Emiliano di Trevi

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Sant'Emiliano di Trevi
Tavola di Meo da Gubbio.
Galleria nazionale dell'Umbria, Perugia
 

Vescovo

 
NascitaIII secolo nel Regno d'Armenia
Morte28 gennaio 304 a Trevi
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza28 gennaio
Attributiabiti da vescovo
Patrono diTrevi

Emiliano, noto anche con il nome di Miliano (Regno d'Armenia, III secoloTrevi, 28 gennaio 304), è stato vescovo di Trevi nel IV secolo.

Agiografia[modifica | modifica wikitesto]

Le sue vicende ci sono note attraverso la "Passio Sancti Miliani"[1]. Giunse a Spoleto dall'Armenia alla fine del III secolo. Fu consacrato vescovo da papa Marcellino e inviato a Trevi. Sotto l'imperatore Diocleziano fu sottoposto a innumerevoli supplizi inflittigli per indurlo ad abiurare e infine fu messo a morte il 28 gennaio del 304 insieme a tre suoi compagni. Fu decapitato a tre chilometri da Trevi, in località Bovara, zona sacra per i pagani, legato ad una pianta di olivo (l'albero monumentale sarebbe ancora esistente).

Culto[modifica | modifica wikitesto]

La festa, celebrata da tempi remoti, in antico era molto più solenne, contornata da numerose manifestazioni sacre e profane, venendo a cadere agli inizi del carnevale. La cerimonia più significativa è la straordinaria processione notturna, detta "dell'Illuminata", la sera della vigilia (27 gennaio).

Oggi è patrono di Trevi, di cui fu il primo vescovo, e gli è stato consacrato il locale duomo. Le reliquie furono forse trafugate nel Medioevo, per cui ne era andata persa la memoria; vennero rinvenute nel 1660 durante i restauri nel duomo di Spoleto, dove sono tuttora conservate. Oltre che a Trevi, sant'Emiliano è venerato a Ripa di Perugia ove si celebra la festa nella domenica più prossima al 28 gennaio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ne esistono due codici, uno del IX secolo a Montecassino e uno del XII secolo nell'archivio del duomo di Spoleto. Si ritiene che siano copie di un altro documento più antico, del V o VI secolo.

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