Fontana di piazza San Leonardo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Coordinate: 45°39′58″N 12°14′54″E / 45.666111°N 12.248333°E45.666111; 12.248333
La fontana, sullo sfondo la chiesa di San Leonardo.

La fontana di Piazza San Leonardo (già denominata fontana del Littorio) è una fontana di Treviso che si trova nell'omonima piazza, di fronte al portone di Ca' Spineda.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fontana è stata costruita nel 1929 su progetto dell'architetto Luigi Candiani nel corso di due mesi circa, ad un costo complessivo di 36 000 Lire (£ 23 200 per la fornitura di tutte le parti in vivo, 13 000 per le opere e gli impianti accessori[1]).

La realizzazione della nuova fontana, che sostituì l'originale probabilmente non dissimile dalla fontana di piazza Pola, suscitò l'interesse dei giornali locali: si ritrovano infatti sia le foto della piazza gremita in occasione della cerimonia di inaugurazione, sia schizzi, che disegni e vignette fumettistiche corredate da poesie satiriche composte per l'occasione.

In particolare Il Cagnan pubblica un testo di Camillo Natalin:

La fontana in una cartolina del 1932

«Quando me fermo in Piazza San Leonardo
e atentamente vardo
la nova fontanela,
non posso far de manco de die: "bela"!
Mi no fasso per dir, ma in sta cità
ingegneri gavemo ed architeti
che xe celebrità
e che ne l'arte soa xe assae proveti:
par tal modo a Treviso no se etingue
le vecie tradizion
de l'arte pura:
ma gh'è qualche creatura
anzi qualche cogion
e tante malegnanse e brute lingue
che de tuto se lagna, e che za i ga cattà qualche magagna
anca a sta fontanela
che par mi, torno a dir, la xe assae bela.
I dise che l'oval de le do bacinele e de la vasca le sta essae mal.
Perché cussi se ga na prospetiva
par la qual par che la fontana casca
opur che la sia storta.
[...]
Mi vorave a sti critici balordi
con de le sberle farghe ben capir
che al mondo non ghe razza de sordi
pezo de queli che non vol sentir:
ma pel momento
a lori me contento de dir che parto de la fantasia
xe le critiche mosse a la fontana:
daghe un'ociada a la fotografia
che publichemo, qua, sta setimana
e ve convincerè
che le critiche mosse, giuste xe[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La fontana e in secondo piano Ca' Spineda.

La fontana, poggiante su due scalini in calcestruzzo armato, è costituita da tre vasche ovali in marmo di Valdagno.

La vasca inferiore, decorata a cordelle lucidate, è formata da sei pezzi di marmo olivo collegati a doppio incastro. All'estremità dell'asse maggiore (di circa 5 metri) si trovano gli scarichi.

La seconda vasca poggia sopra un gruppo di quattro delfini, anch'essi in marmo olivo, disposti in due coppie di dimensioni diverse data la diseguaglianza degli assi dei bacini. Il bacile e il sottobacile, ricavati ciascuno da un unico blocco di marmo rosa corallo lucidato, sono decorati agli estremi dei due assi (misuranti rispettivamente 2,95 m e 1,95 m) da quattro teste stilizzate di leone.

L'ultima vasca, anch'essa di un sol pezzo di marmo rosa corallo, di limitate dimensioni, portava nel mezzo una pigna in marmo olivo. La sorregge una colonnina del medesimo materiale formata da un gruppo di quattro esili fasci littori, coronata da un capitello ornato di festoni d'alloro.

L'impianto idraulico della fontana è formato da due prese distinte: una alimenta otto getti uscenti dalle fauci dei delfini sfruttando l'acqua del pozzo artesiano già esistente sul posto; la seconda alimenta con acqua dell'acquedotto comunale i getti dei quattro leoni della seconda vasca e lo zampillo dell'ultima.

La pavimentazione intorno alla fontana è fatta con i caratteristici cubetti di porfido di piccole dimensioni, posati in modo da formare archi contrastanti su letto di sabbia. Uno scalino in trachite separa l'area dal livello della strada.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vita Cittadina – Mensile del Comune di Treviso ottobre 1929
  2. ^ Il Cagnan 18 gennaio 1930

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV. Testi di Michela De Poli, Fontane nel centro storico, Rotary Club Treviso, 1997.
  • Bartolomeo Zanon, Analisi delle acque potabili di Treviso, 1847.
  • Vita Cittadina – Mensile del Comune di Treviso ottobre 1929.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Treviso: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Treviso