Dreumel

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Dreumel
villaggio; ex-comune
Dreumel – Stemma
Dreumel – Bandiera
Dreumel – Veduta
Dreumel – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Provincia Gheldria
ComuneWest Maas en Waal
Territorio
Coordinate51°50′57.12″N 5°25′57″E / 51.8492°N 5.4325°E51.8492; 5.4325 (Dreumel)
Superficie18,58 km²
Abitanti3 568 (2022)
Densità192,03 ab./km²
Altre informazioni
Lingueolandese
Cod. postale6620–6621
Prefisso(+31)
Fuso orarioUTC+1
Codice CBS0224
Cartografia
Mappa di localizzazione: Paesi Bassi
Dreumel
Dreumel
Dreumel – Mappa
Dreumel – Mappa
Fattoria lungo la Waaldijk a Dreumel
Dreumel: la chiesa protestante
Dreumel: la chiesa di Santa Barbara
Il mulino di Dreumel

Dreumel è un villaggio (dorp) di circa 3500 abitanti[1] dell'est dei Paesi Bassi, facente parte della provincia della Gheldria (Gelderland) e situato lungo il corso del fiume Waal[1], nella regione di Land van Maas en Waal.[2] Dal punto di vista amministrativo, si tratta di un ex-comune, dal 1985 inglobato nella municipalità di West Maas en Waal.[2][3]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Dreumel si trova tra le città di 's-Hertogenbosch e Nimega (rispettivamente a nord della prima e ad ovest della seconda), a pochi chilometri a est di Ophemert e a nord-ovest di Alphen.[1][2] Il fiume Waal scorre lungo la parte occidentale del villaggio.[1]

Il villaggio di Dreumel occupa un'area di 18,58 km², di cui 2,39 km² sono costituiti da acqua.[1]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo Dreumel, attestato anticamente come Tremele (893), Trumele (1117), Thremele (XII secolo), Drumel (1225), Dromel (seconda metà del XIII secolo), Dromele (1294), Droemel (1342), Druemelen (1560 ca.) e Drumel (1665), è formato dal termine germanico þrum*-, che significa "pezzo di terra", e dal termine lo, che significa "bosco".[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dalle origini ai giorni nostri[modifica | modifica wikitesto]

Per oltre trecento anni, segnatamente tra il 1326 e il 1640, il nome del villaggio era strettamente legato a quello della famiglia Van der Poll.[3]

Nella notte tra il 4 e il 5 marzo 1855, Dreumel e i villaggi limitrofi vennero colpito da una violenta alluvione.[4][5][6]

Il 3 maggio 1956 giunse a Dreumel in visita ufficiale la regina Giuliana.[7]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Nello stemma di Dreumel è raffigurata un'aquila di colore rosso con il becco blu su sfondo giallo.[3] Si tratta dello stemma della famiglia Van der Poll.[3]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Kantens conta 9 edifici classificati come rijksmonument.[2]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa protestante[modifica | modifica wikitesto]

Tra i principali edifici religiosi di Dreumel, figura la chiesa protestante, situata lungo il Kerkpad e che presenta un campanile risalente agli inizi del XIV secolo e un coro risalente agli inizi del XVI secolo.[8][9][10]

Chiesa di Santa Barbara[modifica | modifica wikitesto]

Altro edificio di Dreumel classificato come rijksmonument è la chiesa di Santa Barbara, una chiesa in stile neogotico, situata lungo la Rooijsestraat e costruita nel 1868 su progetto dell'architetto H.J. van Tulder.[11][12]

Scultura di Gesù Cristo[modifica | modifica wikitesto]

Di fronte alla chiesa di Santa Barbara si trova una scultura in bronzo raffigurante Gesù Cristo, realizzata nel 1926 dalla ditta Etermann di Bruxelles su progetto di August Falise.[13]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Mulino di Dreumel[modifica | modifica wikitesto]

Sempre lungo la Rooijsestraat si trova il mulino di Dreumel, un mulino a vento risalente al 1845.[14][15]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Al censimento del 2022, Dreumel contava una popolazione pari a 3568 unità.[1]

La popolazione al di sotto dei 16 anni era pari a 519 unità, mentre la popolazione dai 65 anni in su era pari a 829 unità.[1]

La località ha conosciuto un progressivo incremento demografico a partire dal 2014, quando contava 3343 abitanti.[1]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

buurtschappen[2]
  • Oude Maaswijk

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h (NL) Dreumel, su allecijfers.nl, Alle Cijfers. URL consultato il 15 dicembre 2022.
  2. ^ a b c d e f (NL) Dreumel, su plaatsengids.nl, Plaatsengids. URL consultato il 16 marzo 2023.
  3. ^ a b c d (NL) Dreumel, su heraldry-wiki.com, Heraldry Wiki. URL consultato il 16 marzo 2023.
  4. ^ (NL) De watersnood van 1855, su tremele.nl. URL consultato il 16 marzo 2023.
  5. ^ (NL) Voorbeeld, de ramp van 1855, su mijngelderland.nl, Mijn Gelderland. URL consultato il 16 marzo 2023.
  6. ^ (NL) Watersnood - 1855, su alphenaandemaas.com, Alphen aan de Maas. URL consultato il 16 marzo 2023.
  7. ^ (NL) Koningin Juliana bezoekt de gemeente Dreumel in het Gelderse rivierenland, su nationaalarchief.nl, Nationaalarchief. URL consultato il 16 marzo 2023.
  8. ^ (NL) Dreumel, Kerkpad 1 - Protestantse Kerk, su reliwiki.nl, Reliwiki. URL consultato il 16 marzo 2023.
  9. ^ (NL) Kerktoren, Bij Kerkpad 2, 6621 BC te Dreumel, su monumentenregister.cultureelerfgoed.nl, Monumentenregister. URL consultato il 16 marzo 2023.
  10. ^ (NL) Kerk, Kerkpad 2, 6621 BC te Dreumel, su monumentenregister.cultureelerfgoed.nl, Monumentenregister. URL consultato il 16 marzo 2023.
  11. ^ (NL) Dreumel, Rooijsestraat 63 - Barbara, su reliwiki.nl, Reliwiki. URL consultato il 16 marzo 2023.
  12. ^ (NL) Parochiekerk, Rooijsestraat 63, 6621 AK te Dreumel, su monumentenregister.cultureelerfgoed.nl, Monumentenregister. URL consultato il 16 marzo 2023.
  13. ^ (NL) Gedenkteken(D6), Rooijsestraat 63, 6621 AK te Dreumel, su monumentenregister.cultureelerfgoed.nl, Monumentenregister. URL consultato il 23 marzo.
  14. ^ (NL) Dreumel, Gelderland, su molendatabase.nl, Nederlandse Molendatabase. URL consultato il 16 marzo 2023.
  15. ^ (NL) Molen, Bij Rooijsestraat 93, 6621 AL te Dreumel, su monumentenregister.cultureelerfgoed.nl, Monumentenregister. URL consultato il 23 marzo.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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