Fucoxantina

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Fucoxantina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC42H58O6
Massa molecolare (u)658,91
Numero CAS3351-86-8
Numero EINECS686-524-6
PubChem5281239
DrugBankDB15462
SMILES
CC(=CC=CC=C(C)C=CC=C(C)C(=O)CC12C(CC(CC1(O2)C)O)(C)C)C=CC=C(C)C=C=C3C(CC(CC3(C)O)OC(=O)C)(C)C e O=C(OC1CC(O)(C(=C=CC(=CC=CC(=CC=CC=C(C=CC=C(C(=O)CC23OC3(C)CC(O)CC2(C)C)C)C)C)C)C(C)(C)C1)C)C
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P--- [1]

La fucoxantina è una molecola naturale di tipo xantofilla, con formula C42H58O6. Si tratta di un pigmento vegetale, un carotenoide tipico delle alghe brune a cui conferisce la caratteristica colorazione, sovrapponendosi alle tonalità verdi della clorofilla. La fucoxantina assorbe la luce principalmente nel range dal blu-verde al giallo-verde dello spettro visibile, con un picco intorno ai 510-525 nm e assorbendo in maniera significativa nella gamma di 450 a 540 nm.

Alcuni studi metabolici e nutrizionali condotti su topi, presso la Hokkaido University, indicano che la fucoxantina promuove la combustione dei grassi all'interno delle cellule del tessuto adiposo bianco.[2] È stato pubblicato anche uno studio sugli umani a doppio cieco controllato con placebo.[3] Lo studio di integrazione con estratto di alghe contenente fucoxantina in combinazione con olio di semi di melograno ha dimostrato in una media la perdita di 4,9 kg di peso nelle donne obese nel corso di un periodo di 16 settimane.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 02.01.2013
  2. ^ H Maeda, M Hosokawa, T Sashima, K Funayama e K Miyashita, Fucoxanthin from edible seaweed, Undaria pinnatifida, shows antiobesity effect through UCP1 expression in white adipose tissues, in Biochemical and biophysical research communications, vol. 332, n. 2, 2005, pp. 392–7, DOI:10.1016/j.bbrc.2005.05.002, PMID 15896707.
  3. ^ a b M. Abidov, Z. Ramazanov, R. Seifulla e S. Grachev, The effects of Xanthigen in the weight management of obese premenopausal women with non-alcoholic fatty liver disease and normal liver fat, in Diabetes, Obesity and Metabolism, vol. 12, 2010, p. 72, DOI:10.1111/j.1463-1326.2009.01132.x.

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