Falier (famiglia)

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Falier
Semipartito e troncato d'oro, d'azzurro e d'argento[1]
StatoBandiera della Repubblica di Venezia Repubblica di Venezia
Titoli
EtniaItaliana
Gli ultimi momenti del doge Marino Faliero, opera di Francesco Hayez.

I Falier (talvolta anche Faliero, Faleiro, Faledro o Faletro) furono una famiglia veneziana ascritta al patriziato e annoverata tra le famiglie apostoliche, diede tre dogi alla Repubblica di Venezia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini dei Falier si perdono nella leggenda: la tradizione la vorrebbe proveniente da Fano, da cui passò poi a Padova e infine a Venezia[2]. Basandosi sull'analogia dei nomi, alcuni genealogisti li ritennero imparentati con forlivesi Ordelaffi (si noti, peraltro, come "Ordelaf" letto al contrario suoni "Faledro")[3].

In realtà, la prima attestazione si ritrova in un elenco di casate aristocratiche stilato nel X secolo che li colloca tra gli antiquiores et nobiliores Veneticos. La famiglia, e in particolare il ramo soprannominato Dedoni o Dedonis, ebbe un ruolo di primissimo piano nella vita politica del Ducato tra l'XI e il XIII secolo con i due dogi Vitale e Ordelaffo e varie personalità ecclesiastiche[4][5].

Nel 1211 alcuni membri furono tra i primi colonizzatori dell'isola di Creta, entrata in quel periodo nell'orbita dei commerci veneziani[6].

Ultimo membro illustre della casata fu il notissimo Marino Faliero, il doge che ordì un colpo di Stato per farsi signore assoluto di Venezia e che fu per questo condannato alla decapitazione (1355)[2].

La famiglia non uscì particolarmente danneggiata da questo episodio e diede altre personalità di spicco specialmente in ambito amministrativo e diplomatico[2].

Nella toponomastica veneziana esistono tuttora riferimenti alla famiglia. Una corte Falier si trova a San Vidal (fondata, si dice, dal doge Vitale), presso il palazzo Falier affacciato al Canal Grande. Un sotoportego Santi Apostoli venne ridenominato Falier nel 1889, in quanto qui sorge il palazzo che fu del doge Marino[2].

Membri illustri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vittorio Spreti, Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana, III, Milano, Hoepli, 1928-1936, p. 74.
  2. ^ a b c d Giuseppe Tassini, Curiosità Veneziane, note integrative e revisione a cura di Marina Crivellari Bizio, Franco Filippi, Andrea Perego, Vol. 1, Venezia, Filippi Editore, 2009 [1863], p. 241-242.
  3. ^ P. Bonoli, Storia del Friuli, Vol. 1, Forlì, Bordandini, 1826, p. 122.
  4. ^ Imgard Fees, FALIER (Faletro, Faledro), Vitale, su Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 44, Treccani, 1994. URL consultato il 13 luglio 2012.
  5. ^ Imgard Fees, FALIER (Faletro, Faledro), Ordelaffo (Ordelaf), su Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 44, Treccani, 1994. URL consultato il 13 luglio 2012.
  6. ^ Elena Mallucci, FALIER (Falieri, Faliero), Marino (Marin), su Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 44, Treccani, 1994. URL consultato il 13 luglio 2012.

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