Discussione:Ordine militare del Santissimo Salvatore di Santa Brigida di Svezia

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Cancellazioni[modifica wikitesto]

sotto altro nome è già stata cancellata: Wikipedia:Pagine da cancellare/Ordine Militare del SS Salvatore e di S. Brigida di Svezia

Non ero al corrente della precedente cancellazione: mi sono imbattuto per caso nella voce attuale e, come spesso mi capita, ho apportato delle migliorie. Penso che ogni decisione, a questo punto, sia di competenza degli amministratori. Cordialmente--Vito Calise (msg) 22:40, 12 giu 2012 (CEST)[rispondi]
Le due voci sono diverse, tuttavia la procedura di cancellazione ha messo in discussione proprio la rilevanza dell'ordine e non lo stato della voce. Il C7 ci potrebbe stare, ma potremmo anche optare per una nuova procedura. --Harlock81 (msg) 09:46, 13 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Trattasi di Ordine, evidentemente, laico anche se con finalità religiose. Non risulta nell'ordinamento italiano che la Santa Sede riconosca ordini che non siano i suoi; infatti gli ordini di collazione e subcollazione della Santa sede devono essere approvati dallo Stato Italiano ad esclusione dell'Ordine di Malta che ha autorizzazione implicita.La nota Vaticana, molto correttamente, riporta SOLO che a propria tutela riconosce il Santo Sepolcro e lo SMOM. Le altre note scritte sui giornali sono cose senza alcun valore legale. A dimostrazione di quanto detto basti pensare che l'Ordine Costantiniano non è mai stato riconosciuto dalla Santa Sede eppure è, in Italia, Ordine Equestre al pari del Santo Sepolcro. Questo il mio contributo al fine di evitare che si scrivano cose inesatte. La Santa Sede, essendo stato estero, non ha alcun potere di riconoscere o meno Ordini Equestri in Italia. Se, per assurdo il Vaticano decidesse di riconoscere altri tot ordini potrebbe farlo esclusivamente all'interno delle mura vaticane. addirittura si riporta un'articolo del 1952 che il Vaticano non ha mai più reiterato perchè suscitò molti problemi anche al governo italiano da parte di vari paesi del mondo.

Dispiace che qualche persona troppo interessata si accanisca a modificare quello che è storia documentata al fine di salvaguardare evidenti interessi altrui. Io non mi sono permesso di modificare nulla ma evidentemente qualche persona troppo interessata è troppo impegnata a scrivere sciocchezze ed evidenti falsità.

Sarebbe opportuno riscrivere quanto è storico e documentato che è riportato anche sul sito web dell'Ordine con foto e documenti. L'Ordine è stato approvato definitivamente dalla Corte Suprema di Cassazione sin dal 1959 e la sentenza è riportata sul sito stesso. Certi comportamenti vergognosi sarebbero da censurare anche perchè mostrano evidenti interessi di bottega. Poichè l'estensore ignora le leggi vaticane e borboniche nel 1859 scrive sciocchezze anche per l'approvazione ecclesiastica che fu fatta dal Card. Giuseppe Cosenza Arcivescovo di Capua e da Francesco II delle Re delle Due Sicilie. Mi auguro che chi controlla voglia riportare ordine e verità storica e giuridica. Notiamo che sono sempre i soliti a voler bloccare quel che non gli aggrada e riportare sempre su siti che non hanno alcuna valenza e legittimazione. Qualcuno dovrebbe anche chiedersi come mai di questo Ordine facciano parte Cardinali, Arcivescovi e Vescovi oltre Prelati ed ecclesiastici di ogni grado.

PS se devo iscrivermi spiegatemi come procedere non avendo alcuna pratica. GrazieIl precedente commento non firmato è stato inserito da 62.98.47.195 (discussioni contributi).

ecco le verità dello stato italiano: Autorizzazioni a onorificenze --93.58.53.46 (msg) 15:13, 17 giu 2012 (CEST)[rispondi]
NON MI PARE CHE TRA GLI ORDINI "NON AUTORIZZABILI" ci sia l'Ordine Militare di S. Brigida
di sicuro non è autorizzato --217.221.35.153 (msg) 20:01, 18 giu 2012 (CEST)[rispondi]

E' autorizzzato e legittimato dalla Corte Suprema di Cassazione! Questo dice la legge italiana! Il precedente commento non firmato è stato inserito da 62.98.182.22 (discussioni contributi).

(F. C.) Fonti? E per fonte intendo anno e numero della sentenza della Corte. --Guidomac dillo con parole tue 21:23, 19 giu 2012 (CEST)[rispondi]

la sentenza della Cassazione nr 1624/1959 Il precedente commento non firmato è stato inserito da 62.98.182.22 (discussioni contributi).

Impossibile discutere con chi non ha la benchè minima competenza di legalità e non conosce neanche la differenza tra legittimità ed autorizzazione alla portabilità. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2.196.13.0 (discussioni · contributi).

Siete delle persone inadeguate (IAGIFORUM - ARALDICA DUE SICILIE e I NOSTRI AVI) di essere presenti su Wikipedia pronte a reclamizzare quella pagliacciata dei vostri siti.
L'Ordine è legittimato da una sentenza della cassazione e voi cancellate perchè questo non vi porta lucro. VERGOGNATEVI!!!!!
Chiediamo di sapere se vale più una sentenza della Suprema Corte di Cassazione che legittima l'Ordine oppure se la parola di sedicenti esperti e di certi forum molto interessati. La sentenza e la massima sono consultabili sul sito dell'Ordine; parliamo quindi di documenti e non di illazioni. La Santa Sede anche volendo non potrebbe riconoscere Ordini Equestri nello Stato Italiano!!!!! è lo stato italiano che autorizza gli ordini della Santa Sede!!!!!!

