Fides quaerens intellectum

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Fides quaerens intellectum (letteralmente: "la fede che cerca la comprensione") è una locuzione latina coniata da sant'Anselmo d'Aosta, che la utilizzò per la prima volta nel Proslogion.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Essa indica lo stretto rapporto circolare fra fede e ragione. Anselmo affermò:

(LA)

«Neque enim quaero intelligere ut credam, sed credo ut intelligam»

(IT)

«Non cerco infatti di comprendere per credere, bensì credo per comprendere»

In altre parole, la fede è il punto di partenza dal quale procedono la razionalità filosofica e teologica. La teologia non esiste che in relazione al dono della fede.[2]

Tale metodo è ripreso da sant'Agostino secondo il quale la fede in Dio è la premessa per la comprensione delle verità cristiane.[3]

La teologia fondamentale è la disciplina che studia la Rivelazione e la sua credibilità, fornendo le ragioni del credere. Essa qualifica l'atto del credente che si dirige verso il proprio intelletto, per guadagnare una maggiore intelligenza della Rivelazione nell'ambito delle proprie conoscenze.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) ANSELMUS CANTUARIENSIS | PROSLOGION, su thelatinlibrary.com. URL consultato il 16 maggio 2023.
  2. ^ Commissione Teologica Internazionale, Messaggio della Commissione Teologica Internazionale in occasione dell’Anno della fede, su vatican.va.
  3. ^ Donald K. McKim, Westminster Dictionary of Theological Terms (Louisville: Westminster John Knox Press, 1996), 104
  4. ^ Giuseppe Tanzella-Nitti, La Rivelazione e la sua credibilità , Edusc, 2016, p. 27

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Karl Barth : « Fides quaerens intellectum » ; La preuve de l'existence de Dieu d'après Anselme de Cantorbéry, Delachaux et Niestlé (Bibliothèque de Théologie), Neuchâtel et Paris, 1958, 160 p. (cours donné à Bâle, en allemand en 1930).
  • Marilyn McCord Adams : « Fides Quaerens Intellectum »; St. Anselm’s Method In Philosophical Theology, dans Faith and Philosophy, vol. 9 (1992), n. 4.
  • Julien Bayart : The Concept of Mystery According to St. Anselm of Canterbury, dans Recherches de Théologie ancienne et médiévale, vol. 9 (1937).
  • Michel Corbin : La significations de l’unum argumentum du Proslogion, dans Anselm Studies, vol. 2 (1988).
  • Étienne Gilson : Sens et nature de l’argument de saint Anselme, dans Archives d’histoire doctrinale et littéraire du Moyen Age, vol. 9 (1934).
  • Alvin Plantinga : The Ontological Argument, from St. Anselm to Contemporary Philosophers, Garden City, New York, Anchor Books, 1965.
  • Katherine Rogers : Can Christianity be Proven? Saint Anselm on Faith and Reason, dans Anselm Studies, vol. 2 (1998).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]