Fiamme di Parigi

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Fiamme di Parigi è un balletto da quattro atti coreografato da Vasilij Vajnonen con la musica di Boris Asaf'ev basato sulle canzoni della Rivoluzione francese. Il libretto di Nikolaj Volkov e Vladimir Dmitriev è basato sul libro di Felix Gras Les Marceliers.

È stato esibito in anteprima al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo il 7 novembre 1932, con Natalija Dudinskaja nel ruolo di Mireille de Poitiers, Vakhtang Chabukiani nel ruolo di Jérôme, Olga Jordan nel ruolo di Jeanne, Nina Anisimova nel ruolo di Thérèse, e Konstantin Sergeev nel ruolo di Mistral. Il direttore fu Jurij Fajer.

Il Balletto Bol'šoj ha esordito invece al Teatro Bol'šoj di Mosca il 6 luglio 1933, con Aleksej Ermolaev (Jérôme), Anastasija Abramova (Jeanne), Nadežda Kapustina (Thérèse) e Marina Semënova (Mireille de Poitiers).

La produzione e la coreografia originale sono state restaurate nel 2008 da Aleksej Ratmanskij per il Balletto Bol'šoj.

Antefatto[modifica | modifica wikitesto]

Fiamme di Parigi è un balletto cosiddetto "rivoluzionario", perché prende come soggetto la Rivoluzione francese, includendo nello scenario la giornata del 10 agosto 1792.

Anche se è ambientato nella Francia del XVIII secolo, è la perfetta illustrazione del balletto russo nel periodo compreso tra gli anni 1920 e 1930, proprio perché ci fu uno sforzo deciso per trovare dei soggetti nella storia mondiale che riflettessero la situazione più immediata nell'Unione Sovietica, e per mostrare che la Rivoluzione d'ottobre era parte di più movimenti universali ed eventi storici.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Questa trama è diversa da quella della versione moderna del balletto.

Si svolge in una foresta vicino a Marsiglia, dove il contadino Gaspard e i suoi figli, Jeanne e Pierre, stanno raccogliendo legna da ardere. Quando il Conte e il suo gruppo di cacciatori arrivano, i contadini si dileguano, ma Jeanne attrae l'attenzione del Conte, il quale tenta di abbracciarla. Quando suo padre interviene, viene picchiato dal servitore del Conte e scappa via.

Subito dopo, nella piazza di Marsiglia Jeanne dice alla gente ciò che è accaduto a suo padre e cresce la loro indignazione per le ingiustizie dell'aristocrazia, così assaltano la prigione e liberano i prigionieri del Marchese di Beauregard.

Alla reggia di Versailles una rappresentazione dell'Opéra reale di Versailles viene seguita da un banchetto lussureggiante. Gli ufficiali della corte presentano al re una petizione formale che richiede l'autorizzazione di affrontare i rivoluzionari ribelli. Antoine Mistral, un attore, scoprendo questo documento segreto viene poi ucciso dal Marchese di Beauregard, ma prima di morire riesce a passare la petizione a Mireille de Poitiers, che scappa dal palazzo mentre si sente La Marsigliese dalle finestre.

La scena si sposta a Parigi, dove si prepara una rivolta e l'assalto al Palazzo delle Tuileries. Mireille si precipita lì con il documento che rivela la cospirazione contro la rivoluzione, e viene applaudita per il coraggio che ha avuto nel fare questo. Arrivano gli ufficiali del Marchese; Jeanne, riconoscendo l'uomo che l'ha insultata nel bosco, corre da lui e gli dà un ceffone. In seguito, la folla attacca gli aristocratici. Al suono delle canzoni della Rivoluzione, la gente assalta il palazzo e irrompe nelle scale dell'ingresso. Jeanne attacca il Marchese, che verrà poi ucciso dal fratello, e la ragazza basca Thérèse viene colpita a morte.

Infine, ritornando alla piazza di Parigi, la gente celebra la loro vittoria contro i difensori dell'Ancien Régime.

Analisi[modifica | modifica wikitesto]

Nel creare la coreografia per questo balletto, Vainonen e Asafyev si sono ispirati a molte fonti.

Fiamme di Parigi fonde ballate classiche con quelle popolari, pantomimo, esibizioni soliste e scene di gruppo.

Per la parte di Thérèse, per esempio, viene scelta Anisimova (che perlopiù ballava solo balli caratteristici) per esporre forti ed espressivi movimenti folcloristici che simboleggiano l'energia e lo spirito della folla.

D'altro canto, i balli per Philippe, uno dei marsigliesi, e la sua sposa sono puramente classici: i due fanno un pas de deux alla Petipa.

Nella scena alla Reggia di Versailles c'è una grande quantità di mimo tradizionale e Maria Antonietta balla il minuetto.

Come ulteriore tecnica per riporre la danza classica in questo balletto, Vainonen inventò i ruoli di Mireille de Poitiers e Antoine Mistral, che sono invitati dal re ad esibirsi al banchetto con un pas de deux: il motivo di queste invenzioni è per mostrare il loro virtuosismo nel ballare. Naturalmente sono dalla parte dei rivoluzionari, infatti dopo l'assalto al palazzo vengono raggiunti da altre persone per eseguire variazioni e code.

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