Questo quanto scrive la Cassazione già nel 1960 a proposito della nota vaticana da alcuni sempre riportata. "Le elaborate e dottissime decisioni della Suprema Corte di Cassazione che hanno finalmente messo un poco di ordine nel groviglio dottrinario che si era venuto creando in epoca recente in odio a tutti gli Ordini, all’infuori di quelli Nazionali e di quelli del Santo Sepolcro e di Malta, non possono che ottenere il consenso unanime dei giuristi e degli studiosi. La giurisprudenza, così, ha messo un primo punto fermo alla complessa questione, e, soprattutto, ha combattuto le erronee affermazioni di diritto contenute nel famoso comunicato della Santa Sede, pubblicato nell’Osservatore Romano del 21.3.1953, a proposito degli Ordini Cavallereschi, nonché nella nota verbale del Ministero degli esteri d’Italia inviata a tutte le nostre rappresentanze diplomatiche. Nel suddetto comunicato, la Santa Sede, “allo scopo di evitare equivoci e impedire la continuazione di abusi a danno delle persone in buona fede, deplora il fenomeno del sorgere di pretesi ordini Cavallereschi ad opera di iniziative private che hanno il fine di sostituirsi alle forme legittime di onorificenze cavalleresche “ il comunicato continua “Come altre volte già si è avvertito, questi sedicenti Ordini assumono il loro nome sia da Ordini realmente esistenti ma da diversi secoli estinti, sia da Ordini rimasti allo stato di progetto, sia infine di Ordini veramente fittizi e che non hanno avuto mai un precedente nella storia. Tra questi Ordini, che non hanno in alcun modo un’approvazione della Santa Sede, vengono annoverati quelli di……”. E qui, fra Ordini di scarsa o niuna importanza, sono annoverati Ordini seri e più che legittimi. Orbene, la Santa Sede a suo tempo, come già sopra affermato, cadde in un grosso equivoco giuridico, equivoco nel quale purtroppo continua a permanere, perché, a quanto risulta, sono frequenti i richiami che la Santa Sede fa ai Vari Vescovi e Nunzi Apostolici in relazione al suddetto comunicato. Innanzi tutto, non si riesce a comprendere quale potere normativo abbia la Santa Sede e come possa dettare legge in materia di Ordini Cavallereschi. Non si comprende, inoltre, come la Santa Sede possa parlare di “pretesi Ordini”, di “ sedicenti Ordini” (non avendo essa alcuna veste giuridica) Per sé, come ho già fatto rilevare, non è possibile parlare di “illegittimità” di un Ordine, neppure se esso fosse veramente privato. Si potrà affermare che non ha riconoscimento statuale, che è proibito in uno Stato, mentre è tollerato in un altro o addirittura riconosciuto in altri Stati, ma come si fa, secondo diritto, a parlare di “illegittimità”? ————————————– ——–omissis———————————————————— La Santa Sede si sarebbe dovuta limitare, e sarebbe stato nel suo diritto sovrano, a dichiarare che nel suo Stato non riconosceva i seguenti Ordini ………………………..……………………omissis…………………………………………….. In conclusione, non può parlarsi di legittimità neppure a proposito degli Ordini di carattere privato. Si deve parlare solo di Ordini Nazionali, Ordini non Nazionali (comprendendo anche gli Ordini Dinastici e quelli Ereditari) e di Ordini Privati”. Che poi la Santa Sede o gli Stati riconoscano o meno tali Ordini, li tollerino o meno, è un’altra questione. Ciascuno è padrone a casa propria. Senonchè mi viene fatto di pensare, alla luce di una infinità di critiche che provengono da ogni parte del mondo, che lo zelo insistente spiegato dalla Santa Sede nel ribadire sempre i medesimi concetti, nonostante la opposizione di molti Stati, tenda a portare ad ogni costo alla valorizzazione solo di alcuni Ordini, quali l’Ordine di Malta e quello del Santo Sepolcro, a detrimento di altri non meno seri e legittimi. Non penso assolutamente che possa trattarsi di una vile questione di moneta, ma di prestigio forse si. Però resta il fatto che la Santa Sede o gli Stati non possono capovolgere il diritto comune e, soprattutto, il buon senso giuridico. Ecco perché la Suprema Corte di Cassazione Italiana, con la consueta saggezza, perizia, obiettività e serenità di giudizio, ha cominciato a chiarire molti punti oscuri aprendo la via della verità."

Queste le parole che la Corte Suprema di Cassazione scriveva già nel 1960!!!

Vivaddio che siamo in italia!!!!!Il precedente commento non firmato è stato inserito da 62.98.73.223 (discussioni contributi). Chiedo scusa se mi intrometto ma vorrei precisare che la Santa Sede non ha alcun potere in Italia per riconoscere gli Ordini Cavallereschi, perchè quindi riportate quella nota che è una "eresia"? Credo sia opportuno riportare che l'Ordine è tutt'ora esistente legittimato da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione com'è ampiamente dimostrato nel loro sito. http://www.ordinemilitaresantabrigida.com/nota-legale/ non credo avrebbero postato una sentenza scritta da loro e non capisco neppure perchè si faccia riferimento a giornali vecchi che non hanno alcun valore storico e giuridico. Il continuare dimostrerebbe che hanno ragione nel dire che avete interessi. Spero di aver dato un piccolo contributo pacifico

discussione Ordine Militare del Santissimo Salvatore e di S. Brigida.[modifica wikitesto]

A mio avviso ritengo inutili e inappropriati (probabilmente motivate da altri interessi che non sono quelli alla base di Wikipedia), i riferimenti a vecchi articoli di giornale all'interno di una voce dell'enciclopedia. Resto veramente basito davanti a tanta polemica!!!!!

Le verità storiche sull 'Ordine Militare del Santissimo Salvatore e di Santa Brigida di Svezia (breve sunto)[modifica wikitesto]

