Earconvaldo di Londra

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Sant'Earconvaldo

Vescovo

 
NascitaLindsey, VII secolo
MorteAbbazia di Barking, 693
Venerato daChiesa cattolica e Comunione anglicana
Ricorrenza30 aprile

Earconvaldo, in inglese Earconwald o Ercenwald o Erkenwald (Lindsey, VII secolo[1]Abbazia di Barking, 30 aprile 693), è stato un vescovo e abate inglese, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Comunione anglicana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Egli apparteneva ad una famiglia di stirpe reale.[2]

Earconvaldo rinunciò alla sua parte di proprietà della famiglia per creare due abbazie benedettine, l'Abbazia maschile di Chertsey nel Surrey[3] e quella di Barking, per monache.[1][4] La sorella, Etelburga, divenne badessa di Barking,[1][5] mentre egli fu abate di Chertsey.[6]

Nel 675 Earconvaldo divenne vescovo di Londra,[7] scelto dall'arcivescovo di Canterbury Teodoro.[6]

Come vescovo egli contribuì alla stesura del codice giuridico di Ine, re del Wessex ed il suo nome è esplicitamente indicato nel codice come coautore.[8]

Avrebbe anche contribuito alla conversione di Sebbi, re dell'Essex al cristianesimo nel 677.

La moderna scuola storica attribuisce ad Earconvaldo un ampio ruolo nell'evoluzione dei documenti ed atti anglo-sassoni, ed è possibile che egli abbia redatto quelli di Caedwalla a Farnham.[5]

Alla sua morte Earconvaldo fu sepolto nell'antica Cattedrale di San Paolo a Londra.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

La sua tomba divenne meta di pellegrinaggi nel medioevo e fu distrutta con molte altre tombe della cattedrale durante la Riforma.[9]

Venerato come santo, la sua Memoria liturgica cade il 30 aprile, mentre la traslazione della sua salma viene ricordata il 1º febbraio ed il 13 maggio.[2]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Walsh A New Dictionary of Saints p. 182
  2. ^ a b (EN) David Hugh Farmer Oxford Dictionary of Saints p. 175
  3. ^ (EN) D.P. Kirby, Earliest English Kings p. 83
  4. ^ (EN) Barbara Yorke, "Adaptation of the Anglo-Saxon Royal Courts" Cross Goes North pp. 250–251
  5. ^ a b (EN) D. P. Kirby Earliest English Kings, p. 102
  6. ^ a b (EN) D.P. Kirby Earliest English Kings pp. 95–96
  7. ^ (EN) Fryde, et al. Handbook of British Chronology p. 219
  8. ^ (EN) Barbara Yorke, Conversion of Britain p. 235
  9. ^ (EN) Walter Thornbury, Old and New London, Volume 1, 1878.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Londra Successore
Wine
666674
674 - 693 Waldhere
693 - ?
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