BBC News, 17 luglio 2005.
- ^ (EN) Attempted arson at bomber's house, su BBC News, 22 luglio 2005.
- ^ (EN) Arsonists locked up for attack on home, su Huddersfield Daily Examiner, 6 dicembre 2005.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Mark Townsend, Blue Watch relive the bomb hell inside carriage 346A, in The Observer, 9 ottobre 2005.
- Profile of Germaine Lindsay
- (EN) Fourth bomber's name disclosed, in BBC News, 14 luglio 2005.
- (EN) Market town may hold clues to fourth suspect, in Financial Times, 15 luglio 2005.
- Russell Square explosion
