Ernesto Jannini

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Ernesto Jannini

Ernesto Jannini (Napoli, 1950) è un artista e scenografo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ernesto Jannini si forma all'Accademia delle Belle Arti di Napoli, dove studia pittura.

Nel 1975 partecipa alla Quadriennale di Roma[1] come membro fondatore del gruppo Humor Power Ambulante e, successivamente, alla Biennale di Venezia del 1976[2], sotto invito del critico d'arte Enrico Crispolti. Nei primi anni ottanta si trasferisce a Como, dove realizza i suoi Scudi, sculture totemiche di evocazione mistica, attualmente presenti nella collezione del MAGA, Museo d'Arte Moderna di Gallarate[3].

Nel 1990 presenta Aperto '90 alla Biennale di Venezia[4], un'installazione sul tema del filosofo Descartes. Da allora Ernesto Jannini sviluppa il suo stile personale nell'ambito delle Audaci Installazioni, realizzate con elementi di tecnologia avanzata come microcircuiti, microprocessori o chips elettronici, calibrati in rapporto ad elementi di pittura a olio, fotocolor e luci.

Collabora con le riviste d'arte Juliet Art Magazine, Exibart[5], Sdefinizioni e Hidalgo come teorico e recensore sulle problematiche correnti della filosofia dell'arte e dell'estetica. Inoltre, dal 2006 collabora con il Teatro Arsenale di Milano[6] e dal 2009 con il Teatro Pacta di Milano come scenografo.[7]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Collezioni pubbliche[modifica | modifica wikitesto]

  • MAGA, Museo d'Arte Moderna di Gallarate, Varese.
  • Museo d'Arte Contemporanea di Lissone, Monza.
  • Raccolta permanente LAB di Nova Milanese, associazione Bice Bugatti Club.
  • Collezione ITIS Trieste.
  • Museo Epicentro di Barcellona P.G.
  • Collezione Comune di San Donà di Piave.
  • Casa delle Culture di Cosenza.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Esperienze di un ambulante, 1981, Laveglia, Salerno
  • Silos Silenzio, 1991, Studio Noacco - Chieri
  • Catalogo antologica al Maga di Gallarate con scritti di E. Di Mauro, R. Barilli, M. Sciaccaluga, 2004, A. Parise, Verona
  • Equilibri di, 2007, Matteo di Dosson, ISBN 8888726314
  • Dionysus'Place. Tra arte e teatro dagli anni Settanta agli anni Duemila, 2021, Postmedia Books, ISBN 8874903065

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Quadriennale di Roma, su arbiq.quadriennalediroma.org.
  2. ^ Crispolti Enrico, De Grada Raffaele e Gregotti Vittorio, La Biennale di Venezia 76. Settore Arti Visive e Architettura. Catalogo Generale, Venezia, 1976.
  3. ^ With a little help from my friends, su museomaga.it.
  4. ^ Renato Barilli, Verso un Barocco Freddo. Catalogo XLIV Biennale di Venezia, Fabbri Editori, 1990, ISBN 88-208-0356-9.
  5. ^ Exibart: articoli di Ernesto Jannini, su exibart.com.
  6. ^ Teatro Arsenale di Milano: progetto Artaud, su 1995-2015.undo.net.
  7. ^ Teatro Pacta: Embryo, su pacta.org.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Renato Barilli, Anni Novanta, Milano, Arnaldo Mondadori, 1991, ISBN 88-242-0087-7.
  • Renato Barilli, Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005, Feltrinelli, 2006, ISBN 88-07-81904-X.
  • Renato Barilli, Rentrè. Premio Marche 1993, collana Biblioteca Arte, Ancona, 1993, ISBN 88-202-1080-0.
  • Enrico Crispoldi, Arti visive e partecipazione sociale, Bari, De Donato, 1977.
  • Enrico Crispoldi, La pittura in Italia. Il Novecento, Electa, 1994, ISBN 8843548409.
  • Edoardo Di Mauro, Una babele postmoderna, Milano, Mazzotta, 2002, ISBN 9788820215385.
  • Alessandra Pioselli, L'arte nello spazio urbano. L'esperienza italiana dal 1968 a oggi, Johan & Levi, 2015, ISBN 9788860101631.
  • Enzo Tiezzi, La bellezza e la scienza, Milano, Raffaello Cortina, 1998, ISBN 9788870785197.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]