e-distribuzione

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e-distribuzione S.p.A.
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariasocietà per azioni
Fondazione31 maggio 1999 a Roma
Sede principaleRoma
GruppoEnel
Persone chiaveVincenzo Ranieri, amministratore delegato
SettoreEnergia
Dipendenti16775 (2015)
Sito webwww.e-distribuzione.it

e-distribuzione S.p.A.[1] (fino al 30 giugno 2016 Enel Distribuzione) è un'azienda italiana che opera nel settore dell'energia elettrica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In seguito al Decreto legislativo n. 79/99, il 1º ottobre 1999 Enel, conferisce a Enel Distribuzione il ramo d'azienda relativo all'attività di distribuzione ai clienti del mercato libero e vincolato dell'energia elettrica in Italia, vendendo elettricità solo a questi ultimi. Enel Distribuzione assume la denominazione di E-Distribuzione il 30 giugno 2016 in attuazione della Delibera 296/2015.

Attività[modifica | modifica wikitesto]

L'azienda ha le seguenti caratteristiche e svolge le seguenti attività:

  • è proprietaria dei contatori;
  • distribuisce elettricità ai clienti del mercato vincolato e fornisce il servizio di vettoriamento ai clienti del mercato libero;
  • realizza e gestisce reti di distribuzione e i dispositivi di interconnessione.

Attraverso Enel Rete Gas S.p.A., ha controllato l'attività di distribuzione di gas naturale. Il 29 maggio 2009, Enel Distribuzione ha ceduto per 480 milioni di euro l'80% di Enel Rete Gas alla cordata F2i Reti Italia S.r.l., formata da F2i (75%) e Axa Private Equity (25%), salvo approvazione di AGCM e AEEGSI.[2]

Con la liberalizzazione del mercato dell'energia, ha continuato a essere fornitore dei clienti del mercato vincolato fino al 1º gennaio 2008, quando gli è succeduta Enel Servizio Elettrico S.p.A.

Non è da confondere con Terna, che gestisce la trasmissione di energia elettrica sulla sua rete elettrica nazionale. Enel Distribuzione, la quale gestisce la rete di distribuzione di energia elettrica, ha ceduto nel 2009 i suoi 18 000 km circa di linee elettriche ad alta tensione.[3]

Rete smart grid[modifica | modifica wikitesto]

È in corso dal 2000 la progressiva sostituzione delle cabine secondarie di bassa tensione che servono le utenze finali (al 25% nel 2015), con altrettante dotate di telecontrollo in caso di guasto, per realizzare in tutta Italia una rete elettrica "intelligente" di nuova generazione, tipo Smart grid. Una rete di questo tipo è in grado di gestire i picchi di energia: lato offerta generati da fotovoltaico ed eolico e lato domanda, da impianti di condizionamento e climatizzazione, o da stazioni di ricarica delle auto elettriche.

Smart meter: campione audio (info file)
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«Telelettura contatore elettrico GEMIS 2017 OM.410 con trasmissione dei dati sulla radiofrequenza di 86 kHz»

La mobilità elettrica presume una rete di distribuzione smart grid.

In data 12 novembre 2015 il consiglio di amministrazione di Enel ha condiviso l'opportunità di utilizzare la rete elettrica gestita in Italia dalla controllata Enel Distribuzione S.p.A. per la realizzazione di un'infrastruttura in fibra ottica accessibile a tutti gli operatori di telecomunicazioni e ha deliberato la costituzione di un'apposita società per azioni al fine di poter avviare le attività finalizzate a operare in tale settore; tale società non agirà probabilmente come Internet service provider ma si occuperà della manutenzione della propria rete, che verrà affittata ai fornitori di connettività, per fornire "ADSL tramite cavi elettrici" ai cittadini e imprese (niente a che vedere con la superata Powerline, adatta sulle brevi distanze e senza sviluppi futuri per la banda ultralarga ad almeno 30 Mbit/s).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ENEL DISTRIBUZIONE CAMBIA NOME IN E-DISTRIBUZIONE, su enel.com, 24 giugno 2016. URL consultato l'08/07/2023.
  2. ^ Enel cede 80% di Rete Gas a F2i e Axa, su ilsole24ore.com, 29 maggio 2009.
  3. ^ PERFEZIONATA LA CESSIONE A TERNA DI ENEL LINEE ALTA TENSIONE, su enel.it, 1º aprile 2009. URL consultato il 29 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]