Ele Não

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Protesta contro Bolsonaro a Londra

Il movimento #EleNão (in portoghese: "non lui"), noto anche come le proteste contro Jair Bolsonaro, è stato formato da un insieme di manifestazioni guidate da donne che hanno avuto luogo in diverse regioni del Brasile e, con minore intensità, in altri paesi. L'obiettivo principale era quello di protestare contro Jair Bolsonaro e la sua campagna presidenziale. Le proteste, avvenute il 29 settembre 2018,[1][2] sono state le più numerose da parte delle donne in Brasile e hanno riscontrato la più grande concentrazione popolare durante le elezioni generali brasiliane del 2018.[3][4]

Le proteste hanno cominciato ad organizzarsi nei servizi di social network, principalmente nel gruppo di Facebook "Mulheres contra Bolsonaro" ("Donne contro Bolsonaro").[5][6] Le principali motivazioni riguardavano le numerose dichiarazioni sessiste del candidato e le sue minacce alla democrazia. Anche movimenti sociali, gruppi femministi e partiti politici hanno sostenuto e preso parte alle manifestazioni.[7][8] Inoltre, in città di altri paesi come New York, Barcellona, Berlino e Parigi sono state organizzate a loro volta delle proteste.[9][10][11]

Contesto storico[modifica | modifica wikitesto]

Bolsonaro, poi eletto presidente del Brasile, è conosciuto sia nel paese che all'estero per le sue osservazioni denigratorie riguardanti le donne e altre minoranze, così come gli omosessuali e le persone di diverse etnie.

In un'intervista con Zero Hora nel 2015, Bolsonaro ha sostenuto che uomini e donne non dovrebbero ricevere gli stessi stipendi, perché le donne rimangono incinte, aggiungendo che crede che la legge federale che impone il congedo di maternità retribuito danneggi la produttività del lavoro.[12] In seguito ha negato di dire che le donne dovrebbero ricevere meno degli uomini, affermando che si trattasse di dati statistici di IBGE, un istituto di ricerca brasiliano.[13]

Bolsonaro mentre discute con la deputata federale Maria do Rosário alla Camera dei deputati, 14 settembre 2016

Il presidente Bolsonaro aveva già quattro figli quando nacque la sua prima figlia e, in un discorso pubblico nell'aprile 2017, ha dichiarato, in tono goliardico, di aver generato la figlia da "un momento di debolezza".[14]

Inoltre, ha suscitato polemiche per una serie di osservazioni fatte a proposito del deputato federale e ex ministro dei diritti umani Maria do Rosário durante un dibattito al Congresso: ha affermato che i minori d'età dovrebbero essere trattati come adulti se commettono crimini atroci come omicidio o stupro. La deputata, che prima ha difeso uno stupratore in un caso di stupro accorso in Brasile da parte di un minorenne in quanto "vittima della società", ha risposto definendo lo stesso Bolsonaro di "stupratore"[15][16][17] e Bolsonaro dichiarò quindi che la deputata Rosário "non valeva la pena di essere violentata; è molto brutta".[18] Queste osservazioni misogine hanno suscitato una forte condanna in tutto il Brasile, oltre ad aver fatto processare e condannare Bolsonaro in un tribunale federale nel settembre 2015 per danni morali contro la Rosário.[19]

Nel giugno 2016, la Corte suprema federale ha risposto a una denuncia presentata dal procuratore generale e ha deciso di avviare due azioni penali contro Bolsonaro: la Corte ha stabilito che aveva potenzialmente incitato allo stupro e diffamato l'onore della collega deputata. Ha dovuto affrontare una pena fino a 6 mesi di prigione e una multa.[20] Alla fine, nell'agosto 2017, la corte d'appello ha confermato il verdetto che ha dichiarato colpevole Bolsonaro e lo ha condannato a pagare una multa a Rosário di 10.000 R$ (approssimativamente equivalente a 1.590 €).[21] Questa causa è stata respinta dal Tribunale Federale Supremo poiché Bolsonaro è stato eletto come presidente nel 2019 e ha acquisito l'immunità diplomatica.[22]

L'hashtag[modifica | modifica wikitesto]

Manifestante a Porto Alegre con l'hashtag #EleNão

L'hashtag #EleNão è stato creato in Brasile il 12 settembre 2018 dal gruppo facebook "Mulheres Unidas Contra Bolsonaro".[23] In soli 12 giorni, è stato utilizzato più di 1,2 milioni di volte nei tweet pro e contro Bolsonaro,[24] anche tra celebrità nazionali e internazionali.