OT

Invio un breve sunto storico, già pubblicato su wikipedia, e senza giustificato motivo, prima modificato e poi bloccato dall'amministratore "vituzzu" . sono informazioni desunti da antichi testi, spero di fare cosa gradita a tutti i partecipanti a questa discussine. L'Ordine Militare del Santissimo Salvatore di Santa Brigida di Svezia è uno degli Ordini religiosi cavallereschi, stabilito in Svezia da santa Brigida nel 1366, per difendere lo Stato e la religione contro le scorrerie dei popoli pagani provenienti dalle estreme regioni della Russia orientale. I Cavalieri di quest’Ordine, che fu approvato da papa Urbano V, portavano una croce azzurra a otto punte, simile a quella dei cavalieri di san Giovanni di Gerusalemme, dove in fondo alla croce v’era una lingua di fuoco, a significare che i cavalieri di quest’Ordine dovevano eccellere nella carità verso il prossimo. La loro principale obbligazione era quella di seppellire i morti, e di proteggere le vedove e gli orfani. La stessa Santa dette la regola e la tradizione vuole che il primo cavaliere fosse stato suo figlio Karl, morto a Napoli in giovane età alla fine del 1300 presso la corte della regina Giovanna II d'Angio'. L’Ordine, con la penetrazione protestante luterana nei paesi baltici e scandinavi, si affievolì, e dal XVI secolo al XIX calò l’oblio sull’Ordine Militare del Santissimo Salvatore. Ma come ben descritto dal marchese Eugenio Bisogni (nella sua rara e preziosa monografia del 1950), nel 1859 si riunirono, presso la Chiesa del Santissimo Salvatore a Capua, per la restaurazione dell’Ordine, intorno alla carismatica figura del Conte Vincenzo Abbate de Castello d'Orleans, numerosi patrizi campani, tra cui possiamo annoverare: Principe Francesco de Tocci, Principe Pignatelli,Principe Gaspare Pietro Pierangeli , Angelo Flavio Comneno Principe Ruffo, Patrizio Coppola, Principe Carrafa, Nobile Guindazzo, Barone di Trentanova, Conte Caracciolo, Principe Filomarino, Principe di Sanseverino, Principe Angelis di Bitetto, Duca Alliata di Saponara, Marchese di Altavilla, Marchese Beccadelli di Bologna, Duca di Adragna, Barone Galluppi, Barone di Pancaldo, Principe di Paternò Moncada, Principe di Monteforte e Soria, Barone di Raimone Palizzolo Gravina, Principe di Spadafora, Marchese Policastrello, Marchese de Rahno, Conte Statella, Marchese Cavalcanti, Marchese Bisogni, Conte Capogrossi-Guarna (dagli atti notarili, dai libri del Comm. Fenicia del 1862 e del Marchese Bisogni del 1950). In una seconda riunione fu stabilito che la sede magistrale fosse Capua, dove dovevano svolgersi le cerimonie ufficiali: nel giorno della Purificazione della Vergine e nel dies natalis di Santa Brigida. In una terza furono delineati gli scopi dell’Ordine e la sua Regola. In una quarta, tenuta nel giorno della traslazione del corpo di Santa Brigida, fu stabilito che l’Ordine fosse aperto solo ai nobili, salvo deroghe particolari. Ritornò come stendardo la gran Croce ad otto punte, d’azzurro, con la fiamma simboleggiante l’ardore della Milizia. Fu stabilito che i cavalieri partecipassero alle celebrazioni religiose con mantello grigio con collo azzurro, e la croce dell’Ordine sia sul mantello sia sul collo. L’antico cerimoniale d’investitura, dettato dalla Santa, fu ripristinato. I titoli dei confratelli furono allora dichiarati ereditari, per la continuità dell’Ordine. Terminati i lavori, l’Ordine ebbe l’approvazione canonica e legale dal cardinale Giuseppe Cosenza, arcivescovo di Capua e controfirmato da S.M. Francesco II sovrano del Regno delle Due Sicilie. Nel 1959, su istanza del Ministero degli Esteri, la Corte Suprema di Cassazione riconosce l’Ordine come “Ordine non Nazionale” con le stesse prerogative dell’Ordine di Malta.(sentenza n°1624 del 1959).

Come si può constatare, faccio riferimento ad atti pubblici notarili ed a sentenza emessa dal massimo organo giuristizionale della Repubblica Italiana. Mentre chi in mala fede ha modificato la voce per poi bloccarlo ha citato due articoli di giornale scopiazzati da un sito di indubbia conoscenza storica. cordialità Gerardo Palmese.(gerardo58). P.S. C'è qualcuno che a mia insaputa aggiunge in questo testo, frasi scurrili all'indirizzo del'amministratore "vituzzu", non so perchè lo faccia e chi sia, in pochi minuti è già la seconda volta, pertanto invito a ritenere non mio pensiero quello che verrà aggiunto a mia insaputa.Il precedente commento non firmato è stato inserito da Gerardo58 (discussioni contributi).

Commento alla discussione reltiva alla voce[modifica wikitesto]

Ringrazio Gerardo 58. Le sue precisazioni rappresentano la voce, che altrimenti (nel suo essere così scarna e al contempo concedendo eccessivo spazio a vecchi articoli di stampa), appare veramente inutile. Invito l'amministatore a far cessare le polemiche e a ripristinare i contenuti di Gerardo 58, che a mio avviso rispettano verità storiche e documentarie, non sono offensivi nè polemici e non risultano propagandare alcunchè. Wikipedia dovrebbe essere molto di più!!!!! F.to Francesco Minervini d'E.Il precedente commento non firmato è stato inserito da 2.198.134.139 (discussioni contributi).

le verità storiche[modifica wikitesto]

L'Ordine esiste da secoli e vi sono atti notarili, sentenze della Cassazione, libri stoici ed addirittura un testo specifico del 1862 non capisco il motivo di tanta frustrazione e rabbia; forse interessi diversi. Un articolo di giornale di oltre 50 anni fa che valore ha? e poi la Santa Sede mica può mettere i veti agli Ordini. Chiedo che venga ripristinato il testo di Gerardo58. Il precedente commento non firmato è stato inserito da Ultimocavaliere (discussioni contributi).

educazione e fonti[modifica wikitesto]

Invito gli intervenuti a leggere WP:SP e Aiuto:Firma e inoltre a linkare la sentenza del '59 che si vuole a fondamento dell'esistenza dell'ordine. --ignis scrivimi qui 23:32, 19 giu 2012 (CEST)[rispondi]

non serve, ho capito dove trovarla. --ignis scrivimi qui 23:39, 19 giu 2012 (CEST)[rispondi]

La sentenza completa è possibile trovarla in fondo alla pagina.

http://www.ordinemilitaresantabrigida.com/nota-legale/ Il precedente commento non firmato è stato inserito da Ultimocavaliere (discussioni contributi).

Firmati cortesemente. --ignis scrivimi qui 12:22, 20 giu 2012 (CEST)[rispondi]
Mah! A me pare una corbelleria affermare in voce che un dato ordine cavalleresco esiste solo perchè una sentenza del 1959 in occasione di un processo penale contro un soggetto disserta nel merito (cosa che mi pare abbastanza strana). Occorre che sia la esistenza sia la continuità siano affermate da fonti secondarie, terze e di peso --ignis scrivimi qui 12:35, 20 giu 2012 (CEST)[rispondi]

A me sembra che Lei non conosca l'Ordinamento italiano e soprattutto il valore di una sentenza della Cassazione e di una sua Massima; ha valore l'articolo di un giornale ?. La vertenza fu contro l'Ordine nella figura del Gran Maestro e quindi dopo perizie di ogni genere la Cassazione sentenziò e massimò che l'Ordine è storico, legittimo e legale al pari di quello di Malta. Si legga bene la Sentenza e la Massima e vedrà che ho ragione e che qualsiasi avvocato Le spiegherà che una massima eviquale ad una legge o alla sua corretta interpretazione. Uno dei legali dell'Ordine Il precedente commento non firmato è stato inserito da 62.98.25.233 (discussioni contributi).

