Visualizza wikitesto di Ferrari 250

{{Auto
|nome= Ferrari 250
|immagine= 1962 Ferrari 250 GTE.jpg
|didascalia= Una Ferrari 250 GT/E del 1962
|bandiera = ITA
|costruttore= Ferrari
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|inizio_produzione= 1952
|antenata= Ferrari 225 S
|fine_produzione= 1964
|erede= Ferrari 275 GTB
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<!-- Sezione dimensioni e pesi -->
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<!-- Sezione altro -->
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}}
La '''250''' è una famiglia di [[autovettura|autovetture]] costruite dalla [[Ferrari]] dal [[1952]] al [[1964]]. Fu il modello di maggior successo tra le prime introdotte dalla [[Casa automobilistica]] del cavallino rampante, e fu sviluppata in diverse serie. Fu sostituita dalla [[Ferrari 275 GTB|275 GTB]] e dalla [[Ferrari 330|330]].

== Similitudini tra le varie serie ==
[[File:Lusso.JPG|thumb|Una Ferrari 250 GTL Lusso del 1963]]
Molte delle 250 condividevano lo stesso telaio e lo stesso [[Passo (veicoli)|passo]], ed erano disponibili due versioni, telaio corto (da 2400 [[Millimetro|mm]]) conosciuto dagli appassionati come '''"SWB"''' (acronimo dell'Inglese Short Wheel Base), oppure con telaio lungo (da 2600&nbsp;mm) conosciuto come '''"LWB"''' (Long Wheel Base). Molte delle versioni da competizione e [[cabriolet]] usavano la versione corta.

Quasi tutte le 250 condividevano lo stesso [[Motore ad accensione comandata|motore]], un propulsore [[Motore V12|V12]] progettato da [[Gioachino Colombo]] chiamato “Tipo 125”. Non aveva una [[cilindrata]] molto alta per il periodo in cui era realizzato e per il tipo di vettura (appena 2953 [[Centimetro cubo|cm³]]), ma la sua leggerezza e la considerevole [[Potenza (fisica)|potenza]] erogata, 276 [[Cavallo vapore|hp]], facevano la differenza. Il propulsore pesava parecchi [[Chilogrammo|chilogrammi]] in meno rispetto a quelli installati sulle concorrenti; per esempio pesava quasi la metà dei [[Motore Jaguar XK6|motori Jaguar XK6]]<ref>{{cita web |url= http://www.vintagehotrods.net/ford/ContentExpress20-30-38.html |titolo= Elenco di pesi di molti motori di autovetture opera di Dave Williams |accesso= 13 gennaio 2010 |urlmorto= sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20030526182056/http://www.vintagehotrods.net/ford/ContentExpress20-30-38.html |dataarchivio= 26 maggio 2003 }}</ref>.

Il leggero e potente [[Motore V12|V12]] portò le 250 a numerose vittorie nelle competizioni.

== I modelli da competizione ==
Il [[Motore ad accensione comandata|motore]] progettato da [[Gioachino Colombo]] fece il suo debutto nelle corse, in anticipo di tre anni rispetto al lancio della 250 da strada; questo era tipico della [[Ferrari]], che lanciava le vetture prima nelle competizioni e poi le vendeva per uso stradale.

=== L'antenata, la 225 S ===
{{Vedi anche|Ferrari 225 S}}
L'antenata fu la “225 S”, che fece il suo debutto nel [[1952]] al Giro di Sicilia. Furono costruiti due prototipi a due posti, una [[barchetta]] ed una [[coupé]], entrambe di [[Vignale (carrozzeria)|Vignale]].
Sette 225 S furono iscritte alla [[Mille Miglia]], ma furono eclissate dal più grande propulsore della 250 S. Sebbene non fosse della serie 250, la 225 S ebbe un primato, testata all'[[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|Autodromo di Imola]], fu la prima Ferrari a calcare quel tracciato.

=== La 250 S ===
{{Vedi anche|Ferrari 250 S}}
La prima della serie 250 fu il [[prototipo]] sperimentale “250 S [[berlinetta]]”, introdotto nel [[1952]] alla [[Mille Miglia]]. Per questa corsa il nuovo modello fu affidato ai piloti [[Giovanni Bracco]] e [[Alfonso Rolfo]], e fu testato duramente dalle [[Mercedes-Benz W198|Mercedes-Benz 300SL]] guidate da [[Rudolf Caracciola]], [[Hermann Lang]] e [[Karl Kling]]. Il piccolo [[Motore ad accensione comandata|motore]] da 230 [[Cavallo vapore|CV]] era infatti in difficoltà sui rettilinei, ma recuperava sulle [[Collina|colline]] ed alle curve, e Bracco alla fine vinse la competizione. La stessa [[Autovettura|vettura]] partecipò alla [[24 Ore di Le Mans]] ed alla [[Carrera Panamericana]].

