Fannie Mae
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Federal National Mortgage Association | |
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Stato | ![]() |
Forma societaria | public company |
Borse valori | NYSE: FNM |
ISIN | US3135861090 |
Fondazione | 1938 |
Sede principale | Washington D.C. |
Settore | finanziario |
Prodotti | mutui |
Utile netto | $ Mln 22.176 [1] (2021) |
Dipendenti | 7400[1] (2021) |
Sito web | www.fanniemae.com |
La Federal National Mortgage Association (FNMA, NYSE: FNM), nota come Fannie Mae, è un'impresa privata con supporto governativo che ha lo status di società ad azionariato diffuso (public company) fin dal 1968.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La Federal National Mortgage Association (FNMA), o Fannie Mae[2], nasce come conseguenza diretta del crollo immobiliare avvenuto durante la grande depressione e del new deal di Franklin Delano Roosevelt. La società era stata fondata per acquistare mutui da banche, casse di risparmio, e altri istituti di credito (lender), al fine di promuovere la concessione di crediti per la casa, ridurre il rischio dei lender e aumentare il capitale disponibile per l'edilizia abitativa.
Nel 1968 il presidente statunitense Lyndon B. Johnson avviò il processo di privatizzazione [3] di Fannie Mae. Nel 1970 venne creata una società concorrente[3], la Federal Home Loan Mortgage corporation, o Freddie Mac. Nel momento di massimo splendore Fannie Mae e la sua concorrente Freddie Mac formano due colossi del credito ipotecario (nessuno di loro produceva mutui): possedevano o garantivano il 55% del mercato statunitense, pari a 11 trilioni di dollari. A cominciare dagli anni ottanta la società divenne un canale importante anche per il settore delle security, titoli garantiti da ipoteca.
Crisi finanziaria e nazionalizzazione[modifica | modifica wikitesto]
Wall street apprezzava le commissioni che riceveva dalla conversione di tutti i debiti in titoli negoziabili, dai prestiti per l'acquisto di auto ai crediti a breve termine per le carte di credito, e i portafogli ipotecari di Fannie Mae costituivano la migliore forma di guadagno disponibile.
Nel 1999[4], durante l'amministrazione Clinton[5], Fannie iniziò a sottoscrivere ipoteche subprime, una mossa che venne presentata alla stampa come la soluzione per permettere a innumerevoli americani di acquistare una casa, malgrado il rischio intrinseco di tale decisione.
Il risultato di questa mossa fu negativo, nel marzo 2008 cominciarono ad esserci da parte del ministero del tesoro americano delle perplessità sui conti di Fannie Mae e Freddie Mac, l'accumulo dei mutui subprime garantiti e acquistati dalle banche, contratti sempre più esposti ad insolvenza da parte dei mutuatari, unito alla cessione di CDS sui subprime, avevano reso insolventi le finanziarie stesse, che non riuscivano, a causa del crollo dei titoli a reperire liquidità sul mercato.
Il 7 settembre 2008 da Washington arriva l'annuncio della nazionalizzazione [6] di Fannie Mae e Freddie Mac, le due finanziarie che dominano il mercato dei mutui americani e garantendo circa la metà dei mutui.
L'intervento pubblico dimostra che si è sgretolato il mercato delle cartolarizzazione da subprime. Con la nazionalizzazione l'azionariato viene azzerato e gli obbligazionisti garantiti.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Tutti i numeri del 2021 di Fannie Mae: fatturato, utili, curiosità, su it.finance.yahoo.com, 31 dicembre 2021. URL consultato il 17 ottobre 2022.
- ^ (EN) Fannie Mae: Loans, HomePath, and All You Should Know, su Investopedia. URL consultato il 17 ottobre 2022.
- ^ a b United States Government Accountability Office, FANNIE MAE AND FREDDIE MAC Analysis of Options for Revising the Housing Enterprises’ Long-term Structures (PDF), in Report to Congressional Committees, GAO-09-782.
- ^ (EN) Steven A. Holmes, Fannie Mae Eases Credit To Aid Mortgage Lending, in The New York Times, 30 settembre 1999. URL consultato il 17 ottobre 2022.
- ^ (EN) @yallpolitics, New York Times 1999: Clinton Administration pressured Fannie Mae to make subprime loans., su Mississippi Politics and News - Y'all Politics, 23 settembre 2008. URL consultato il 17 ottobre 2022.
- ^ Il maxi-salvataggio Usa Ripartono Fannie e Freddie - Il Sole 24 ORE, su st.ilsole24ore.com. URL consultato il 17 ottobre 2022.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Approfondimenti "Sole 24 ore: La Grande Crisi"
- Andrew Ross Sorkin, Il crollo - Too Big to Fail
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fannie Mae
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Sito ufficiale, su fanniemae.com.
- (EN) Fannie Mae, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 124301759 · ISNI (EN) 0000 0001 2150 6068 · LCCN (EN) n50001042 · BNF (FR) cb11733451v (data) · J9U (EN, HE) 987007461569105171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50001042 |
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