Discussione:Sheffield/Storia

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Lithograph drawing showing a large stately home in ruins
Rovine dello Sheffield Manor come apparivano verso il 1819.

L'area occupata oggi dalla città di Sheffield è abitata almeno a partire dal tardo Paleolitico Superiore, circa 12.000 anni fa.[1] Il più antico indizio della presenza umana nell'area di Sheffield è stato ritrovato a Creswell Crags, ad Est della città. Nell'età del ferro la zona divenne il territorio più meridionale della tribù celtica dei Briganti. Si pensa sia stata questa popolazione a costruire diverse fortezze di collina nei dintorni.[2] Dopo l'abbandono da parte dei Romani, l'area di Sheffield potrebbe essere stata la parte meridionale del regno celtico di Elmet, con i fiumi Sheaf e Don a formare la parte di confine tra questo e il Regno di Mercia.[3] Una presenza celtica nell'area è dimostrata da due insediamenti vicini chiamati Wales e Waleswood,[4] ma gli insediamenti che unendosi diedero vita a Sheffield risalgono alla seconda metà del primo millennio ed ebbero origini Anglosassoni e Danesi.[2] Durante la dominazione anglosassone l'area di Sheffield giaceva a cavallo tra i regni di Mercia e Northumbria. La Cronaca anglosassone riporta che il re Eanred di Northumbria si sottomise a re Ecbert del Wessex presso il villaggio di Dore, oggi un sobborgo di Sheffield, nell'829,[5] un evento chiave dell'unificazione dell'Inghilterra sotto i sovrani del Wessex.[6] Dopo la conquista normanna fu costruito il Castello di Sheffield per proteggere gli insediamenti locali e si sviluppò una cittadina che oggi costituisce il nucleo della città.[7]

Prima del 1296 fu impiantato un mercato presso quella che oggi è nota come Castle Square,[8] e Sheffield divenne di conseguenza una cittadina di mercato. Nel XIV secolo la città era già nota per la sua produzione di coltelli, come accennato da Geoffrey Chaucer nei suoi Racconti di Canterbury,[9] ed entro i primi del 1600 era diventato il principale centro di coltellineria in Inghilterra al di fuori di Londra. [10]Tra il 1570 e il 1584, sotto la custodia di George Talbot, VI conte di Shrewsbury, Maria, regina di Scozia, fu tenuta prigioniera tra il castello di Sheffield e Sheffiel Manor.[11]

View across a partially wooded valley containing a reservoir
Dale Dike Reservoir: la diga originaria di questo bacino crollò nel 1864 causando la Grande Alluvione di Sheffield

Durante gli anni 1740 fu inventato un processo per la produzione di acciaio damasco che permise la produzione di una qualità di acciaio migliore di quanto fosse possibile fino ad allora.[12] Nel 1747 vi fu inventato l'Old Sheffield, uno dei primi esempi di placcato argento.[13]Queste innovazioni spronarono la crescita di Sheffield come città industriale,[14] ma la perdita di alcuni importanti mercati di esportazione condusse a una recessione tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo. Le cattive condizioni culminarono in un'epidemia di colera che causò la morte 402 persone nel 1832.[2] La città fu incorporata come borough nel 1842 e gli fu garantito lo statuto di città nel 1893.[15] La popolazione crebbe rapidamente nel corso dell'ottocento, passando dai 60.095 abitanti del 1801 ai 451.195 del 1901.[2] L'afflusso di nuovi abitanti condusse alla richiesta di un migliore approvvigionamento d'acqua, e alcuni bacini artificiali furono costruiti intorno alla città. Il collasso di una delle dighe di questi bacini causò nel 1864 la grande alluvione di Sheffield, che causò la morte di 270 persone e la devastazione di gran parte della città.[16] La crescita della popolazione portò alla costruzione di agglomerati di abitazioni ammassate le une sulle altre, cosa che unita all'intenso inquinaento dovuto alle fabbriche, fece scrivere a George Orwell:[17]

(EN)

«Sheffield, I suppose, could justly claim to be called the ugliest town in the Old World.»

(IT)

«Immagino che Sheffield possa giustamente ambire al titolo di città più brutta del Vecchio Mondo»

Panorama of a brutalist housing estate
Park Hill flats, uno dei caseggiati popolari degli anni 1950-60 di Sheffield

Un periodo di recessione durante gli anni 1930 ebbe fine a causa delle tensioni internazionali alla vigilia della seconda guerra mondiale, quando le acciaierie di Sheffield furono impegnate nella produzione di armi e munizioni per lo sforzo bellico. Ciò rese la città il bersaglio di bombardamenti aerei, il più pesante dei quali avvenne nelle notti tra il 12 e il 15 Dicembre 1940, che causò più di 660 morti e la distruzione di parecchi edifici.[18]

Negli anni 1950 e 1960 molti dei quartieri poveri della città vennero demoliti e rimpiazzati con complessi di case popolari. Inoltre, vaste aree del centro furono sgomberate per far posto a un nuovo sistema stradale.[2] L'aumento dell'automazione e della concorrenza portò alla chiusura di molte acciaierie (la cosiddetta Crisi dell'acciaio). Gli anni 1980 videro il peggiore declino per le industrie cittadine, insieme a quelle di gran parte del Regno Unito.[19] Negli anni 1990 la costruzione di nuovi centri commerciali e impianti sportivi, questi ultimi sotto la spinta dell'Universiade del 1991[2] aiutò la ripresa economica della città, ma al contempo accelerò il declino del centro cittadino.