Aveva un [[Passo (veicoli)|passo]] di 2250 [[Millimetro|mm]] ed usava un [[Telaio (meccanica)|telaio]] tubolare tipo “Tuboscocca”. Le [[Sospensione (meccanica)|sospensioni]] anteriori erano a doppio braccio trasversale ad assale rigido, mentre quelle posteriori erano a [[Balestra (meccanica)|balestre]] semiellittiche longitudinali. Montava [[Freno a tamburo|freni a tamburo]] e aveva uno [[sterzo]] a vite senza fine. Il [[Motore ad accensione comandata|motore]] di 2953 [[Centimetro cubo|cm³]] di [[cilindrata]], con [[Lubrificante|lubrificazione]] a [[carter secco]], usava tre [[Carburatore|carburatori]] tipo [[Weber (azienda)|Weber]] 36DCF. Il [[Cambio (meccanica)|cambio]] era manuale a cinque rapporti.

=== La 250 MM ===
{{Vedi anche|Ferrari 250 MM}}
Sull'onda del successo della 250 S alla [[Mille Miglia]], la [[Ferrari]] presentò al [[Salone dell'automobile di Parigi]] del [[1952]] un [[Telaio (meccanica)|telaio]] più convenzionale per la nuova versione della 250. La [[Carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]] era opera di [[Pininfarina]], ed il modello fu chiamato “250 MM”; era una [[barchetta]], e fu lanciata in versione completa al [[Salone dell'automobile di Ginevra]] del [[1953]]. Questa [[Autovettura|vettura]] era allineata agli standard stilistici dell'epoca, ma possedeva dei segni distintivi che la caratterizzavano, come una piccola griglia montata sul frontale, una coda compatta ed un grande [[lunotto]] panoramico. Fu anche prodotta una versione prodotta da [[Vignale (carrozzeria)|Vignale]] e disegnata da [[Giovanni Michelotti (designer)|Giovanni Michelotti]], con fari anteriori incassati e prese d'aria laterali che diventarono una costante nelle [[Ferrari]] degli [[Anni 1950|anni cinquanta]].

Il [[Passo (veicoli)|passo]] era più lungo rispetto a quello della 250 S, più precisamente di 2400 [[Millimetro|mm]], con la [[berlina]] più pesante di 50 [[Chilogrammo|kg]] della [[barchetta]]. Quest'ultima aveva un [[Telaio (meccanica)|telaio]] convenzionale che pesava 850&nbsp;kg. Il [[motore V12]] da 240 [[Cavallo vapore|CV]] e la [[Trasmissione (meccanica)|trasmissione]] non ebbero però successo, il primo fu presto abbandonato per le [[Autovettura|vetture]] di serie e la seconda in un'occasione perse un [[ingranaggio]].

Come la 250 S, anche la 250 MM fu un'auto da competizione; debuttò al [[Giro di Sicilia (automobilismo)|Giro di Sicilia]] con il pilota privato [[Paolo Marzotto]]. Il [[motore V12]] installato sulla 250 MM fu sostituito nel [[1953]] dal quattro [[Cilindro (meccanica)|cilindri]] montato sulle [[Ferrari 625 TF|625 TF]] e [[Ferrari 735 S|735 S]].

=== La 250 Monza ===
{{Vedi anche|Ferrari 250 Monza}}
La “250 Monza” del [[1954]] fu un ibrido tra la leggera quattro cilindri [[Ferrari 750 Monza|750 Monza]] e la serie 250. Questo modello usava il [[Motore ad accensione comandata|motore]] delle 250 su un [[Telaio (meccanica)|telaio]] con il [[Passo (veicoli)|passo]] corto della 750 Monza. I primi due esemplari si ispirarono alla 750 Monza, cioè una [[barchetta]] di [[Pininfarina]], ed alla [[Ferrari 500 Mondial|500 Mondial]], che era un esemplare unico. Gli altri due esemplari della serie furono costruiti dalla [[Carrozzeria Scaglietti]].
A causa dei molti [[Concorrenza (diritto commerciale)|concorrenti]] che si avvicendarono dal [[1954]], le 250 Monza non conseguì risultati di rilievo nelle competizioni, e l'unione tra i ritrovati tecnici della serie "Monza" e il [[Motore ad accensione comandata|motore]] delle 250 non ebbe seguito.

=== La 250 Testa Rossa ===
[[File:1961_Ferrari_250GT_SWB_'Breadvan'.jpg|miniatura|Ferrari 250 Gt Drogo, meglio conosciuta come "''Breadvan''" (furgone del pane). Esemplare unico per le competizioni, realizzato da Piero Drogo e Giotto Bizzarrini, su telaio Ferrari 250 passo corto (SWB), per conto della Scuderia Serenissima di Giovanni Volpi, nel 1962]]
{{Vedi anche|Ferrari 250 Testa Rossa}}
La “250 Testarossa” fu una delle [[Autovettura|vettura]] da competizione di maggiore successo della [[Ferrari]] nella storia della [[casa automobilistica]], con tre vittorie alla [[24 Ore di Le Mans]], quattro alla [[12 Ore di Sebring]] e due alla [[1000 km di Buenos Aires]].

