Dorothy Bray

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Presunto ritratto di Dorothy Bray, di John Bettes, 1578.

Dorothy Bray, baronessa Chandos (Eaton Bray, 1524Minty, 31 ottobre 1605), è stata una nobildonna inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era la figlia più giovane di Edmund Bray, I barone Braye, e di sua moglie, Jane Halliwell.

Dorothy arrivò a corte nel 1540, dove ha servito come una damigella d'onore di Anna di Clèves, quarta moglie di Enrico VIII[1]. Quando il matrimonio è stato annullato, Dorothy ha continuato a servire nel medesimo incarico, la nuova regina, Catherine Howard. Nel 1541, Dorothy intraprese una storia d'amore con William Parr, Barone Parr di Kendal, che avrebbe poi ereditato il titolo di Marchese di Northampton, la cui moglie, Anne Bourchier, VII baronessa Bourchier era fuggita con un amante[2].

La relazione di Dorothy con Parr durò fino al 1543, quando cominciò a corteggiare la nipote, Elizabeth Brooke, che era stata una damigella d'onore di Catherine Howard fino all'esecuzione della regina per alto tradimento. Fu in quel periodo, nel 1543, che il re Enrico sposò Catherine Parr. Dorothy divenne una delle sue damigelle d'onore.

Matrimoni[modifica | modifica wikitesto]

Primo Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1547 sposò Edmund Brydges, figlio di John Brydges, I barone Chandos. Ebbero cinque figli:

Il 12 aprile 1557, quando il marito succedette al titolo, Dorothy fu designata come baronessa Chandos[3]. L'11 marzo 1573, Edmund morì e gli succedette il figlio maggiore, Giles.

Secondo Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1573 sposò William Knollys, I conte di Banbury, di vent'anni più giovane di lei.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Morì il 31 ottobre 1605[4] a Minty. Fu sepolta a Rotherfield Greys, nell'Oxfordshire.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kathy Lynn Emerson, A Who's Who of Tudor Women, retrieved 24 novembre 2009
  2. ^ Susan James. Catherine Parr: Henry VIII's Last Love, The History Press, 2009. pg 82-84.
  3. ^ The Peerage
  4. ^ Athur Collins, Sir Egerton Brydges,Collins Peerage of England, Vol.6, 1812, p.723
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