Evidence (film 2013)

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Evidence
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2013
Durata98 min
Generegiallo, orrore
RegiaOlatunde Osunsanmi
SceneggiaturaJohn Swetnam
Casa di produzioneBold Films
Distribuzione in italianoImage Entertainment, RLJ Entertainment, Rated Pg 13
FotografiaLukas Ettlin
MontaggioPaul Covington
MusicheAtli Örvarsson
Interpreti e personaggi

Evidence è un film statunitense del 2013 diretto da Olatunde Osunsanmi e sceneggiato da John Swetnam.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Un crimine molto efferato, in cui un maniaco ha bruciato vive varie persone, è stato appena commesso. Dal momento che una delle persone coinvolte era una ragazza con la passione per la regia, e che aveva ripreso sia l'accaduto che i giorni immediatamente precedenti, una squadra di poliziotti acquisisce le immagini e inizia ad analizzarle. Partecipa all'operazione anche un esperto della polizia (Reese) da tempo congedato a causa di un terribile lutto: sua figlia era stata uccisa proprio da un serial killer. Dalla visione del filmato si entra nella vita di LeAnn, aspirante attrice, Rachel, aspirante regista, e Tyler, aspirante cantautore nonché fidanzato di LeAnn. I tre stanno per affrontare un viaggio a Las Vegas insieme, tuttavia i piani sembrano cambiare quando LeAnn rifiuta la proposta di matrimonio che Tyler le ha rivolto subito dopo una sua esecuzione teatrale.

Rachel convince comunque Tyler a partire e così i tre si mettono in viaggio insieme a una ballerina russa, un ragazzino scappato di casa, una donna anziana molto violenta e un autista che prende poco sul serio la passione di Rachel per la videocamera. Mentre percorrono una zona desertica e isolata per raggiungere la fermata successiva, il pullman ha uno strano incidente e tutti devono abbandonarlo per cercare una sistemazione di fortuna; fra gli altri, la ballerina ha subito una brutta ferita a una gamba. La polizia interrompe la visione e cerca di scoprire l'identità dell'anziana, non registrata fra i passeggeri: si tratta della moglie di un poliziotto che è tuttavia impazzito dopo una missione in Iraq, dunque i sospetti si soffermano su quest'ultimo.

Rintracciato il poliziotto in pensione, gli agenti scoprono che è morto suicida vari giorni prima. Riprendendo a guardare i filmati, i poliziotti assistono a una carneficina: alcune persone muoiono sotto i loro occhi, altre scompaiono nel nulla senza venire riprese. La donna anziana, prima di morire e subito dopo aver pronunciato un monologo davanti alla videocamera chiedendo di essere seppellita a fianco a suo marito, riconosce l'assalitore prima che questi la sgozzi. A questo punto il video si interrompe: una memory card che dovrebbe essere nella videocamera manca infatti all'appello, dunque gli agenti si mettono alla ricerca dell'oggetto. Il video visionato fino a quel momento dalla polizia viene tuttavia diffuso online e trasmesso da tutte le televisioni: i poliziotti sospettano che un hacker si sia introdotto nei server della polizia e cercano

Nel frattempo, l'agente Reese interroga l'unica sopravvissuta, LeAnn, raccontandole anche la vicenda di sua figlia e lasciandola andare via quando la ragazza chiede di poter riposare. Lo stesso Reese ha un'intuizione: capisce che sia strano che il cadavere dell'autista sia ancora riconoscibile e non completamente carbonizzato. Esplorando il suo cavo orale, l'uomo trova la memory card mancante: la polizia ha quindi modo di visionare l'ultimo video, da cui deduce che l'identità dell'assassino corrisponda a quella di Tyler.

Subito dopo una conferenza stampa in cui l'agente Bunquez dichiara che il ragazzo è ricercato per gli omicidi, un altro omicidio di massa viene compiuto con le stesse modalità e un altro video viene diffuso su internet: le vere responsabili sono LeAnn e Rachel, entrambe sopravvissute. I video mostrati alla polizia e al resto del mondo non erano delle semplici riprese ma un film vero e proprio, montato in modo da ingannare tutti con lo scopo di diventare entrambe famose. Le ragazze promettono l'imminente realizzazione di un sequel.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato realizzato attraverso la tecnica del found footage, espediente utilizzato per inserire nell'opera generi differenti fra di loro quali il giallo e lo slasher.[2]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è approdato nelle sale cinematografiche a partire dal luglio 2013.[3]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Sull'aggregatore Rotten Tomatoes il film riceve il 6% delle recensioni professionali positive con un voto medio di 3,11 su 10 basato su 17 critiche,[4] mentre su Metacritic ottiene un punteggio di 14 su 100 basato su 8 critiche.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Scott Foundas, Film Review: ‘Evidence’, su Variety, 26 luglio 2013. URL consultato il 19 agosto 2023.
  2. ^ Davide Pulici, Evidence - Recensione - Nocturno.it, su Nocturno. URL consultato il 19 agosto 2023.
  3. ^ (EN) Steven Boone, Evidence movie review & film summary (2013), su rogerebert.com. URL consultato il 19 agosto 2023.
  4. ^ (EN) Evidence - Rotten Tomatoes, su www.rottentomatoes.com, 1º novembre 2014. URL consultato il 19 agosto 2023.
  5. ^ (EN) Evidence. URL consultato il 19 agosto 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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