=== La 250 GTO ===
{{Vedi anche|Ferrari 250 GTO}}
È stata forse la più famosa della serie 250. Una versione radicalmente rivista, denominata “250 GTO/64”, fu lanciata nel [[1964]], e ne furono prodotti 39 esemplari.

=== La 250 P ===
{{Vedi anche|Ferrari 250 P}}
La “250 P” era un [[prototipo]] di una [[Autovettura|vettura]] da competizione del [[1963]]. Il [[Motore ad accensione comandata|motore]] derivava da quello installato sulla [[Ferrari 250 Testa Rossa|Testa Rossa]] ed era [[Motore centrale|montato centralmente]].

=== La 250 LM ===
{{Vedi anche|Ferrari 250 LM}}
La vettura con [[motore centrale]] “250 LM” (“LM” stava per “Le Mans”) somigliava nei più piccoli dettagli al prototipo da gara, ma l'intenzione era di produrre una [[Gran Turismo (automobile)|GT]]. Discendeva dalla [[Ferrari 250 P|250 P]], e partecipò alla [[24 Ore di Le Mans]] del [[1963]]. Fu carrozzata da [[Pininfarina]].
La [[Ferrari]] non fu in grado di costruire i 100 esemplari richiesti per partecipare alle gare GT. Fabbricò infatti solamente 32 esemplari<ref name="UltimateLM">{{Cita web|url=https://www.ultimatecarpage.com/car/136/Ferrari-250-LM.html|titolo=1963 - 1966 Ferrari 250 LM - Images, Specifications and Information|sito=Ultimatecarpage.com|accesso=2024-08-17}}</ref> fino al [[1965]], ed il risultato fu il ritiro della Ferrari dalla partecipazione alla classe GT del [[Campionato del Mondo Sport Prototipi]] per la stagione [[1965]], permettendo alla [[AC Cobra]] di dominare la competizione.

== Le serie GT ==
Il progetto delle 250 GT fu estremamente di successo nelle [[Automobilismo|corse automobilistiche]]. Fu preparata una versione da strada. Furono costruiti varie tipologie, sia per le competizioni, che per le versioni da strada.

=== La 250 Europa ===
La 250 Europa fu l'unica [[Autovettura|vettura]] della serie “250” ad usare un [[Motore ad accensione comandata|motore]] differente. Divideva infatti il propulsore [[Motore V12|V12]] da 2953 [[Centimetro|cc]] di [[cilindrata]] progettato per la [[Formula 1]] da [[Aurelio Lampredi]].

;Prima serie coupé
{{Vedi anche|Ferrari 250 Europa}}
La “250 Europa” fu introdotta al [[Salone dell'automobile di Parigi]] nel [[1953]], ed era esteticamente differente rispetto agli altri modelli. Con il suo lungo [[Passo (veicoli)|passo]] di 2800 [[Millimetro|mm]] ed il corpo della [[Autovettura|vettura]] ispirato alla [[Ferrari 375 America]], in realtà le differenze sostanziali erano davvero minime, [[Telaio (meccanica)|telaio]] leggermente modificato, l'[[alesaggio]] ridotto (fu il primo motore "quadro" della storia Ferrari, cioè il primo propulsore con alesaggio e corsa di misura identica, più precisamente di 68&nbsp;mm x68 mm) teste tipo 101 anziché 102. Il motore era progettato dall'ing. [[Aurelio Lampredi]], esperto progettista di motori da corsa (erano suoi i 4 cilindri Ferrari per le corse [[Stati Uniti d'America|USA]]) che trasportò molte prelibatezze su questo motore, una fra tutte le canne dei [[Cilindro (meccanica)|cilindri]] che erano avvitate nella testa, in modo da poter avere un alto (per l'epoca) [[rapporto di compressione]] di 8,5:1.
La [[Potenza (fisica)|potenza]] fu di 220 [[Cavallo vapore|CV]] dalla 0299 fino alla 0309EU, poi ridotta a 200 CV per gli esemplari successivi.
Sia [[Pininfarina]] che [[Vignale (carrozzeria)|Vignale]] lavorarono alla [[Carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]], con 18 esemplari prodotti. Furono 14 [[coupé]] [[Pininfarina|Pinin Farina]] (allora ancora con il nome staccato), una Pinin Farina [[spider]] e tre Vignale coupé.