Le spiegherà che una massima equivale ad una legge? non credo ma in ogni caso, come detto, in wikipedia vanno privilegiate fonti secondarie, terze e di peso. --ignis scrivimi qui 13:35, 20 giu 2012 (CEST)[rispondi]

in risposta all'utente non firmato. A me, non sembra un corbelleria un sentenza del massimo organo di giustizia della Repubblica Italiana, se calato nel discorso storico della vicenda che cercherò di delineare in poche parole. Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana, su segnalazioni di alcuni cittadini, che non palesavano, per così dire, interessi sul mondo della cavalleria, che ritenevano retaggio di un espressione di tipo "conservatore" (simo alla fine del 2° conflitto mondiale con due parti del mondo politicamente contrapposte), intraprese un azione penale nei confronti dell'Ordine regolarmente costituito. La conclusione dell'iter giudiziario definitivo, lo riporto integralmente dal Massimario della Cassazione:

Sent. Cass. Sez. III 23 Giugno 1959 n° 1624 c.c. Pres. Loschiavo Rel. Guadagno. Agli effetti della legge 3-3-1951 n. 178, circa i limiti di liceità del conferimento,dell’accettazione e dell’uso degli ordini cavallereschi, l’Ordine Militare di S.Brigida, deve considerarsi un ordine non nazionale. Cordialmente Gerardo Palmese. Il precedente commento non firmato è stato inserito da Gerardo58 (discussioni contributi).

  1. per firmarsi occorre mettere 4 tilde. Si legga Aiuto:Firma
  2. non si apra ogni volta una sezione nuova
  3. come detto, in wikipedia vanno privilegiate fonti secondarie, terze e di peso. La sentenza della cassazione è fonte primaria--ignis scrivimi qui 13:38, 20 giu 2012 (CEST)[rispondi]
Morale di tutto.
  1. Questo ordine ebbe rilevanza in tempi storici, poi sparì (tipo Ordine di Santa Maria di Betlemme).
  2. In tempi recenti, al crepuscolo del regno borbonico, un privato costituì un sodalizio privato di ordine cavalleresco. Negli ultimi 150 questo sodalizio privato non ha mostrato alcun motivo per essere enciclopedico, se non vivacchiare.
  3. La Santa Sede lo rifiuta, lo Stato Italiano, con documento del 2009, non autorizza a fregiarsene. Tuttalpiù mezzo secolo fa riconobbe che non era nè proprietà di una dinastia, nè di uno stato.
  4. è da anni oggetto di forte spam perchè sia presente su wiki da un turbinio di varie utenze
  5. Questa pagina è stata già cancellata.
  6. Si procede di C7 ? --88.49.33.66 (msg) 14:16, 20 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Una sentenza della Cassazione è una fonte primaria? come dire che la Cassazione era dell'Ordine di S. Brigida? che dire? L'Ordine nel 1970, come da annuario pubblicato e presente nelle biblioteche obbligatorie, come pure Birgittiana, rivista dall'alto valore scientifico (Min. beni culturali italiano) contava 12000 Cavalieri e Dame in 62 paesi del Mondo!!!! Questo è vivacchiare? Forse qualcuno ha interessi a che non si conosca la verità su quest'Ordine. La Santa Sede non dice le sciocchezze che riportava qualche sito e soprattutto i Cardinali ed i Vescovi si S.R.C. fanno parte dell'Ordine che è stato ricevuto anche dal Presidente Oscar Luigi Scalfari con gli onori militari. Che dire? nulla più abbiamo capito che devono prevalere altre logiche. Peccato per Wikipedia che in alcun settori tenda a prevalere l'interesse di alcuni a deperimento di altri; altro che libera enciclopedia. A che serve firmarsi se non lo fa nessuno? anche coloro che invitano a firmarsi? Ordine privato? ma se documentalmente è stato autorizzato dal Re delle Due Sicilie.......sparito? e quando? chi scrive queste cose cerchi di documentarle altrimenti si capisce fin troppo bene quale volontà si vuole imporre.Il precedente commento non firmato è stato inserito da 62.98.4.6 (discussioni contributi).

FIRMA i tuoi interventi cortesemente.--ignis scrivimi qui 15:30, 20 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Verità storica sull' Ordine Militare del Santissimo Salvatore e di Santa Brigida di Svezia.[modifica wikitesto]

In esito a quanto rappresentato dall'ultimo utente, circa la mancata consistenza di fonte primarie, inizio ad inviare il titolo di una antica pubblicazione, dove si rileva a pag. 685,686,687, la nascita, le insegne, e le prerogative dell'Ordine in parola. Historia cronologiche dell’origine Degl’ Ordini Militari e di tutte le religioni cavalleresche, infino ad hora istituite nel mondo Vol. II°. Opera dell’Abbate Bernardo Giustinian (cavaliere di gran croce nell’Ordine Imperiale di San Giorgio) dato in Venezia presso Combi, & LàNou’ MDCXII AD. In seguito, invierò altri contributi sull'argomento Cordialità Gerardo Palmese--Gerardo58 (msg) 14:54, 20 giu 2012 (CEST)[rispondi]

sempre di fonte primaria si tratta. --ignis scrivimi qui 15:31, 20 giu 2012 (CEST)[rispondi]
Un volume del 1612 copre la parte di storia che qui non è assolutamente contestata, la contestazione verte sull'ultimo secolo. --Vito (msg) 01:42, 21 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Verità storica sull'Ordine del Santissimo Salvatore e di santa Brigida di Svezia[modifica wikitesto]

