Discussione:Sanseverino (famiglia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

- Avendo lavorato molto in passato specie sulla voce "Sanseverino", trovo che l'ultimo inserimento di una enorme "nota" su questioni inrenti supposte successioni di titoli nobiliari odierni o no, non abbia nulla a che fare con la voce, per questo motivo l'ho eliminata.--91.80.62.38 (msg) 12:32, 20 gen 2009 (CET)[rispondi]

Motivazione[modifica wikitesto]

Quella sopra sarebbe una motivazione? Hai solo detto "modifico perché tale è il mio POV". --Guidomac dillo con parole tue 12:38, 20 gen 2009 (CET)[rispondi]

- Scusa ma non mi sembra solo una questione di POV. In una voce che parla di una famiglia, quale attinenza può avere una enorme nota (oltretutto ingombrante e fuori contesto rispetto ai parametri stessi dell'enciclopedia) che riguarda questione di ipotetiche successioni di titoli nobiliari, i quali oggi in Italia oltretutto non esistono più? Se sei di parere diverso va benissimo, ma motiva la pertinenza, secondo te, di una simile aggiunta.--91.80.62.38 (msg) 12:55, 20 gen 2009 (CET)[rispondi]

Vedo che "Vituzzi" é intervenuto in modo pesantissimo e censorio nella voce in questione, ... Noto comunque che é d'accordo con me sulla necessità di eliminare tuto o in parte l'intervento che ha originato l'enorme nota che non ha alcuna pertinenza con questa voce e con quella del Comune di San Donato. Attendo che "l'utente esperto", come lo hai definito lui (evidentemente ci sono in Wikipedia utenti "di serie A" e "utenti di serie B...) intervenga dall'alto della sua scienza. Arrivederci--91.81.134.61 (msg) 14:07, 20 gen 2009 (CET)[rispondi]

Questa la mia risposta, evito di ripetermi--Vito (msg) 14:16, 20 gen 2009 (CET)[rispondi]
nessun utente esperto, solo uno che ha la pazienza di mettere mano ad interventi mossi da dubbie motivazioni. La nota era prolissa, ma integrandola nel testo e snellendola un po' ci poteva stare. Ho tolto la parte finale, che pare scritta da qualcuno per prevenire obiezioni/discussioni circa le solite tristi vicende di sdoppiamenti di titoli nobiliari e pretensioni varie. --Gregorovius (Dite pure) 14:55, 20 gen 2009 (CET)[rispondi]

Falsità storica[modifica wikitesto]

- Il materiale che hai inserito, oltre che non pertinente ad una voce su un Comune, è storicamente infondato e contiene molte false affermazioni. Risulta da parecchie fonti bibliografiche che non è vero quanto tu hai voluto conservare nella voce e nella nota, ovvero che "nessun Sanseverino colaterale all'ultima intestataria invocò mai il privilegio di cui si parla" perchè invece è storicamente documentato che fu l'unico parente Sanseverino prossino in grado - e precisamente parente nel 4° grado di parentela agnatizia, che era compreso nel diritto di successione vigente all'epoca - a invocare il proprio diritto a succedere, ovvero Mario Sanseverino dei baroni di Calvera, parente più prossimo e in 4° grado, appunto, dell'ultima duchessa di San Donato, Annuccia Sanseverino, secondo la seguente genealogia, documentata dagli autori citati più avanti:


 Stipite comune      Marco Antonio Sanseverino 2° barone di Càlvera investito dal Principe di Bisignano 
                            con privilegio datato Cassano 7-6-1526
                            Sp. donna Vittoria Castrocucco D'Aquino
                         ___________________________________|______________________________
                        |                                                                  | 
 1° grado   Taddeo Sanseverino                                                         Ettore Sanseverino
  
                                                                                                          
 2° grado   Ercole III                                                                 Gio Geronimo Sanseverino
 3° grado        Francesco Sanseverino                                                 Gianfrancesco Sanseverino

 4° grado         Porzia Sanseverino                                                   Orazio (Ercole) Sanseverino

       sp. don Francesco Sanseverino 2° Duca di San Donato 
  
           Anna detta "Annuccia" Sanseverino 
    3° Duchessa di San Donato Policastrello e Roggiano                                    Mario Sanseverino
                                                                                                    

come riportato in "Genealogia di Ercole Sanseverino, barone di Càlvera, e suoi discendenti", Napoli 1902, e "Illustrazioni dell'albero genealogico della famiglia Cianci di Leo Sanseverino", Napoli 1906;