Sheffield è stata duramente colpita durante le alluvioni del 2007 e le gelate dell'inverno del 2009. Molti edifici di rilievo come il centro commerciale Meadowhall e lo stadio dello Sheffield Wednesday furono allagati, trovandosi a poca distanza dai fiumi che attraversano la città.

  1. ^ Alistair W.G. Pike, Verification of the age of the Palaeolithic cave art at Creswell Crags, UK, in Journal of Archaeological Science, vol. 32, n. 11, 2005, pp. 1649–1655, DOI:10.1016/j.jas.2005.05.002.
  2. ^ a b c d e f J. Edward Vickers, Old Sheffield Town. An Historical Miscellany, 2nd, The Hallamshire Press Limited, 1999, ISBN 1-874718-44-X.
  3. ^ Tony Cox, The Ancient Kingdom of Elmet, in The Barwicker, vol. 39, 2003. URL consultato il 2 Aprile 2015.
  4. ^ La parola Wales deriva dal Germanco Walhaz, fu in origine utilizzata dagli anglosassoni per riferirsi alle popolazioni celtiche aborigene. Con riferimento ai villaggi in questione, S.O. Addy, nel suo A Glossary of Words Used in the Neighbourhood of Sheffield, p. 274, afferma "Gli invasori o coloni anglosassoni chiamavano gli abitanti originari di questo paese wealas, o stranieri." Vedi anche "Welsh" in Jacqueline Simpson, Oxford English Dictionary, Clarendon Press, 1989, ISBN 0-19-210019-X.
  5. ^ In un inserimento datato 827, la Cronaca afferma "Egbert condusse un esercito contro i Northumbriani fino a Dore, dove essi lo incontrarono, e gli offrirono condizioni di obbedienza e sottomissione, all'accettazione dei quali essi rientrarono a casa" (trascrizione). La maggior parte delle fonti (ad esempio Vickers, Old Sheffield Town) afferma che la data fornita nella Cronaca non è corretta, e l'829 è la data più probabile per questo evento.
  6. ^ Plantagenet Somerset Fry, The Kings & Queens of England & Scotland, Grove Atlantic Press, 1990, p. 11, ISBN 0-8021-1386-9.
  7. ^ Joseph Hunter, Sheffield under De Busli and De Lovetot, in Hallamshire: The History and Topography of the Parish of Sheffield in the County of York, Lackington, Hughes, Harding, Mayor, and Jones, 1819, pp. 24–29.
  8. ^ Markets history – 1700s and before, su sheffield.gov.uk, Sheffield City Council, 30 Aprile 2008. URL consultato il 7 Ottobre 2008.
  9. ^ Geoffrey Chaucer nel Racconto del Fattore dei suoi Racconti di Canterbury scrisse: "Ther was no man, for peril, dorste hym touche. A Sheffeld thwitel baar he in his hose. Round was his face, and camus was his nose"
  10. ^ David Hey, The Establishment of the Cutlers Company, in Mesters to Masters: a History of the Company of Cutlers in Hallamshire, Oxford University Press, 1997, pp. 12–25, ISBN 0-19-828997-9.
  11. ^ John Daniel Leader, Mary queen of Scots in captivity: a narrative of events from January 1569, to December, 1584, whilst George Earl of Shrewsbury was the guardian of the Scottish Queen, Leader & Sons, 1880, ISBN 1-177-40664-0.
  12. ^ Geoffrey Tweedale, Metallurgy and Technological Change: A Case Study of Sheffield Specialty Steel and America, 1830–1930, in Technology and Culture, vol. 27, n. 2, The Johns Hopkins University Press on behalf of the Society for the History of Technology, 1986, pp. 189–222, DOI:10.2307/3105143.
  13. ^ Helen L. Phillips, Boulsover, Thomas (1705–1788), in Oxford Dictionary of National Biography, online, Oxford University Press, 2004, DOI:10.1093/ref:odnb/53918.
  14. ^ Aidan William Southall, The transformation of the city: from the Feudal to the Capitalist mode of production, and on to the apocalypse, in The city in time and space, Cambridge University Press, 2000, pp. 306–419, ISBN 0-521-78432-8.
  15. ^ History of the Lord Mayor, su sheffield.gov.uk, Sheffield City Council, 17 Dicembre 2012. URL consultato il 13 Ottobre 2013.
  16. ^ Samuel Harrison, A complete history of the great flood at Sheffield on March 11 & 12, 1864, S. Harrison, 1864, ISBN 0-904293-01-7.
  17. ^ George Orwell, Chapter 7, in The Road to Wigan Pier, Victor Gollancz Ltd, 1937, p. 72, ISBN 0-905712-45-5.
  18. ^ Mary Walton, Raiders over Sheffield: the story of the air raids of 12th & 15th December 1940, Sheffield City Libraries, 1980, ISBN 0-900660-55-4.
  19. ^ Ian R. Taylor, The catastrophic decline of Sheffield's industrial district, in A tale of two cities: global change, local feeling and everyday life in the North of England : a study in Manchester and Sheffield, Taylor & Francis, 1996, pp. 63–72, ISBN 0-415-13829-9.