Rispondo al Sig. Vito, in primis siamo d'accordo che l'Ordine storicamente è esistito. Adesso seguendo una road map seria,dobbiamo appurare se con le informazioni storiche in possesso, c'è un collegamento temporale fino ai giorni nostri. La parte essenziale è riconoscere la veridicità del fatto che nel 1859, presso la Chiesa del S.S. Salvatore in Capua, un gruppo di Patrizi Napoletani con a capo il Conte Abbate de Castello, decisero di ricostituire, in segno di devozione alla Santa mistica di Svezia, l'antico Ordine ( si ricordi che la Santa soggiornò per anni nella città di Napoli, tanto da diventare consigliera spirituale della regina Giovanna d'Angiò e il figlio Karl, che la tradizione vuole primo cavaliere dell'Ordine, morto in giovane età alla fine del 1300, quivi sepolto) ecco spiegato la antica e tradizionale devozione del popolo Napoletano alla santa del Nord. Di questa ricostituzione vi è ampia documentazione, custodita agli atti notarili ed usati in sede giudiziaria e palesanti anche nella motivazione della Sentenza della Cassazione già delineata. Circa la continuità cronologica è indubbio che dalla data della ricostituzione ad oggi c'è sempre stata continuità, a dimostrazione di ciò si possono annoverare i Gran Maestri che si sono succeduti "Jus sanguinis" fino ad oggi, i Gran Priori dell'Ordine, tutti Eminenti Cardinali e Vescovi di Santa Romana Chiesa e i numerosissimi Dame e Cavalieri, che ancora oggi risultano appartenere a predetto Ordine. Adesso, e qui confesso la mia ignoranza, devo capire che tipo di documentazione, si debba trascrivere, per rientrare nella classificazione richiesta da Wikipedia. E in particolare: - Il documento della ricostituzione avvenuta nel 1859 in Capua, firmato dall'allora Vescovo Card. Cosenza e controfirmato da S.M. Francesco II° e da tutti i primari confratelli, è o non è, documento di fonte avente peso? - La rivista Brigittiana (rivista ufficiale dell'Ordine)regolarmente registrata e custodita in moltissime biblioteche Italiane, che in un certo qual modo attesta la cronologia nel tempo,è o non è, un documento avente peso? - E visto che vengono ritenuti validi anche gli articoli di giornali, i numerosi articoli sull'ordine, tra gli altri, il ricevimento, avvenuto al Palazzo del Quirinale dall'allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfari con i vertici dell'Ordine, oppure l'incontro di S.Santità Paolo VI, durante una visita pastorale nella Arcidiocesi di Napoli con i Cavalieri di Santa Brigida , hanno o meno peso documentale ? in attesa di una Sua gradita risposta, cordialmente saluto.--94.166.205.243 (msg) 10:29, 21 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Dove è il motivo del contendere?[modifica wikitesto]

Gentili amici, mi sembra che sia stia facendo la classica tempesta in un bicchier d'acqua. Il sedicente (lo dico nel senso letterale del termine, senza alcun tono denigratorio) ordine attuale non è al momento riconosciuto come tale dalla Santa Sede, o dal ministero a questo preposto per legge dalla Repubblica Italiana (ossia il Ministero Affari Etseri), che lo ritengono estinto da tempo. Questo fa sì che - nello specifico italiano - si applichino gli articoli 7 e 8 della Legge n. 178 del 3 marzo 1951, ossia :

  • Articolo 7 : I cittadini italiani non possono usare nel territorio della Repubblica onorificenze o distinzioni cavalleresche loro conferite in Ordini non nazionali o da Stati esteri, se non sono autorizzati con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli Affari Esteri. I contravventori sono puniti con la sanzione amministrativa sino a lire 2.500.000.
  • Articolo 8: (omissis) Salvo quanto è disposto dall'art. 7, è vietato il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati. I trasgressori sono puniti con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da lire 1.250.000 a lire 2.500.000. Chiunque fa uso, in qualsiasi forma e modalità, di onorificenze, decorazioni o distinzioni di cui al precedente comma, anche se conferite prima dell'entrata in vigore della presente legge, è punito con la sanzione amministrativa da lire 250.000 a lire 1.750.000. La condanna per i reati previsti nei commi precedenti importa la pubblicazione della sentenza ai sensi dell'art. 36, ultimo comma, del Codice penale. Le disposizioni del secondo e terzo comma si applicano anche quando il conferimento delle onorificenze, decorazioni o distinzioni sia avvenuto all'estero.

L'ordine "storico" è quindi argomento di estremo interesse storico, che è giusto trovi pieno spazio nelle pagine di Wikipedia. Il sedicente ordine attuale, come numerosi altri sedicenti ordini di simili attributi, è invece al momento argomento da aule giudiziarie. Ovviamente gli attuali sedicenti cavalieri hanno tutte le facoltà e le opportunità di perorare la propria causa presso la Santa Sede, o più in piccolo presso il Ministero Affati Esteri italiano, i quali se la documentazione prodotta risulterà valida non mancheranno di riconoscerlo ufficialmente, dopodichè la cosa potrà essere più che legittimamente indicata anche su Wikipedia. Fortunatamente, la materia è chiara e semplicissima. Saluti cordiali. --Arturolorioli (msg) 23:22, 21 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Egregio Signore Lei volutamente ignora che la Santa Sede non può autorizzare ordini non nazionali in Italia e quindi dice una sciocchezza.

Secondo, l'Ordine attuale è stato su istanza del Ministero degli esteri riconosciuto come legittimo e legale dalla Suprema corte di cassazione; in Italia vivaddio viviamo in un PAESE DEMOCRATICO DOVE QUANDO C'è UNA DISCUSSIONE TRA STATO E PRIVATO DECIDE LA MAGISTRATURA CHE PIACCIA O MENO AD ALTRI CON EVIDENTI INTERESSI DIVERGENTI.

L'Ordine ha già dato, come Lei sicuramente sa, mandato ai suoi legali per intraprendere azioni giudiziarie nei confronti di funzionari bugiardi e dello stesso MAE che si dichiara incompetente (????): Se vuole Le possiamo postare le sentenze con cui i magistrati hanno respinto le denunce per abuso di titolo ed hanno denunciato per calunnia i querelanti. Con cordialità e senza polemica alcuna ma solo per verità- Si vada a leggere la sentenza e poi ne discutiamo a meno che Lei consideri una sentenza della Suprema corte una buffonata come è stato detto da altri Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 109.53.64.108 (discussioni · contributi).

Sent. Cass. Sez. III 23 Giugno 1959 n° 1624 c.c. Pres. Loschiavo Rel. Guadagno . Agli effetti della legge 3-3-1951 n. 178, circa i limiti di liceità del conferimento,dell’accettazione e dell’uso degli ordini cavallereschi, l’Ordine Militare di S.Brigida, deve considerarsi un ordine non nazionale. Come vede è ai sensi della legge da Lei citata che l'Ordine è legittimo e legale! Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2.198.55.1 (discussioni · contributi).


