Francesco De Rocchi
Francesco De Rocchi (Saronno, 1902 – Milano, 1978) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce a Saronno nel 1902[1].Tra il 1916 e il 1926 frequenta l'Accademia a Brera di Milano [2] e, successivamente, torna a Saronno.
Nei secondi anni Venti si avvicina al Novecento Italiano. Nel 1926 è invitato alla XV Esposizione Internazionale d'arte della città di Venezia, manifestazione cui parteciperà numerose volte.
Nel 1927 la Galleria d'arte moderna di Milano acquista una sua opera.
Nello stesso anno consegue il Premio Sallustio Fornara e l'anno successivo è presente per la prima volta alla Biennale di Venezia[3]. Nei decenni successivi è presente in tutte le maggiori manifestazioni nazionali: Premio Bergamo, II mostra del Novecento italiano, Quadriennali di Roma, Biennali di Milano, Premio Michetti, Mostre d'Arte sacra.
Nel corso degli anni Trenta schiarisce le cromie, ridimensiona i volumi e si unisce al gruppo dei chiaristi. Dal 1937 insegna all'Accademia di Brera[4]e nel 1939 vince il I Premio Bergamo.
Si trasferisce a Milano nel 1940. Per i giovani artisti milanesi, il decennio fra il '30 ed il '40 costituisce un periodo di grande fervore creativo: negli studi di via Solferino sono alla ricerca di nuovi modi espressivi atti a conciliare i grandi valori della tradizione con le aspirazioni e la cultura dei tempi nuovi[5].
Dopo la Seconda guerra mondiale, allaccia rapporti d'amicizia con Quasimodo, Sironi, Funi, De Grada. Prosegue l'attività artistica e espositiva, soggiornando spesso a Venezia e in Versilia dove, per alcuni anni, frequenta la "campagna versiliese".
A Milano il decennio 1950-'60 lo vede impegnato in numerose mostre personali e attivo frequentatore del gruppo degli artisti del Caffè San Babila.
Nel 1977 ottiene il Premio Internazionale la Madonnina d'oro. Muore a Milano l'anno successivo.
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Bocca di Magra, 1957, Milano, Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo
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Venezia - San Marco, 1972, Milano, Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonella Crippa, http://www.artgate-cariplo.it/collezione-online/page45d.do?link=oln82d.redirect&kcond31d.att3=274[collegamento interrotto], catalogo online Artgate Archiviato il 16 maggio 2016 in Internet Archive. della Fondazione Cariplo, 2010, CC-BY-SA (fonte per la prima revisione della voce).
- E. Persico, Destino e modernità, Medusa Ed., Milano, 2001
- S. Solmi, Francesco De Rocchi, Ponte Rosso Ed., Milano, 1969
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il padre ed il nonno erano decoratori e affrescatori.
- ^ Alla scuola di Ambrogio Alciati e Cesare Tallone con Novello, De Amicis, Montini.
- ^ Sarà invitato alla grande rassegna internazionale per dodici edizioni fino al 1956.
- ^ Ha l'incarico d'insegnamento di Anatomia artistica, mentre nel 1957 gli verrà assegnata la cattedra di Figura disegnata.
- ^ Con lui sono: Lilloni, Del Bon, Spilimbergo, De Amicis, spronati dal critico napoletano Edoardo Persico.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco De Rocchi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- De Ròcchi, Francesco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Maria Flora Giubilei, DE ROCCHI, Francesco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 39, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79402459 · ISNI (EN) 0000 0001 2141 2395 · SBN RAVV010937 · BAV 495/166715 · Europeana agent/base/130585 · ULAN (EN) 500166839 · LCCN (EN) n88061160 · GND (DE) 11888767X |
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