Inoltre lo storico A.V. Rivelli, nella sua opera "Memorie Storiche della Città di Campagna", Salerno, 1894, (rist. Forni), alle pagg. 281-283, riporta testualmente che: " vennero a fissare il loro domicilio a Campagna (omiss...) don Mario Sanseverino duca di San Donato e barone di Casaletto, figlio di Orazio Sanseverino barone della Càlvera, per avervi sposata donna Gironima Campanino dei baroni di San Giovanni de' Zoppi, figlia di Giuseppe e di Cristiana Mantenga (omissis...). Mario Sanseverino non avendo prole dalla signora Gironama Campanino, e come che aveva una figlia dalla sua prima moglie Maria Bitonte, a nome Vittoria, già unita in matrimonio con Santo di Leo di Nucara, chiamò presso di sè a Campagna i di costoro figli, tra cui Francesco di Leo Sanseverino".

E infatti il Cianci Di Leo nel suo "Illustrazioni dell'albero genealogico della famiglia Cianci di Leo Sanseverino", Napoli 1906, a pag 27 afferma che "é indubbio che Mario Sanseverino era ex familia de' baroni di Calvera, per linea discendentale e dei signori di San Donato, in linea collaterale".

E infatti lo stesso Mario Sanseverino, con atto del 17 gennaio 1759 e successivo atto del 6 aprile dello stesso anno (entrambi conservati in Archivio di Stato di Salerno, Fondo Notai, e riportati dal Cianci di Leo) del notaio Blasio Cantalupo di Campagna, cedeva il diritto di trasmissione del cognome, dei beni e dei titoli al nipote Francesco di Leo Sanseverino "con l'obbligo per se' e soi descendenti d'aggiungere il nome e la Casata Sanseverino", unico figlio della sua unica figlia femmina, Vittoria Sanseverino di Càlvera e San Donato, che sposò il barone Sante di Leo, patrizio di Nocara in Calabria, il quale Francesco di Leo Sanseverino (sp. donna Anna Colombo, nobile di Colliano) ebbe l'unica figlia Chiara di Leo Sanseverino (che sposò il barone Cav. Alfonso Pacelli, di Balvano) che ottenne il legittimo possesso di tutti i beni e i titoli paterni, tanto evvero che nei documenti dell'epoca è sempre citata come "La Signora D. Chiara di Leo Sanseverino de' Duchi di S. Donato", come si può ben vedere da questo documento, ovvero la "Fede notarile dei capitoli per il matrimonio tra "D. Chiara di Leo Sanseverino de Duchi di S. Donato" e il "Barone don Alfonso Pacelli della Terra di Balvano", del 16 aprile 1784, per Notaio Domenico Greco di Colliano (SA), in Archivio privato dei Baroni del Mercato, Busta 18 - Fondo Pacelli -Sanseverino, fasc. 8.

In virtù di tale provata e documentata discendenza dai Sanseverino baroni di Calvera e duchi di San Donato, la famiglia Cianci ottenne il diritto di aggiungere il cognome Sanseverino per Decreto Reale del 5 ottobre 1888 (come risulta dal fasc. 1308, aperto ad istanza del Cav. Nicola Cianci, presso la ex Consulta Araldica del Regno d'Italia, in Archivio Centrale dello Stato, Archivio della ex Consulta Araldica, Roma-Eur, citato in Cianci di Leo, 1906, op. cit., pag. 8).

Per tutto quanto sopra esposto, notizie tutte verificabili e riportate dagli studiosi citati nella bibliografia indicata, credo che sia corretto eliminare dalla presente voce e da quella della famiglia Sanseverino la nota in questione, che è, come si è visto, storicamente infondata.

Sintesi della questione[modifica wikitesto]

Gentili signori ho risposto alla questione sul Ducato di San Donato: http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:San_Donato_di_Ninea

Innanzitutto prego gli amministratori di Wikipedia dall'evitare che utenti anonimi mi diano del bugiardo scrivendo che affermo "falsità".