;Seconda serie cabriolet
{{Vedi anche|Ferrari 250 Europa GT}}
La prima [[Autovettura|vettura]] da strada ad usare il [[motore V12]] progettato da [[Gioachino Colombo]] fu la “250 Europa GT”, che venne introdotta nel [[1954]] al [[Salone dell'automobile di Parigi]].
Questa sobria [[coupé]] di [[Pininfarina]] fu solo la prima di molti modelli successivamente prodotti per la 250 GT, con la [[produzione]] della [[Carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]] fino al [[1956]]. La “250 Europa GT” originale aveva un [[Passo (veicoli)|passo]] di 2600 [[Millimetro|mm]] e montava un [[Telaio (meccanica)|telaio]] convenzionale.
Il [[Motore ad accensione comandata|motore]], con [[Lubrificante|lubrificazione]] a [[carter umido]], erogava 220 [[Cavallo vapore|hp]] di [[Potenza (fisica)|potenza]], ed aveva installato tre [[Carburatore|carburatori]] tipo [[Weber (azienda)|Weber]] 36DCZ3. Riprendendo lo stile della “250 Europa” di [[Vignale (carrozzeria)|Vignale]], [[Pininfarina]] aggiunse delle prese d'aria sull'[[avantreno]], che divenne standard per molte “250 GT” che seguirono.

=== La 250 GT Coupé ===
{{Vedi anche|Ferrari 250 GT Coupé}}
;Prima serie
È è stata presentata al [[Salone dell'automobile di Parigi]] nel [[1954]]. Ne furono costruiti un'ottantina di esemplari in poco più di un anno, e fu il primo passo della [[Ferrari]] di costruire [[Autovettura|autovetture]] per la normale clientela. Derivava dalla [[Ferrari 250 Europa|250 Europa]], e ci fu la ricomparsa del [[Motore ad accensione comandata|motore]] montato sulla [[Ferrari 125 S|125 S]] alimentato con gli abituali tre [[Carburatore|carburatori]] di marca [[Weber (azienda)|Weber]] e di modello 36 DCZ.

;Seconda serie
Con l'intenzione di produrre [[Autovettura|auto]] di serie per stabilizzare le finanze della compagnia, [[Enzo Ferrari]] chiese a [[Pininfarina]] di progettare una 250 GT [[coupé]] semplice e classica. Il risultato fu presentato a [[Milano]] nel [[1958]], e comprendeva 335 esemplari quasi identici costruiti fino al [[1960]]. Tra gli acquirenti ci fu il principe [[Bertil di Svezia]].
Questa GT non aveva le prese d'aria laterali, a favore di una linea più pulita. Aveva una [[Carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]] a tre volumi con un [[lunotto]] panoramico. La griglia ovale anteriore fu sostituita da una più stretta con fari sporgenti.
Aveva [[Ammortizzatore|ammortizzatori]] telescopici, in sostituzione di quelli Houdaille delle 250 precedenti. I [[Freno a disco|freni a disco]] furono introdotti nel [[1960]]. La “250 GT Coupe Pininfarina” finale aveva in comune con la [[Ferrari 340 America]] la coda, e fu presentata nel [[1961]] al [[Salone dell'automobile di Londra]].

;Boano - Ellena
[[File:SC06 Ferrari 195 Inter 250 GT California Spyder and 250 GT Boano.jpg|thumb|Una 250 GT Boano del 1959 (in primo piano) e una California Spider del 1958 (in secondo piano)]]
Un tempo presentati il [[prototipo]] coupé basato sulla serie 250 e la sua versione definitiva, rispettivamente al [[Salone dell'automobile di Ginevra]] del [[1954]] e del [[1956]], la [[Pininfarina]] si trovò nella condizione di non poter provvedere alla produzione del modello a causa dei lavori per il trasferimento della sede dal vecchio stabilimento di corso Trapani alla nuova struttura di Grugliasco. Dopo aver costruito i primi 8 esemplari, quindi, affidò la produzione alla carrozzeria di [[Felice Mario Boano]], il quale apportò lievi modifiche alla linea di fiancata e realizzò 80 esemplari della "250 GT Coupé" che in questo allestimento presero la denominazione “250 GT Coupé Boano”. Viene ricordata dagli esperti come la prima Ferrari prodotta in serie. Quando Boano decise di accettare la direzione del centro stile [[FIAT]], il suo posto in azienda venne preso dal [[Parentela#Genero/nuora|genero]] [[Ezio Ellena]] e dal socio [[Luciano Pollo]]. La [[Carrozzeria Ellena]] rivisitò il modello alzando il padiglione e rimuovendo i deflettori dalle portiere, e ne costruì altri 54 esemplari denominati “250 GT Coupé Ellena”. Come gli allestimenti Pininfarina, anche le GT Boano ed Ellena utilizzano l'autotelaio a struttura tubolare della coeva "250 Berlinetta" da competizione, con passo allungato da 240 a 260&nbsp;mm ed il motore depotenziato da 260 a 240 CV.<ref>Giuseppe Piazzi, ''La tigre di velluto'', Ruoteclassiche, ottobre 1991</ref>

Di tutti gli esemplari costruiti solo una era [[convertibile]]. Questo esemplare, con numero [[Telaio (meccanica)|telaio]] 0461 GT, fu venduta a un collezionista, Bob Lee, al [[Salone dell'automobile di New York]] del [[1956]]. Sotto la supervisione di [[Enzo Ferrari]], Lee acquistò il modello a 9.500 [[Dollaro statunitense|dollari]]. Lee la possiede ancora; è uno della [[Ferrari]] più vecchie ad essere in mano ai primi acquirenti.