Egregio signore, in primo luogo mi permetto di chiederle di firmarsi: e' una norma elementare di civilità a cui nessuno si deve ritenere esente, oltre ad essere una regola di Wikipedia. In secondo luogo, la pregherei di moderare i suoi toni e di esprimere i suoi argomenti, nuovamente, in tono civile, in modo collaborativo e senza attacchi personali: anche in questo caso esistono su Wikipedia regole precise e sarebbe opportuno che si documentasse e le rispettasse, così come faccio io. Esiste per altro una regola di Wikipedia relativa al "presumere la buona fede", e la applico volentieri, serenamente convinto che i toni da lei usati - per quanto sgradevoli ed inopportuni sul piano personale - siano solo frutto di ignoranza delle "regole della casa", e non di intento di offendere o di nuocere al sereno sviluppo della costruzione della voce. Sono assolutamente certo che il problema non si ripeterà, ma se per un malaugurato caso dovesse succedere nuovamente, non mancherò di sottoporre questo genere di comportamenti all'attenzione degli amministratori, segnalando la sua problematicità quale utente (e - mi creda - sono dispiaciuto di doverle fare in pubblico questo genere di richiami - per altro del tutto amichevoli - ma purtroppo, non essendosi firmato, non sono in grado di fare altrimenti).
Terminata la parte relativa alla "forma" (che comunque è fondamentale anche in questa sede), veniamo alla sostanza, che è in realtà *semplicissima* :
  • Chi ha mai detto che la Santa Sede possa autorizzare ordini non nazionali in Italia? Ho scritto, e ribadisco, che la Santa Sede non riconosce il "moderno" sedicente (nuovamente, uso il termine nel senso letterale) "Ordine Militare del Santissimo Salvatore di Santa Brigida di Svezia". Punto. E questo corrisponde a verità, non è "ignorare volutamente" alcunchè, nè tantomeno una "sciocchezza".
  • Riguardo alla posizione rispetto alla Repubblica Italiana ed alle sue leggi, anche qui non esiste dubbio alcuno. Per semplificare la materia agli altri gentili utenti, schematizzo come segue:
    • La legge 3 marzo 1951 n.178 è ancora in vigore? Si
    • Essendo detta legge ancora in vigore, i conferimenti di onorificenze del sedicente ordine sono stati autorizzati con decreto del Presidente della Repubblica (o, da diversi anni, a termini di legge, direttamente dal Ministero degli Affari Esteri)? No
    • Essendo la legge suddetta ancora in vigore, e non essendo stati i conferimenti autorizzati con i necessari decreti, chi conferisce o riceve onorificenze del sedicente ordine è passibile delle sanzioni previste da detta legge? Si
Tutto qui, tutto molto semplice e sono sicuro che i fatti, come esposti, le sono perfettamente chiari e ben conosciuti, così come sono perfettamente chiari e ben conosciuti a chiunque si interessi anche marginalmente della materia (e sia, ovviamente, in buona fede).
Il sedicente ordine potrà procedere ai conferimenti delle proprie onorificenze come più gli aggrada *se e quando* la legge 3 marzo 1951 n.178 verrà abrogata, o quando il Ministero degli Affari Esteri (o il Presidente della Repubblica, se vorrà avocare nuovamente a se questa facoltà) lo autorizzeranno. Non esistendo al momento alcuna di queste condizioni, i conferimenti di onorificenze da parte del sedicente ordine allo stato attuale sono, ripeto, argomento da aule giudiziarie. Appurato questo fatto (perchè è un fatto) ovviamente Wikipedia (o qualsiasi altro soggetto) non può fornire informazioni che possano in qualsiasi modo far credere agli utenti meno informati che i suddetti conferimenti di onorificenze da parte del suddetto sedicente ordine siano in qualche modo conformi alle leggi italiane. Perchè, molto semplicemente, non lo sono, e la sua affermazione secondo la quale il sedicente ordine sarebbe un "ordine non nazionale", anche se fosse esatta, non cambierebbe di una virgola i termini del problema (ripeto l'articolo 7 della legge 3 marzo 1951 n.178: " I cittadini italiani non possono usare nel territorio della Repubblica onorificenze o distinzioni cavalleresche loro conferite in Ordini non nazionali o da Stati esteri, se non sono autorizzati con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli Affari Esteri. I contravventori sono puniti con la sanzione amministrativa sino a lire 2.500.000". Saluti cordiali --Arturolorioli (msg) 11:05, 22 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Mi permetto di intervenire anch'io in tono moderato precisando che per l'uso delle onorificenze basta specificare l'Ordine, anche qua la magistratura si è espressa più volte. Se la magistratura poi, riconosce l'Ordine come la continuazione di quello del 1360 e ricostituito nel 1859 dal conte Abbate con l'approvazione di Francesco II non si può dire, visto che il Gran Maestro attuale, è il figlio primogenito del "titolare" della sentenza che è un "sedicente ordine" perchè questo potrebbe essere volutamente offensivo. Creco che l'Ordine poi non abbia mai richiesto il riconoscimento del Vaticano che storicamente riconosce SOLO i suoi ordini di collazione e subcollazione che sono sette se non erro. La Sua frase, quindi, è alquanto impropria ne deve convenire. Ritengo che l'Ordine sia legittimato ad operare in Italia pur se con obbligo della specifica. Sinceramente non si capisce l'astio mostrato da molti. Credo anche che Lei sappia che la inosservanza di una sentenza della massima magistratura italiana sia un reato penale piuttosto grave. Sono uno dei sei legali dell'Ordine ed è solo per questo motivo che non posso firmarmi solo con il mio nome ma dovrei farlo collegialmente. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 109.53.21.129 (discussioni · contributi).

quindi il documento del ministero del 2009 dove l'ordine non è assolutamente contemplato tra i "non nazionali" autorizzati non vale nulla ? --217.221.35.153 (msg) 12:45, 22 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Il documento è sicuramente omissivo e l'Ordine sta provvedendo in tal senso (ha già inviato due comunicazioni al MAE) perchè l'omissione si ritiene possa costituire reato in quanto non tiene conto della succitata sentenza. Una precisazione legale che potrà servire a capire e chiudere questo aspetto. L'Ordine è stato nel 1959 riconosciuto dalla Cassazione quale Ordine legittimo, legale e storicamente vero ed inquadrato tra gli "ordini non nazionali ereditari" quindi nè il MAE nè la Presidenza del Consiglio possono disconoscerlo e DEVONO inserirlo tra gli ordini legittimi e riconoscibili in Italia. Cosa diversa è dire che il MAE non riconosce la sola portabilità al Tizio il quale però ha poi il diritto di ricorrere al TAR e chiedere un cospicuo risarcimento in quanto poi il MAE dovrà giustificare il divieto. Quanto da me scritto è confermabile non solo dai legali o magistrati ma anche solo da uno studente di diritto. Spero di aver dato un contributo chiaro e sicuro in quanto il diritto nelle sue linee essenziali non è opinabile.