E' mia premura sottolineare che ho riportato solo quello che risulta dagli atti ufficiali. Il titolo ed il feudo sono passati agli Ametrano e loro successori.

Penso infine che eventuali pretese di altri rami (lecite o no) non sono argomento di interesse di Wikipedia e non possono essere più definite, mancando un organo in Italia che si occupi di questo. Grazie --Giovanni Grimaldi (msg) 18:52, 23 gen 2009 (CET)[rispondi]

Sintesi della Sintesi[modifica wikitesto]

Sono perfettamente d'accordo con l'utente qui sopra quando scrive che "eventuali pretese di altri rami (lecite o no) non sono argomento di interesse di Wikipedia", e aggiungo che neppure le successioni dei titoli nobiliari, vere, presunte, invocate, lecite o non lecite, sono "argomento di interesse di Wikipedia". Per questo mi sono "permesso" di "asciugare e condensare" la voce senza togliere nulla di rilevante, ma "condensando" e sfoltendo appunto la non rilevante "diatriba" sui titoli nobiliari. Se poi la si continua a rimettere - senza che vi sia consenso condiviso - allora vuol proprio dire che c'è qualcuno che usa Wikipedia per fini che non hanno nulla a che fare con l'enciclopedia e, in questo caso, per volere a tutti costi "dare fastidio" a qualcun'altro... Grazie --91.80.50.68 (msg) 22:35, 28 gen 2009 (CET)[rispondi]


Commento in calce[modifica wikitesto]

Gentile signore grazie per la sua sintesi (alla quale non ho dati commenti perchè mi sarei dilungato troppo, come evito di spiegare come in realtà si contavano i gradi genealogici) ma mi dispiace leggendo che scrive alludendo a "qualcuno che usa Wikipedia per fini che non hanno nulla a che fare con l'enciclopedia e, in questo caso, per volere a tutti costi "dare fastidio" a qualcun'altro''. Il problema, vede non è questo. Il problema è che chi contribuisce a Wikipedia deve monitorare in modo da non permettere che essa di trasformi in un muro dove chiunque (come in campagna elettorale) possa appiccicare quel che vuole per il solo fine di convincere gli altri su sue idee e pretese. Lo scopo di Wikipedia è per sua natura e fine anche quello di smascherare simili comportamenti e porvi rimedio. Grazie --Giovanni Grimaldi (msg)

Ripristino[modifica wikitesto]

Ho provveduto a ripristinare la precedente sezione "Storia del Casato". La parte sostitutiva immessa, oltre che sospettabile di essere probabilmente un copia-incolla preso da qualche altro sito, risultava scritta scorrettamente, con nomi propri in minuscolo o altri totalmente in caratteri maiuscoli, come si può notare consultando la cronologia.---kayac- (msg) 18:38, 10 nov 2010 (CET)[rispondi]

Verificare revisione[modifica wikitesto]

Prego verificare revisione 39407578 il prima possibile --FollowTheMedia (msg) 10:42, 24 mar 2011 (CET)[rispondi]

Annullata come da Aiuto:Sportello informazioni#Come faccio a segnalare che più utenti mettano in watchlist delle voci?. -- Syrio posso aiutare? 11:01, 24 mar 2011 (CET)[rispondi]
Confermo l'annullamento di Syrio e mi assumo la piena responsabilità delle info rimosse.--Seics (fatti una domanda e datti una risposta) 15:35, 24 mar 2011 (CET)[rispondi]
Ho ripristinato l'ultima versione, approfondisco i miei sospetti nel pomeriggio ma non vedo di buon occhio le ultime modifiche (nè le modifiche nelle altre voci dello stesso utente).--Seics (non sarebbe il caso di ...?) 14:28, 15 lug 2011 (CEST)[rispondi]

sezione rimossa[modifica wikitesto]

Ho rimosso questa sezione, se si forniscono fonti autorevoli quanto o più della Treccani (che afferma esserci un solo ramo fiorente oggi) è possibile il reinserimento, altrimenti no.--Seics (non sarebbe il caso di ...?) 03:28, 8 set 2011 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 3 collegamenti esterni sulla pagina Sanseverino (famiglia). Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 05:32, 5 mag 2019 (CEST)[rispondi]