Edvige di Formbach
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
| Edvige di Formbach | |
|---|---|
| Contessa consorte di Harzgau | |
| Duchessa consorte di (Alta) Lorena | |
| Predecessore | Edvige di Namur |
| Successore | Gertrude delle Fiandre |
| Nascita | 1058 circa |
| Morte | 1090 circa |
| Dinastia | Conti di Formbach |
| Padre | Federico di Formbach |
| Madre | Gertrude di Haldensleben |
| Coniugi | Gebeardo di Supplimburgo Teodorico II di Lorena |
| Figli | Ida Lotario Simone Petronilla |
Edvige di Formbach, in tedesco Hedwig, (1058 circa – 1090 circa) era la figlia di Federico, conte di Formbach e di Gertrude di Haldensleben[1] ed erede del castello di Süpplingenburg[2]. Fu la madre dell'imperatore Lotario II.
Matrimoni
[modifica | modifica wikitesto]Il primo marito di Edvige fu Gebeardo di Supplimburgo[1]. Secondo la Sächsische Weltchronik, Gebardo dovette vincere la resistenza dei suoi rivali, i conti di Goseck, parenti dell'arcivescovo Adalberto di Brema, che cercarono di far annullare il matrimonio. Dopo la morte di Gebeardo nel giugno 1075 nella battaglia di Langensalza, Edvige sposò Teodorico II, duca di Lorena, divenendo sua prima moglie)[3].
Figli
[modifica | modifica wikitesto]Con Gebardo, Edvige ebbe due figli:
- Lotario II, duca di Sassonia, re dei Romani e imperatore.
- Ida († 1138), che sposò Sigeardo IX († 1104), conte di Tengling, Sciala e Burghausen[1].
Con Teodorico, Edvige ebbe:
- Simone I (1076 - 1138), succeduto a Teodorico come duca di Lorena, e che sposò Adelaide di Lovanio († 1158), figlia della matrigna Gertrude e di Enrico III, conte di Lovanio.
- Gertrude (che in seguito cambiò il suo nome in Petronilla) († 1144), che sposò Fiorenzo II d'Olanda.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Biegel, Heinrich der Löwe. Kaiserenkel - Kaiserfreund - Kaiserfeind, Braunschweig, 1996.
- Galbert of Bruges, The Murder, Betrayal, and Slaughter of the Glorious Charles, Count of Flanders, Yale University Press, 2013.
- Jutta and Hildegard: The Biographical Sources, The Pennsylvania State University Press, 1999.