Gentile ed anonimo interlocutore, Wikipedia garantisce a tutti la riservatezza. L'indicazione del suo vero nome non è infatti richiesta, è sufficiente registrarsi come utente con un qualsiasi pseudonimo o soprannome (in realtà, gli utenti che si firmano con il proprio vero nome e cognome, come faccio io, sono solo una piccolissima minoranza). Questa registrazione sotto un “nom de plume” la renderà tuttavia "riconoscibile" dagli altri utenti (non come persona fisica, ma con la sua "identità" di Wikipedia), permettendogli di interagire con lei in modo efficace ed a lei di identificarsi in modo corretto. Mi permetto di esortarla a svolgere questa semplice ed utile operazione.
Esaurite nuovamente le questioni formali, ritorniamo alla sostanza. Ho piacere che lei non insita su alcune sue precedenti affermazioni, ossia che la legge 3 marzo 1951, n.178 affermi la legittimità e legalità del sedicente ordine in oggetto, o che il suo presunto status di “ordine non nazionale” possa in qualche modo autorizzare il conferimento delle sue onoreficenze. Erano ambedue affermazioni prive di qualsiasi fondamento, e sicuramente le ha inserite in un attimo di disattenzione. Cose che capitano, soprattutto in discussioni lunghe ed “accese”.
Riguardo alla questione del “sedicente”, ho espressamente chiarito a più riprese che uso il termine nel modo più letterale. Non mi risulta infatti che sia riconosciuto dalla Santa Sede, né da alcuno stato nazionale internazionalmente riconosciuto, né dall’ente governativo italiano preposto a questo genere di riconoscimenti (per delega del Presidente della Repubblica), ossia il Ministero degli Affari Esteri: quindi, a mio modesto avviso, il termine “sedicente” non è “improprio”, ne è neppur remotamente usato in un senso o in un tono che “potrebbe essere volutamente offensivo””.
Riguardo alla sua affermazione relativa al fatto che la Magistratura possa ritenere – se e quando lo ritiene opportuno, perché parliamo di interpretazioni caso per caso, e non di una norma di legge –che la indicazione esplicita del sedicente ordine annulli l’applicabilità della legge 3 marzo 1951, n.178, temo sia un argomento a doppio taglio rispetto alle sue posizioni. Questo genere di sentenze infatti fanno essenzialmente riferimento agli “ordini” di tipo goliardico (quale, per intendersi, l’aretino “Mistico Ordine Goliardico della Chimera Briaca”) o conviviale (quale l’ “Ordine Dinastico del Barolo”) o simili: non essendo “ordini” di tipo cavalleresco, né avendo pretesa alcuna di esserlo, i loro “titoli” ed “onorificenze” possono essere con opportuna ragionevolezza considerate dei giudici quali semplici premi o segni di riconoscimento interni alle rispettive associazioni, e come tali irrrilevanti sotto il profilo legale. E tuttavia proprio a sottolineare questa loro natura privata e priva di qualsiasi ufficialità è richiesto che un loro “cavaliere”, se proprio vuole fare pubblico sfoggio del suo “titolo”, lo qualifichi opportunamente (quindi, ad esempio, “Cavaliere dell’Ordine del Tartufo e dei Vini di Alba”), rendendo palese a tutti l’effettiva natura e valore (o meglio, assenza di valore se non in ambito privato) del titolo stesso. Diverso, immagino, è il caso del sedicente ordine in oggetto, che suppongo reclami invece piena legittimità formale e sostanziale quale effettivo ordine cavalleresco. In questo caso, che il sedicente ordine sostenga di essere un “ordine non nazionale”, oppure un semplice “ente, associazione o privato”, il regime autorizzativo al conferimento ed allo stesso semplice uso delle sue “onorificenze” è solo ed unicamente quello regolamentato dalla legge 3 marzo 1951, n.178, che li sanziona entrambi come reato. Lo preciso solo ed unicamente ad uso dei nostri amici utenti meno ferrati in materia, ovviamente, essendo lei avvocato è naturalmente a perfetta conoscenza di tutto questo, e non mi permetterei mai di mancarle di rispetto con la presunzione di insegnarle qualcosa.
Relativamente alla sua perplessità riguardo l’ “astio mostrato da molti”, non ho letto con attenzione le risposte ai suoi interventi, ma se questo atteggiamento si fosse effettivamente manifestato condividerei pienamente il suo fastidio. In primo luogo, non esiste mai motivo per rivolgersi al proprio prossimo in modo scomposto o astioso : se si hanno argomenti validi, si facciano parlare quelli, gli unici a trarre vantaggio dai toni litigiosi sono quelli che argomenti validi non ne hanno e cercano di “confondere le acque”. In secondo luogo, astio, polemiche ed intemperanze assortite sono (e devono fermamente essere) totalmente estraneee al contesto di Wikipedia. Questo non è un forum, i cui partecipanti possono sentirsi liberi di qualsiasi esternazione pur di cercare di “avere ragione”. Wikipedia è una enciclopedia di tipo collaborativo, i cui utenti cooperano alla formazione delle voci scambiandosi in modo costruttivo informazioni e fonti referenziate, al fine di ricavare una stesura consensuale quanto più esatta e corretta possibile. Non è , non può, e non deve essere uno strumento di propaganda in cui sbandierare il proprio “punto di vista” (anzi, quello dell'insistenza sul “punto di vista” è un atteggiamento esplicitamente proibito e sanzionato su Wikipedia, anche su questo la invito a consultare le regole di Wikipedia, a scanso di possibili provvedimenti da parte degli amministratori). In terzo luogo, toni "fuori le righe" servono solo a generare risposte "fuori le righe", ancge al di là delle intenzioni di chi scrive, come nel caso della sua prima risposta (così inutilmente ostile e "gridata") al mio primo intervento. Ciò detto, posso immaginare i motivi dietro queste reazioni “dure” (se ci sono effettivamente state). Per mia regola (e per “legge” Wikipediana) su queste pagine io presumo sempre il meglio nel mio prossimo, e sono quindi certo che lei e la sua organizzazione siate dei perfetti e scrupolosamente