Edoardo Gioja

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La regina Elena, 1913

Edoardo Gioja (Roma, 27 settembre 1862Londra, 30 maggio 1937) è stato un pittore, decoratore e fotografo italiano.

Biografia

Nel primo periodo Edoardo Gioja è stato influenzato dal gusto raffinato dei Preraffaelliti. L'incontro con Giovanni Costa lo spingeva ad eseguire pitture da soggetti osservati dal vero. Dipinse quindi marine, piante, animali, con colori sobri e naturali. Pittore di storia, paesaggista, abile ritrattista, Edoardo Gioja è stato un artista versatile: sapeva cogliere, durante i suoi viaggi in paesi europei, nuove esperienze artistiche. Si recava spesso a Londra, dove decorò diverse sale, come quella detta del «Monico». Preparava cartoni di vetrate; intagliava pannelli e cofanetti di legno, con fiori e frutta. Dipingeva ritratti, anche a tutta figura, soprattutto di donne e di bambini, ma anche celebrativi, come quelli della regina e del re d'Italia. Si ispirava dal vero per realizzare, a olio o ad acquerello, paesaggi della campagna romana, con animali stradine e ponticelli: Ad Anzio rappresentò il mare in burrasca. Edoardo Gioja è uno dei sei pittori che hanno fondato il gruppo dei XXV della campagna romana. Abile fotografo, ha documentato sia molti soggetti che realizzava poi nello studio, sia sue opere finite.

Edoardo Gioja, Vittorio Emanuele III, 1913

Decorazione di villini romani

Tra il 1890 e il 1910 ha lavorato alla decorazione e all'arredamento di villini signorili, come documentano le fotografie conservate presso l'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (ICCD): villa Manzi, palazzo Zuccari-Hertz (attuale Biblioteca Hertziana), Villino Spalletti, Villino Ravà delle Rose. Di questo periodo rimangono a testimonianza quasi unicamente disegni e fotografie. Nel 1911 ha partecipato alle celebrazioni per i cinquanta anni dell'Unità d'Italia con i pannelli: “L'Italia vittoriosa con la forza e l'intelligenza”. Nel 1918, a Milano, alla Galleria centrale d'arte per l'incremento artistico, una mostra è stata dedicata alla sua opera.

Altre opere

  • "Nobili fidanzati" (1887);
  • "Genealogia" (1887);
  • "Dopo cena" (1889);
  • "L'armatore" (1893);
  • "Ritratto della Contessa Suardi";
  • "Fior di mandorlo";
  • "Idillio campestre";
  • "Le quattro stagioni";
  • "Le due amiche";
  • "Ritratti di principesse indiane".

Fondo Gioja al Gabinetto fotografico nazionale (ICCD)

L'archivio fotografico di Edoardo Gioja è stato donato, nel 1998, all'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione, da Maria Paola Maino. Il fondo è composto di 375 immagini: positivi su carta, stampati con tecniche diverse e databili fra la fine degli anni Settanta dell'Ottocento e il 1913. L'archivio fotografico di Edoardo Gioja permette di ricostruire le sue vicende artistiche che altrimenti non sarebbero completamente conosciute, per la dispersione o distruzione di molte sue opere. Si tratta di disegni e dipinti, riproposti in più scatti o stampati con differenti tecniche: lo studio di Londra, con lo stesso Gioja; le elaborate decorazioni dei villini romani; animali di campagna, come pulcini, gatti, bovini, e pastori con le pecore. L'ICCD, Gabinetto fotografico nazionale si trova a Roma, nel Complesso monumentale del San Michele a Ripa Grande.

Bibliografia

  • s. n., s. c., L'Archivio di Edoardo Gioja: bozzetti, disegni, pastelli, olii, fotografie e riproduzioni dal 1878 al 1913, Roma, Emporio floreale, 1980.
  • Renato Mammucari, I 25 della Campagna Romana, Albano Laziale, Vela, 1984. Prefazione di Paolo Emilio Trastulli.
  • Renato Mammucari e Rigel Langella, I pittori della mal’aria: dalla campagna romana alle Paludi Pontine: vedute e costumi dell'Agro attraverso i dipinti degli artisti italiani e stranieri che ne lasciarono memoria prima della radicale trasformazione dell'ambiente e del territorio, Roma, Newton & Compton, 1988.
  • Pasqualina Spadini e L. Djokic, Società degli Amatori e Cultori, Roma, Galleria Campo dei Fiori, 1998.

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