=== La 250 GT Berlinetta ===
;"Tour de France" 
{{Vedi anche|Ferrari 250 GT Berlinetta Tour de France}}
Fu chiamata in questo modo per la competizione di 10 giorni chiamata [[Tour de France automobile]], da non confondere con l'[[Tour de France|omonima corsa ciclistica]]. Un certo numero di 250 GT Berlinetta "Tour de France" fu destinata alle gare di categoria [[Gran Turismo (automobile)|GT]] dal [[1956]] al [[1959]]. Furono costruiti 84 esemplari della “Tour de France”. La fabbricazione fu affidata alla [[Carrozzeria Scaglietti]], basata su un progetto di [[Pininfarina]]. La [[Potenza (fisica)|potenza]] del [[Motore ad accensione comandata|motore]] fu inizialmente di 240 [[Cavallo vapore|hp]], in seguito portata a 260.

Un esemplare unico di 250 GT Berlinetta "Tour de France" fu costruita nel [[1959]] per la [[24 Ore di Le Mans]]. Questa [[Autovettura|vettura]] fu anche chiamata “250 GT Interim” ed aveva montato il [[Telaio (meccanica)|telaio]] con [[Passo (veicoli)|passo]] corto, più precisamente di 2400 [[Millimetro|mm]]. La 250 GT Interim è oggi posseduta dal Lulu Wang<ref name=LWang>[http://magazine.wsj.com/hunter/great-vintage/fast-money/ WSJ.com: Lulu Wang e la sua passione per la guida nella sua collezione di auto da corsa]</ref>

;Passo corto 
{{Vedi anche|Ferrari 250 GT Berlinetta passo corto}}
[[File:Ferrari-250-GT-Berlinetta-1.jpg|thumb|250 GT Berlinetta passo corto del 1961]]
Una delle più importanti auto da competizione tipo GT, fu la “250 GT Berlinetta passo corto”, che usava il [[Telaio (meccanica)|telaio]] a [[Passo (veicoli)|passo]] corto, cioè da 2400 [[Millimetro|mm]], per una migliore maneggevolezza. Nei 176 esemplari costruiti, furono usati per il corpo della vettura l'[[alluminio]] e l'[[acciaio]], sia per le [[Autovettura|vetture]] stradali che per quelle da competizione. La [[potenza (fisica)|potenza]] del [[Motore ad accensione comandata|motore]] era compresa tra i 240 [[Cavallo vapore|hp]] e i 280&nbsp;hp.

Lo sviluppo della “250 GT Berlinetta passo corto” fu affidato a [[Giotto Bizzarrini]], [[Carlo Chiti]], ed al giovane [[Mauro Forghieri]], che progettarono più tardi la [[Ferrari 250 GTO|250 GTO]]. I [[Freno a disco|freni a disco]] furono i primi montati sulla serie GT, e la combinazione del basso [[Forza peso|peso]], l'alta [[Potenza (fisica)|potenza]] e le ottime [[Sospensione (meccanica)|sospensioni]] la resero competitiva.
Fu presentata al [[Salone dell'automobile di Parigi]], e fu subito lanciata sul [[mercato]] e nelle competizioni.
La “250 GT Berlinetta passo corto” vinse la classe GT del [[Campionato del Mondo Sport Prototipi|Campionato Costruttori]] nel [[1961]], e il [[periodico]] di automobili [[Motor Trend (periodico)|Motor Trend]] la piazzò al quinto posto nella classifica delle più grandi [[Ferrari]] di tutti i tempi, mentre la rivista [[Sports Car International]] nel [[2004]] la giudicò settima nella classifica delle migliori [[Autovettura|auto]] da competizione degli [[Anni 1960|anni sessanta]].

=== La 250 GT Cabriolet Pininfarina ===
{{Vedi anche|Ferrari 250 GT Cabriolet}}
;Prima serie
[[File:Hockenheimring Michael Schumacher.jpg|thumb|[[Michael Schumacher]] su una 250 GT Cabriolet]]
Presentata a [[Salone dell'automobile di Ginevra]] nel [[1956]], era una [[berlinetta]] [[cabriolet]] progettata da [[Pininfarina]], che usava il [[Passo (veicoli)|passo]] lungo, cioè di 2600 [[Millimetro|mm]].

Circa 200 esemplari furono prodotti prima della seconda serie, quest'ultima lanciata [[Salone dell'automobile di Parigi]]. Queste ultime [[Autovettura|vetture]] avevano parecchio in comune con la tipologia [[berlinetta]].

