Elezioni generali in Bolivia del 2019

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Elezioni generali in Bolivia del 2019
Stato Bandiera della Bolivia Bolivia
Data
20 ottobre
Evo Morales July 2019.jpg
Carlos Mesa, ex-President of Bolivia (cropped).jpg
Chi Hyun Chung.jpg
Candidati
Partiti
Voti
2.889.359
47,08%
2.240.920
36,51%
539.081
8.78%
Distribuzione del voto
Presidente uscente
Evo Morales (Movimento per il Socialismo)
2014 2020

Le elezioni generali in Bolivia del 2019 si tennero il 20 ottobre per l'elezione del Presidente e il rinnovo dell'Assemblea legislativa plurinazionale (Camera dei deputati e Senato).

Il presidente uscente Evo Morales non avrebbe potuto candidarsi per un terzo mandato consecutivo, in ragione del limite di due mandati previsto dalla Costituzione del 2009 (Morales, peraltro, ricopre ininterrottamente la carica di capo dello Stato dal 2005, essendo stato riconfermato nel 2009 e nel 2014). Nel 2016 aveva indetto un referendum popolare allo scopo di abolire tale limite, ma la proposta di modifica era stata bocciata col 51% dei voti[1][2]; nel 2018, nondimeno, il Tribunal Supremo de Justicia aveva statuito che il divieto contemplato dalla Costituzione non avrebbe dovuto ritenersi operativo[3].

Le elezioni videro la vittoria al primo turno di Morales: poiché la differenza con Carlos Mesa, candidato risultato secondo per numero di voti, aveva superato il 10%, non si procedette al turno di ballottaggio[4].

Il voto dei boliviani all'estero si rivelò decisivo per la vittoria di Morales: sulla base dei dati relativi alla sola popolazione residente, infatti, la differenza tra i due candidati è stata pari al 9,33% (nella ripartizione esteri, Morales ha ottenuto il 60,33% contro il 26,75% di Mesa).

L'esito elettorale fu contestato dalle opposizioni: si levarono così ampi movimenti di protesta, degenerati in duri scontri di piazza tra forze di polizia e manifestanti. Emblematico fu l'episodio che coinvolse Maria Patricia Arce Guzman, sindaco di Vinto ed esponente del partito di Morales, sequestrata e aggredita da un gruppo di oppositori[5].

Il 10 novembre, il generale dell'esercito Williams Kaliman Romero chiede a Morales di rinunciare al mandato[6]; in serata il Presidente eletto annunciò le dimissioni[7] e il 12 novembre lasciò il Paese[8].

Il 12 novembre si è insediò un governo provvisorio di destra guidato da Jeanine Áñez, fino alle nuove elezioni del 2020[9].

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Liste Candidati Voti % Seggi
Camera Senato
Movimento per il Socialismo Evo Morales 2.889.359 47,08 68 21
Comunidad Ciudadana Carlos Mesa 2.240.920 36,51 50 14
Partito Democratico Cristiano della Bolivia Chi Hyun Chung 539.081 8,78 8 -
Movimento Democratico Sociale Óscar Ortiz Antelo 260.316 4,24 4 1
Movimiento Tercer Sistema Félix Patzi 76.827 1,25 - -
Movimento Nazionalista Rivoluzionario Virginio Lema 42.334 0,69 - -
Partido de Acción Nacional Boliviano Ruth Nina 39.826 0,65 - -
Unidad Cívica Solidaridad Víctor Hugo Cárdenas 25.283 0,41 - -
Frente Para La Victoria Israel Franklin Rodríguez 23.725 0,39 - -
Totale 6.137.671 100% 130 36

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In Bolivia hanno vinto i No, su Il Post, 22 febbraio 2016.
  2. ^ Evo Morales affondato dalle accuse di corruzione, su Internazionale, 24 febbraio 2016.
  3. ^ Bolivia, presidente Morales si ricandida per la quarta volta: proteste in tutto il Paese. "Faremo lo sciopero della fame", su Il Fatto Quotidiano, 9 dicembre 2018.
  4. ^ Evo Morales è stato rieletto presidente in Bolivia, su Il Post, 25 ottobre 2019. URL consultato il 10 luglio 2020.
  5. ^ L'assalto contro una sindaca boliviana del partito di Evo Morales, su Il Post, 8 novembre 2019.
  6. ^ Bolivia:forze armate a Morales,dimettiti - America Latina, su Agenzia ANSA, 10 novembre 2019.
  7. ^ Evo Morales annuncia le dimissioni - America Latina, su Agenzia ANSA, 10 novembre 2019. URL consultato il 10 luglio 2020.
  8. ^ Morales oggi andrà in esilio in Messico, su rainews. URL consultato il 13 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2019).
  9. ^ Chi è Jeanine Anez, la donna ora al comando della Bolivia?, su it.sputniknews.com, 11 novembre 2019.

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