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Cimiteri Militari "dismessi"?[modifica wikitesto]

Nelle istruzioni si legge:

  • Quando un Cimitero non prevede più la possibilità di ospitare nuove salme si metterà dismesso nel campo Stato

Io non trovo che "dismesso" sia una dizione corretta nel caso di cimiteri e sacrari militari. Quando viene "dismesso" un cimitero militare, le salme ivi sepolte vengono traslate altrove e il luogo occupato dal cimitero, perso il proprio carattere sacro, può essere riutilizzato. Ad esempio, a seguito dell'avvento al potere in Libia del colonnello Gheddafi, il cimitero militare italiano di Tripoli fu dismesso e le salme dei caduti furono trasferite a Bari.

I cimiteri militari sono certo particolari - e vanno distinti da quelli di altro tipo - in quanto ospitano salme di caduti in una determinata battaglia, campagna militare o guerra e, quindi, sin dalla loro creazione, si stabilisce che non vi possano che essere sepolti che i resti dei defunti per causa degli eventi bellici in conseguenza dei quali il cimitero viene creato. Da ciò deriva anche che, con il passare del tempo dalla creazione del sacrario, diviene sempre più raro l'evento che nuovi resti vi vengano associati, anche se ciò non è affatto impossibile o vietato, visto che, per esempio, ancora in anni recenti salme di caduti italiani nella seconda guerra mondiale sono state recuperate (sia da altri cimiteri, sia da fosse improvvisate) e associate anche a cimiteri di guerra.

Diverso è, invece, il caso dei cimiteri non militari o comunque, al contrario di essi, non più soggetti a manutenzione periodica, adeguamento delle strutture agli standard igienici e di legge, ove richiesto, e comunque oggetto di periodiche celebrazioni commemorative, da parte di autorità e discendenti dei defunti. Un cimitero può in questo caso dirsi "dismesso" quando non vi è più consentita a nessun titolo la sepoltura di nuove salme, ossia a seguito di disposizioni normative che ne vietano l'uso ulteriore per mancanza di manutenzione, adeguamento delle strutture, estinzione degli enti che lo curavano ecc.) --Piero Montesacro 21:10, 19 ott 2008 (CEST)[rispondi]

In realtà le caratteristiche dei cimiteri militari sono differenti da quelle dei cimiteri civili, se non altro perchè sono soggetti ad una diversa autorità (Corpo delle Onoranze ai Caduti, quando ero militare io), quindi direi che l'indicazione sopra è corretta. Il fatto che nei cimiteri di El Alamein da quasi quaranta anni nono vengano più aggiunte salme nono li rende pe rniente "dimessi", quindi, parlando di cimiteri militari, ritengo che la terminologia dovrebbessere diferente. - --Klaudio (parla) 21:49, 19 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Mi unisco a chi mi ha preceduto. Chi è stato in un cimitero militare, di qualsiasi nazionalità, ha avuto modo di comprendere quanto possa essere lontano il concetto di dismesso da quei luoghi. Desidero qui ricordare, che, per esempio, presso il cimitero militare di Redipuglia, campeggiano scritte "SUOLO SACRO ALLA PATRIA". Mi chiedo come possa essere possibile considerare dismesso un posto del genere ? Cosa è stato dismesso, secondo Wikipedia ? lo Stato ? Le tecniche sul DNA, ritrovamenti successivi, la cura delle infrastrutture, le cerimonie che si svolgono, i visitatori, fanno di questi luoghi dei posti attivi e non è raro che vi siano ancora inumazioni, con ciò dimostrando la totale contraddizione della definizione "dismesso". Solo la rimozione delle salme, magari nell'eventualità di grandi lavori come bacini di dighe, costruzioni di aree monumentali o musei (parlo di luoghi diversi dall'Italia) può essere considerata dismissione di un cimitero militare, ma questo non è negli altri casi, anzi, la tutela speciale di quelle istituzioni, non lo rende assolutamente possibile. Chiedo quindi che il consenso che si sta manifestando contro la classificazione di "dismesso" per i cimiteri militari, porti alla correzione delle voci erronemente classificate. --EH101{posta} 23:58, 19 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Segnalo di seguito le voci sulle quali sono intervenuto in base a quanto segnalato qui:
Spero di non averne dimenticato nessuna. N.B. Nel caso di Père Lachaise e Cimitero monumentale di Perugia, non militari, erano comunque dati per dismessi cimiteri che dismessi non sono. --Piero Montesacro 00:12, 20 ott 2008 (CEST)[rispondi]
dopo la disamina di almeno due ex mlitari, non posso non dirmi solidale con le loro argomentazioni. --Gregorovius (Dite pure) 00:49, 20 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Forse semplicemente il concetto "che non vi si seppellisce più" che Kurio voleva giustamente mettere nel box non è pienamente inquadrabile nell'aggettivo "dismesso", per cui si potrebbe pensare qualche altro termine... aperto/chiuso alla tumulazione?? che ne dite? --SailKo FECIT 20:51, 21 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Onestamente, secondo me, non ha molto senso introdurre tale tipo di informazione per i cimiteri militari. In altre parole, mi pare basti non indicare nulla del genere, tanto più che i cimiteri militari sono, come sopra, soggetti anche a nuove, pur occasionali, tumulazioni ed estumulazioni. Invece è corretto indicare dismesso quando un cimitero è propriamente tale. Ma per esserne certi occorre fare riferimento a provvedimenti amministrativi che lo sanciscano come tale, o comunque a fonti valide. --Piero Montesacro 21:20, 21 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Uscendo dal generale e facendo un caso particolare per esempio, gli statunitensi sono per tradizione centenaria fortemente attaccati alla loro politica "noi non lasciamo nessuno indietro". Anche a costo di spendere grandi cifre, si fanno carico con le tecniche DNA di recuperare spoglie di militari e tumularle, anche decenni dopo la fine dei conflitti. A mio avviso, si tratta di cimiteri "in uso"ma faccio una proposta di compromesso: vista la specificità, non si può lasciare il campo |Stato= vuoto per i cimiteri militari? Basterebbe cambiare le istruzioni con |Stato= <!--dismesso, in uso, non più esistente--> (Solo civili) Si può fare ? --EH101{posta} 21:53, 21 ott 2008 (CEST)[rispondi]