Furono costruiti circa 240 esemplari tra le due serie.

Il [[periodico]] di automobili [[Motor Trend (periodico)|Motor Trend]] piazzò al nono posto la “250 GT Cabriolet e Coupe” prima serie nella sua lista delle più grandi [[Ferrari]] di tutti i tempi.

;Seconda serie
Dopo aver progettato la [[coupé]], [[Pininfarina]] lavorò anche sulla “250 Cabriolet” per la [[produzione]] di serie. Introdotta al [[Salone dell'automobile di Parigi]] nel [[1958]], la GT [[cabriolet]] era simile alla coupé dell'anno precedente, inclusa la rimozione delle prese d'aria laterali.
Furono prodotti 200 esemplari.

=== La 250 GT Spyder California ===
{{Vedi anche|Ferrari 250 GT California}}
;Passo lungo
[[File:SC06 1958 Ferrari 250 GT California Spyder.jpg|thumb|Una California Spyder passo corto del 1958]]
Progettata per essere esportata negli [[Stati Uniti d'America]], la “250 GT California Spyder” del [[1957]] fu costruita dalla [[Carrozzeria Scaglietti]]. L'[[alluminio]] fu usato per il [[cofano]], le [[Portiera|portiere]] ed il portellone del bagagliaio; l'[[acciaio]] fu usato in altre parti, ma le vetture da competizione avevano molte più parti meccaniche in alluminio. Il [[Motore ad accensione comandata|motore]] fu lo stesso della “250 GT Berlinetta Tour de France”, con 240 [[Cavallo vapore|hp]] di [[Potenza (fisica)|potenza]]. Usava il [[Passo (veicoli)|passo]] lungo di 2600 [[Millimetro|mm]].

Furono costruiti 45 esemplari prima di essere sostituita dalla versione a passo corto nel [[1960]]. Rimane un pezzo estremamente costoso per i [[Collezionismo|collezionisti]]; per esempio un esemplare fu venduto il 18 agosto [[2007]] a [[Monterey]] in [[California]] a 4,9 milioni di [[Dollaro statunitense|dollari]]. Un altro esemplare è stato acquistato da un collezionista anonimo per 11 milioni di dollari.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/motori/gallerie/2012/08/20/foto/ferrari_11_milioni_di_dollari_per_l_introvabile_california-41224456/1/|titolo=Ferrari, 11 milioni di dollari per l'introvabile "California"|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|accesso=20 agosto 2012}}</ref>

;Passo corto
[[File:1961-ferrari-rc.jpg|thumb|Una 250 GT California Spyder del 1961]]
La [[Carrozzeria Scaglietti]] sostituì la “250 GT Spyder California passo lungo” con una a [[Passo (veicoli)|passo]] corto, presentandola al [[Salone dell'automobile di Ginevra]] nel [[1960]]. Basata sulla “250 GT berlinetta passo lungo”, sulla [[Autovettura|vettura]] furono introdotti i [[Freno a disco|freni a disco]] ed una nuova versione del [[motore V12]] da 280 [[Cavallo vapore|hp]]. Furono costruiti 55 esemplari.

Una copia in [[fibra di vetro]] basata su un esemplare del [[1961]], impostata su una [[Morris Garages|MG]], comparve nel [[film]] del [[1986]] “[[Una pazza giornata di vacanza]]”.<ref>{{cita web|url= https://www.imdb.com/title/tt0091042/trivia|titolo= Una pazza giornata di vacanza (Ferris Bueller's Day Off) su “imdb.com”|accesso=22 gennaio 2010}}</ref>

Il record del prezzo di vendita di una “250 GT Spyder California passo corto” fu battuto ad un'[[Asta (compravendita)|asta]] il 18 maggio [[2008]], quando esemplare nero del [[1961]] appartenuto a [[James Coburn]], attore [[Stati Uniti d'America|statunitense]] famoso per aver interpretato uno dei protagonisti de “[[I magnifici sette]]”, per un prezzo di 6,4 milioni di [[euro]]. L'acquirente fu Chris Evans, presentatore inglese<ref>{{cita web|url= http://www.carmagazine.co.uk/News/Search-Results/Motor-show--events/Other-shows/Chris-Evans-buys-Ferrari-250-GT-California-for-5m/|titolo= Chris Evans acquista una Ferrari 250 GT California per 5 milioni di sterline|accesso=22 gennaio 2010}}</ref><ref>{{cita web|url= https://www.telegraph.co.uk/news/newstopics/celebritynews/1983459/Chris-Evans-pays-and1635m-for-vintage-Ferrari.html|titolo= Chris Evans paga 5 milioni di sterline per una Ferrari d’epoca|accesso= 22 gennaio 2010|dataarchivio= 31 maggio 2008|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20080531030049/http://www.telegraph.co.uk/news/newstopics/celebritynews/1983459/Chris-Evans-pays-and1635m-for-vintage-Ferrari.html|urlmorto= sì}}</ref><ref>{{cita web|url= https://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-567146/King-road-Chris-Evans-splashes-5-5m-James-Coburns-1961-Ferrari.html|titolo= Chris Evans spende 5 milioni di sterline per una Ferrari del 1961 appartenuta a James Coburn|accesso=22 gennaio 2010}}
</ref><ref>{{cita web|url= http://www.autoblog.com/2008/05/19/1961-ferrari-california-spyder-sells-for-record-10-894-900/|titolo= Una Ferrari California Spyder venduta la prezzo record di 10.894.900 di dollari|accesso=22 gennaio 2010}}</ref>.

