Enomao di Gadara

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Enomao (in greco antico: Οἰνόμαος?, Oinómaos, in latino Oenomaus Gadarensis; Gadara, anni 70 d.C.? – II secolo) è stato un filosofo greco antico appartenente alla scuola cinica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si conosce pochissimo della vita di Enomao. Secondo il Chronicon di San Girolamo, Enomao è classificato assieme a Plutarco, Sesto di Cheronea ed Agatobulo fra i filosofi principali che fiorirono nel terzo anno del regno di Adriano (119 d.C.)[1].
Per il resto, sappiamo che nacque a Gadara, che fin dai due secoli precedenti si era connotata come un centro di cultura, ospitando epicurei come Filodemo e cinici come Menippo o Meleagro di Gadara, a cui Enomao si ispira.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Di lui ci sono pervenuti due lunghi frammenti, conservati da Eusebio, dell'opera Smascheramento dei ciarlatani (in lingua greca: Κατα τω̂ν χρηστηρίων, o Γοήτων Φωρά, in lingua latina: Detectio Praestigiatorum), una satira molto violenta contro gli oracoli[2]. L'attacco contro la superstizione legata ai responsi oracolari, portato avanti con dovizia di particolari e un'argomentazione per assurdo, si basava sul concetto di libero arbitrio, che dagli oracoli verrebbe negato.
L'imperatore Flavio Claudio Giuliano lo accusò, proprio per questo, di empietà[3], altresì citando il fatto che, alla maniera del fondatore cinico, Diogene, avesse scritto tragedie.

Secondo Suda[4], altre opere di Enomao di Gadara, di cui non resta nulla, erano un Περί Κράτητος, Διογένους και άλλων κυνικών (Sulla dottrina cinica), forse una storia di tipo dossografico e un trattato Περί της Ομήρου φιλοσοφίας (Sulla filosofia di Omero), che riprendeva l'interesse, tipico dei cinici fin da Antistene, per l'interpretazione allegorico-morale dei poemi omerici.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hieronymus, Chronicon, in Jacques Paul Migne,Patrologia Latina, vol. 027: Col 1063C ([ Copia archiviata, su documentacatholicaomnia.eu. URL consultato il 15 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2009). on-lin.
  2. ^ Eusebio di Cesarea, Praeparatio Evangelica, V, 18-36; VI 7.
  3. ^ Flavius Claudius Iulianus, Oratio VII, 209.
  4. ^ Suda, Οἰνόμαος.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • P. Vallette (a cura di), De Oenomao Cynico : disservit Oenomai libri qui inscribitur Poeton Phora reliquias, graece latine edidit, commentario instruxit P. Vallette, Lutetiae Parisiorum, apud C. Klincksieck, 1908 (ELLA) .
  • J. Hammerstaedt (a cura di), Die Orakelkritik des Kynikers Oenomaus, herausgegeben und kommentiert von Jurgen Hammerstaedt, Frankfurt am Main, Athenaum, 1988, ISBN 3-610-09013-8 (DE) .

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