Ferrovie Venete

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Ferrovie Venete Srl
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariasocietà a responsabilità limitata
Fondazione2000
Fondata daRegione Veneto
Chiusura2013 (liquidazione)
Sede principalePadova
SettoreTrasporto
Prodottitrasporto pubblico locale
trasporto ferroviario

Ferrovie Venete (FV) era una società a responsabilità limitata, di proprietà della regione Veneto, che tra il 2001 e il 2002 esercì il servizio delle linee Adria-Mestre e Udine-Cividale.

Ha sede a Padova.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini di Ferrovie Venete Srl risalgono al 1986, quando la Società Veneta fu commissariata e le sue quattro linee furono affidate a quattro gestioni commissariali governative diverse:[1]

GCG Ferrovie Parma Suzzara (FPS)

GCG Ferrovia Udine Cividale (FUC)

GCG Ferrovia Adria Mestre (FAM)

GCG Ferrovia Bologna Portomaggiore (FBP)

Il commissario, tuttavia, fu unico per tutte le quattro linee e mantenne la sede a Padova (GCG Ferrovie Venete).

Il 1º gennaio 1990, la gestione commissariale fu unificata per la Parma–Suzzara, la Adria–Mestre e la Udine–Cividale istituendo la Gestione commissariale governativa delle Ferrovie Venete, sempre con sede a Padova[2][3].

La nuova società fu istituita l'11 aprile 2000 dall'amministrazione statale. Fu in seguito ceduta a titolo gratuito alla regione Veneto affinché assumesse l'esercizio della ferrovia Adria-Mestre al termine della gestione provvisoria di quest'ultima da parte delle Ferrovie dello Stato[4]. Il passaggio di consegna della linea ferroviaria avvenne il 1º gennaio 2001, mentre la costituzione della società fu formalizzata l'8 marzo dello stesso anno[5].

Nello stesso anno, la Ferrovie Venete assunse anche l'esercizio della Udine-Cividale in quanto l'amministrazione del Friuli-Venezia Giulia non aveva completamente adottato le modifiche legislative necessarie a soddisfare la legge 422/97 e dunque ad ottenere il passaggio della linea[5].

Il 1º aprile 2002, dopo che la società Idrovie Venete fu rinominata in Sistemi Territoriali (ST), la FV cedette a quest'ultima l'esercizio delle due linee[5] ottenendo in cambio una partecipazione minoritaria nel capitale azionario della nuova impresa ferroviaria[4].

Nel 2010, si modificò l'oggetto sociale allargando l'operatività dell'azienda anche ai settori dell'energia e dei servizi socio-sanitari oltre che alla progettazione, alla realizzazione e alla costruzione di infrastrutture[4].

Nonostante le modifiche statutarie, l'azienda non intraprese alcuna nuova attività, per cui l'amministrazione regionale veneta decise di chiuderla. Nel 2012, la FV vendette il pacchetto azionario di ST alla stessa impresa ferroviaria[6], mentre nel corso dell'anno seguente fu iniziata la procedura di liquidazione con conseguente soppressione dell'azienda al suo completamento[7][8][9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giovanni Cornolò, La Società Veneta Ferrovie, 2ª ed., Ponte San Nicolò, Duegi editrice, 2005, ISBN 88-900979-6-5.
  2. ^ Claudio Canton, La ferrovia Udine-Cividale 125 anni di storia, in Il tender, 61 (allegato), giugno 2011, pp. 1-11.
  3. ^ Giovanni Cornolò, La Società Veneta Ferrovie, 2ª ed., Ponte San Nicolò, Duegi editrice, 2005, ISBN 88-900979-6-5.
  4. ^ a b c Allegato A: Messa in liquidazione della società Ferrovie Venete Srl. p. 1. Cfr. Deliberazione della Giunta Regionale 16 luglio 2013, n. 1228.
  5. ^ a b c Cornolò (2005), p. 11.
  6. ^ Allegato A: Messa in liquidazione della società Ferrovie Venete Srl. p. 2. Cfr. Deliberazione della Giunta Regionale 16 luglio 2013, n. 1228.
  7. ^ Deliberazione della Giunta Regionale 16 luglio 2013, n. 1228. Bollettino Ufficiale della regione Veneto, n. 67 del 6 agosto 2013. pp. 58-59.
  8. ^ Legge regionale 29 novembre 2013, n. 29 sulla soppressione delle Società Ferrovie Venete srl, Immobiliare Marco Polo srl, Società Veneziana Edilizia Canalgrande spa, Terme di Recoaro spa e sul recesso dalla partecipazione alla Società per l'Autostrada di Alemagna spa. Bollettino Ufficiale della regione Veneto, n. 103 del 3 dicembre 2013. pp. 1-2.
  9. ^ Deliberazione della Giunta Regionale 10 dicembre 2013, n. 2268. Bollettino Ufficiale della regione Veneto, n. 116 del 31 dicembre 2013. pp. 322-324.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Cornolò, La Società Veneta Ferrovie, 2ª ed., Ponte San Nicolo, Duegi editrice, 2005, ISBN 88-900979-6-5.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]