=== La 250 GT 2+2 ===
{{Vedi anche|Ferrari 250 GT 2+2}}
[[File:250gte.jpg|thumb|Una 250 GTE del 1963]]
Non fu presentata, come di consuetudine, a qualche [[salone dell'automobile]], bensì fu fatta guidare da un direttore di gara della [[24 Ore di Le Mans]] durante una edizione della celebre corsa<ref name="ferrari-ufficiale">{{cita web|url= http://www.ferrari.com/Italian/GT_Sport_Cars/Classiche/Tutti_i_modelli/Pages/250_GT_2_2.aspx|titolo= Dal sito ufficiale Ferrari – Specifiche tecniche della 250 GT 2+2|accesso= 18 luglio 2010|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140309213849/http://www.ferrari.com/Italian/GT_Sport_Cars/Classiche/Tutti_i_modelli/Pages/250_GT_2_2.aspx|dataarchivio= 9 marzo 2014|urlmorto= sì}}</ref>.

Fu la prima Ferrari ad avere disponibili quattro comodi posti per i passeggeri, da qui l'appellativo 2+2 nella denominazione. Precedentemente erano già state realizzate delle Ferrari con quattro posti, ma quelli posteriori erano utilizzabili solamente da [[Bambino|bambini]], oppure da [[Adulto|adulti]] per brevi tragitti, dato l'angusto spazio. Per ottenere ciò [[Pininfarina]] impostò il progetto basandosi sul [[Telaio (meccanica)|telaio]] di 2600&nbsp;[[Millimetro|mm]] di [[Passo (veicoli)|passo]] della [[Ferrari 250 GT Coupé|250 GT Coupé]], ma allungando il corpo vettura di 300&nbsp;mm. Allargò anche il modello di 60&nbsp;mm e avanzò il [[Motore ad accensione comandata|motore]] di 200&nbsp;mm, tutto per incrementare lo spazio [[Abitacolo (automobile)|abitacolo]]. Nonostante queste modifiche il [[Forza peso|peso]] si incrementò di soli 80&nbsp;[[Chilogrammo|kg]]. Il risultato fu un modello con una linea elegante e all'avanguardia per l'[[aerodinamica]]<ref name="ferrari-ufficiale "/>.

La [[Potenza (fisica)|potenza]] del propulsore era di 240&nbsp;[[Cavallo vapore|hp]].

La cospicua produzione di 250 GT diede un forte contributo alle finanze della [[Ferrari]] nei primi [[Anni 1960|anni sessanta]]. Il prezzo di listino suggerito dal costruttore fu di 11.500 [[Dollaro statunitense|dollari]].

Una 250GT fu usata nel [[film]] ''[[Il braccio sbagliato della legge]]'', con [[Peter Sellers]].
Una 250 GT/E fu usata anche nel film ''[[Poliziotto sprint]]'' del [[1977]] con [[Maurizio Merli]], [[Angelo Infanti]] e [[Giancarlo Sbragia]], un [[film poliziesco|poliziesco]] che narrava la storia di un poliziotto (Merli) che cercava di catturare un bandito (Infanti) con l'aiuto del Maresciallo Tagliaferri (Sbragia) rifacendosi alla squadra speciale del Maresciallo Spatafora e alla sua Ferrari 250GT/E nera, ancora oggi esistente e spesso esibita dalla Polizia di Stato con la targa originale, benché l'auto sia poi finita in mano a privati.

Cinquanta esemplari furono dotati di un motore da 4 [[Litro|litri]] di [[cilindrata]] e furono rinominati [[Ferrari 330 America|330 America]]. Avevano un propulsore di 3967&nbsp;[[Centimetro cubo|cm³]], con l'[[alesaggio]] e la [[Corsa (meccanica)|corsa]] che erano rispettivamente di 77&nbsp;mm e 71&nbsp;mm. Questo propulsore erogava una [[Potenza (fisica)|potenza]] di 300 [[Cavallo vapore|CV]]. La maggior potenza del motore consentì l'installazione di accessori come l'[[aria condizionata]]. I modelli però erano del tutto simili esteticamente alla 250 GT 2+2<ref name="ferrari-ufficiale "/>.

