Distretto di Pieve Porto Morone

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Distretto di Pieve Porto Morone
Informazioni generali
CapoluogoPieve Porto Morone
2525 abitanti (1771)
Dipendente daDipartimento del Ticino
Suddiviso in8 comuni
Amministrazione
Forma amministrativaDistretto
Organi deliberativiMunicipalità
Evoluzione storica
Inizio1797
CausaInvasione napoleonica
Fine1798
CausaColpo di Stato dell'Armée d'Italie
Preceduto da Succeduto da
Campagna Sottana Distretto di Chignolo (Alto-Po)

Il distretto di Pieve Porto Morone era il nome di un distretto progettato dal governo giacobino della Repubblica Cisalpina nel dipartimento del Ticino. Come molti enti simili, non trovò piena applicazione a causa del caotico periodo rivoluzionario in cui fu ideato, e venne soppresso dopo solo un anno a causa di nuovi rivolgimenti politici.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Costituzione della Repubblica Cisalpina progettò un nuovo ordinamento degli enti locali lombardi, partendo dal presupposto di una nuova geografia basata su una razionalizzazione illuministica anziché sui retaggi di secoli di storia. La funzione dei distretti, che andavano a sostituire l'istituto plurisecolare della pieve, sarebbe divenuto quello di svolgere le più alte funzioni municipali nelle aree di notevole parcellizzazione comunale.[1]

Nell'area sudorientale pavese, il borgo di Pieve Porto Morone, antica sede plebanea rinascimentale, fu fatta sede di un distretto esteso sulla sua precedente delegazione. Il distretto venne classificato col numero 15.

Definito dalla legge 6 germinale anno VI, l'ente non riuscì ad avere una vera applicazione, poiché pochi mesi dopo il golpe militare riversò il governo giacobino sostituendolo con uno più finalizzato ad ottenere risparmi per la guerra. Il minuscolo distretto di Pieve Porto Morone fu sciolto sottoponendolo al grosso borgo confinante di Chignolo, e il tutto[2] fu spostato nel Dipartimento dell'Alto Po modificando i confini provinciali nell'ottica di un'implementazione dei trasporti fluviali con Cremona che tuttavia si rivelerà effimera.[3]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del distretto ereditava quello della XI delegazione della Sottana, ossia Badia, Bissone, Botterone, Campo Rinaldo, Mezzano Parpanese, Miradolo, Nizzolaro, Pieve Porto Morone, con l'esclusione di Chignolo che faceva da sé per il dettato della Costituzione in quanto borgo con più di tremila abitanti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Distretti cisalpini giacobini
  2. ^ Tranne Miradolo.
  3. ^ Distretto di Pieve Porto Morone

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Costituzione della Repubblica Cisalpina dell'anno V

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]