Il 16 settembre 2018 l'uso dell'hashtag ha raggiunto il suo apice, subito dopo l'attacco di un hacker contro il gruppo Facebook.[25][26]

Madonna è stata una delle celebrità internazionali che hanno preso parte al movimento: ha pubblicato sul suo profilo Instagram un'immagine in cui appare con la bocca sigillata da un nastro con la scritta "libertà". Sopra, recita in portoghese "Ele não vai nos desvalorizar, ele não vai nos calar, ele não vai nos oprimir" (Lui non ci svaluterà, lui non ci farà tacere, lui non ci opprimerà).[27]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PT) Mulheres lideram multidão contra Bolsonaro em São Paulo, Rio e Recife, su brasil.elpais.com, El País, 30 settembre 2018.
  2. ^ (PT) 15 imagens que resumem os atos a favor e contra Jair Bolsonaro pelo Brasil, su exame.abril.com.br, Exame, 30 settembre 2018. URL consultato il 10 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2019).
  3. ^ (PT) Um protesto histórico, menos na tevê, in Revista Piauí.
  4. ^ (PT) Mulheres quebram o jejum das ruas no Brasil com manifestações contra Bolsonaro, in El País, 30 settembre 2018.
  5. ^ (PT) Atos de mulheres contra Bolsonaro reúnem milhares em mais de 30 cidades, su www1.folha.uol.com.br, Folha de S. Paulo, 29 settembre 2018.
  6. ^ (PT) Mulheres vão às ruas contra Bolsonaro: 'A eleição dele nos coloca em risco', su huffpostbrasil.com, HuffPost Brasil, 29 settembre 2018. URL consultato il 10 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2018).
  7. ^ (PT) 'Ele não, ele de jeito nenhum': As mulheres que vão para as ruas contra Jair Bolsonaro, su huffpostbrasil.com, HuffPost Brasil, 29 settembre 2018. URL consultato il 10 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2020).
  8. ^ (PT) Protesto contra Bolsonaro convocado por mulheres reúne milhares em diversas cidades, su economia.uol.com.br, UOL Economia, 29 settembre 2018.
  9. ^ (PT) g1.globo.com, G1, September 29, 2018, https://g1.globo.com/jornal-nacional/noticia/2018/09/29/manifestantes-vao-as-ruas-em-26-estados-e-no-df-contra-o-candidato-jair-bolsonaro.ghtml.
  10. ^ apnews.com, The Associated Press, September 29, 2018, https://apnews.com/f2199d02eca8442e97a8baa69d2cacab.
  11. ^ reuters.com, Reuters, September 30, 2018, https://www.reuters.com/article/us-brazil-election-protest/brazilian-women-lead-nationwide-protests-against-far-right-candidate-idUSKCN1M90E5.
  12. ^ (PT) Vanessa Lima, Jair Bolsonaro diz que mulher deve ganhar salário menor porque engravida, in revistacrescer.globo.com. URL consultato il 2 giugno 2018.
  13. ^ (PT) Bolsonaro diz que cabe à justiça acabar com a diferença salarial entre homens e mulheres, in Folha de S.Paulo, 28 agosto 2018. URL consultato il 22 ottobre 2018.
  14. ^ (PT) Piada de Bolsonaro sobre sua filha gera revolta nas redes sociais, su exame.abril.com.br, 6 aprile 2017. URL consultato il 2 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  15. ^ É chegada a hora de dar um “Basta!” às boçalidades de Bolsonaro, hoje o mais importante aliado da esquerda boçal: ambos se alimentam e se merecem!, su Reinaldo Azevedo – VEJA.com.br.
  16. ^ Para rebater deputada, Bolsonaro diz que não a 'estupraria', su Márcio Falcão e Gabriela Guerreiro – Folha de São Paulo.
  17. ^ Bolsonaro sobre ataque a deputada: “me acusou de estuprador”, su André Naddeo – Terra.
  18. ^ (EN) AP in São Paulo, Brazilian congressman ordered to pay compensation over rape remark, in the Guardian, 18 settembre 2015. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  19. ^ (PT) Mônica Bergamo: Bolsonaro é condenado por dizer que Maria do Rosário 'não merece' estupro, in Folha de S.Paulo. URL consultato il 2 giugno 2018.
  20. ^ (PT) Bolsonaro vira réu por falar que Maria do Rosário não merece ser estuprada, in Política, 21 giugno 2016. URL consultato il 2 giugno 2018.
  21. ^ STJ determina que Bolsonaro indenize Maria do Rosário por danos morais, in Folha de S.Paulo. URL consultato il 2 giugno 2018.
  22. ^ (EN) Juliana Gragnani, Após posse presidencial, processos contra Bolsonaro no STF serão suspensos, in BBC News Brasil, 30 ottobre 2018. URL consultato il 15 novembre 2018.
  23. ^ (PT) Joana Oliveira, Um milhão de mulheres contra Bolsonaro: a rejeição toma forma nas redes, su EL PAÍS, 13 settembre 2018. URL consultato il 10 luglio 2019.
  24. ^ Daniela Simões, Movimento #elenão atinge mais de 1,2 milhão de menções contra Bolsonaro, in Época Negócios, 26 settembre 2018.
  25. ^ Fernanda Becker, #EleNão: Após tomar as redes, movimento liderado por mulheres contra Bolsonaro testa força nas ruas, in El País, 30 settembre 2018.
  26. ^ (PT) Grupo “Mulheres Unidas contra Bolsonaro” sofre ataque de hackers, su EXAME. URL consultato il 10 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2019).
  27. ^ Silvana Sousa, #EleNão: Madonna adere à campanha contra Bolsonaro e pede o fim do fascismo, in Correio Brasiliense, 28 settembre 2018.

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