=== La 250 GT Lusso ===
{{vedi anche|Ferrari 250 GTL}}
[[File:SC06 1964 Ferrari 250 GT Lusso Berlinetta.jpg|thumb|Una 250 GT Lusso Berlinetta del 1964]]
[[Pininfarina]] aggiornò la 250 GT con la “GT Lusso” o “GTL”. Introdotta al [[Salone dell'automobile di Parigi]] del [[1962]], la [[Autovettura|vettura]] mostrava linee fluenti ed un aspetto che ricordava le [[Gran Turismo (automobile)|GT]] degli [[Anni 1960|anni sessanta]].
Il [[Motore ad accensione comandata|motore]] era il “tipo 168”, installato sulla [[Ferrari 250 GTO]] con tre [[Carburatore|carburatori]] [[Weber (azienda)|Weber]] 36DCS, ed erogava una [[Potenza (fisica)|potenza]] di 250 [[Cavallo vapore|hp]].

La [[Carrozzeria Scaglietti]] lavorò sulla “GT Lusso” fino al [[1964]] apportando di volta in volta poche modifiche.

[[Eric Clapton]] ne possedeva una, e l'esemplare appartenuto a [[Steve McQueen]] fu battuto all'asta il 16 agosto [[2007]] per 2,3 milioni di [[Dollaro statunitense|dollari]]<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/6950915.stm|titolo=McQueen's Ferrari sells for $2.3m|data=2007-08-17|accesso=2024-08-17}}</ref>

Nel [[2004]] la rivista [[Sports Car International]] mise la “250 GT Lusso” al decimo posto tra le migliori [[Autovettura|vetture]] degli [[Anni 1960|anni sessanta]]

== La Ferrari 250 nella storia della Lamborghini ==
Il costruttore di [[Trattore agricolo|trattori]] [[Ferruccio Lamborghini]] possedette tre “Ferrari 250”, una “250 GT coupé”, una “250 berlinetta passo corto” di [[Carrozzeria Scaglietti|Scaglietti]] ed una “250 GT/E” di [[Pininfarina]]. Come testimoniato anche dallo storico collaudatore [[Valentino Balboni]], Ferruccio Lamborghini amava "sgommare" con queste auto. Purtroppo tale comportamento aveva spesso portato alla rottura della frizione. Egli dovette più volte pagare la Ferrari per la sostituzione della frizione. Dopo l'ennesimo guasto, Lamborghini fece smontare la macchina da un suo meccanico e, con sua grande sorpresa, trovò che la macchina montava un cambio [[Borg Warner]], lo stesso modello (anche se ovviamente con differenti rapporti) che montavano i trattori che produceva. Pertanto fece installare sull'auto una frizione più robusta (lo stesso modello utilizzato nei suoi trattori), e comunicò la modifica all'ingegner [[Enzo Ferrari]], suggerendogli di adottarla sulle sue vetture. Quest'ultimo, piccato, gli rispose: ''"Lei non è altro che un contadino abituato a guidare trattori"'' e Lamborghini giurò che avrebbe costruito [[Autovetture|vetture]] migliori rispetto alle [[Ferrari]]. Da lì in poi [[Ferruccio Lamborghini]] creò da zero una nuova industria dedicata alla produzione di auto sportive, la [[Lamborghini|Lamborghini Automobili]] di [[Sant'Agata Bolognese]], con lo scopo di battere Ferrari sul suo stesso campo. La neonata [[Lamborghini]] crebbe in fretta sia dando fiducia a giovani come [[Paolo Stanzani]] o [[Gian Paolo Dallara]] sia assumendo [[Ingegnere meccanico|ingegneri]] ex-Ferrari come [[Giotto Bizzarrini]] per sviluppare le sue auto.<ref>{{cita web|url=http://www.italiantribune.com/cars_52/|titolo=Copia archiviata|accesso=19 settembre 2017|dataarchivio=2 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170702131017/http://www.italiantribune.com/cars_52/|urlmorto=sì}}</ref>

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
* {{cita libro| nome = Leonardo | cognome= Acerbi | titolo= Ferrari: A Complete Guide to All Models | url = https://archive.org/details/ferraricompleteg0000acer | anno = 2006 | lingua = inglese| isbn = 0-7603-2550-2}}
* {{cita libro| nome = Martin | cognome= Buckley | coautori= Chris Rees | titolo= World Encyclopedia of Cars | url = https://archive.org/details/worldencyclopedi0000buck | anno = 1998 | lingua = inglese| isbn = 1-84038-083-7 }}
*{{cita libro| nome = Leonardo | cognome= Acerbi | titolo= Tutto Ferrari. Dal 1947 ad oggi | url = https://archive.org/details/tuttoferraridal10000acer | anno = 2015 | isbn = 978-88-7911-615-2}}

== Voci correlate ==
* [[Ferrari 250 GT Drogo]]
* [[Ferrari 250 TR 61 Spyder Fantuzzi]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

{{Ferrari}}
{{Portale|automobili|Ferrari}}

[[Categoria:Automobili Ferrari|250]]