onesti gentiluomini. Ma senza nascondersi dietro un dito, è pieno il mondo (ed in particolare è piena l’Italia) di pseudo-ordini cavallereschi, gestiti da personaggi di dubbia fama (quando non di … tristemente *certissima* fama), dediti al lucroso spaccio di chincaglierie, mantelli, titoli e blasoni ai danni di una “clientela” di ingenui, sprovveduti o semplici ignoranti. Questo vero e proprio scempio indecoroso che viene costantemente perpetrato ai danni delle tradizioni cavalleresche, fidando sulla interminabile lentezza e conseguente onerosità del nostro sistema giudiziario che ne rende assai difficile la persecuzione, comprensibilmente dà sui nervi a molti, in realtà credo a tutti coloro che si interessano in buona fede alla materia, me compreso. Io con (sofferto) esercizio di autocontrollo cerco di rimanere sempre sereno e cortese, e pensare sempre al meglio delle intenzioni altrui, altri, più impulsivi o semplicemente più esasperati, sono a volte meno pazienti, e più propensi a temere il peggio. Questo, ripeto, senza esprimere alcun tipo di valutazione sull’associazione da lei rappresentata. Spero di aver risposto, al meglio delle mie capacità, alla sua domanda.
Tornando pienamente on topic, ed in riferimento a quanto ci siamo fin qui detti con cortesia e spirito collaborativo, mi permetto di ribadire l'argomento di questa sezione: ossia "quale è il motivo del contendere?". Per sua stessa ammissione (visto che avete presentato a quanto mi è dato di capire svariati ricorsi e/o denunce) siete voi stessi consapevoli che le onoreficenze del sedicente ordine non godono al momento del riconoscimento del Ministero Affari Esteri (che è l'unico demandato a formularlo). In mancanza di questo riconoscimento, la legge 3 marzo 1951 n.178 considera tali onorificenze quali reato. Su Wikipedia non è - ovviamente - possibile inserire formulazioni errate o ambigue, che possano anche solo far pensare ad un utente inesperto che l'uso o la concessione delle onorificenze del sedicente ordine siano riconosciute come legali e legittime dalla Repubblica Italiana. Fine. Non credo ci sia altro da aggiungere. *Se e quando* i ricorsi da voi presentati verranno accolti, o la legge in questione verrà abrogata, tutto cambierà, e Wikipedia ne prenderà atto. Fino a quel momento, temo non esista altro da aggiungere sull'argomento che sia "non-POV" (punto di vista), ma che rappresenti invece un contributo costruttivo, collaborativo e funzionale alla corretta costruzione della voce enciclopedica. Penso quindi, nei termini più cordiali ed amichevoli, che l'unica cosa da fare sia attendere gli eventi con serenità: nella storia gloriosa e secolare della Cavalleria attendere i tempi di un mero ricorso legale è davvero un battito di ciglia :)
Mi scuso per il lungo messaggio, ma ripeto, vuole essere quanto più possibile esplicativo per gli amici utenti meno ferrati in materia, e chiarire al mio anonimo interlocutore alcune regole fondamentali di Wikipedia, e la natura del lavoro che qui viene svolto. La chiarezza è un valore importante ... ma solo le penne eccelse lo sanno coniugare con la stringatezza ... ed io purtroppo non ho questo dono :) Il tutto, al solito, AFAIK, ed IMHO. Saluti cordiali --Arturolorioli (msg) 15:30, 22 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Egregio Signore, Lei ha scritto tutte inesattezze e molte offese; ne risponderà nelle sedi più opportune. Lei sicuramente ignora l'Ordinamento italiano, le leggi e tutto il resto. L'ordine Militare del SS. Salvatore e di S. Brigida di Svezia è "ordine cavalleresco non nazionale"; vedo che non ha letto la sentenza e quindi dice cose non vere. Per ciò che mi riguarda so che Lei scrive anche su quei famosi forum che sono oggetto di questo studio legale e che commercia regolarmente decorazioni per i Cavalieri della Santa Sede quindi un pochino di parte. La santa Sede non ha mai riconosciuto Ordini non propri; questo lo sa? e chi ha mai chiesto di essere riconosciuto dalla Santa Sede? non ci teniamo affatto. L'Ordine è riconosciuto da vari stati come si evince dai documenti e foto poste sul sito ma Lei anche questo mostra di ignorarlo. Quando si ignorano molte cose, volutamente o meno, si farebbe bene dall'esprimere pareri_ Se è così sicuro che l'Ordine è fasullo, come lascia capire, perchè non fa, da bravo cittadino, una denuncia? ci piacerebbe molto così capirebbe cosa si intende per diritto. Faccia la persona disinteressata e riporti solo quello che sa e non quello che ha sentito dire da altri! >Dispiace che la discussione degeneri ma è il tipico esempio di come taluni troppo interessati vogliano raccontare cose non vere, Cerco di spiegarmi con un esempio: se Lei mi chiama sedicente professore perchè io non lo sono sia, ma se Lei mi chiama sedicente avvocato io la querelo per diffamazione a mezzo stampa perchè avvocato lo sono veramente. Le "indorature" in campo legale non valgono, si informi dal Suo legale che è meglio- Non mi sono mai nascosto dietro un dito e Le assicuro che mi conoscerà, ma Le ho anche spiegato il motivo. Wikipedia permette interventi non firmati anche perchè come credo anche Lei sappia molte firme sono fasulle e non è nel mio stile scrivere un nome o nick non rispondente al vero.Il precedente commento non firmato è stato inserito da 217.203.102.33 (discussioni contributi).

Si legga WP:MINACCE. La discussione va inoltre considerata chiusa a meno che non vengano fuori fonti secondarie, terze, di peso e autorevoli che dicano qualcosa di diverso --ignis scrivimi qui 18:25, 22 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Errore di citazione articolo di stampa[modifica wikitesto]

Nella voce "ordine militare Del SS. Salvatore e di Santa Brigida di Svezia" viene riportato erroneamente che lo stesso non è più un ordine attivo né tantomeno riconosciuto dalla Santa Sede. Per quanto sopra invio un documento filmato http://m.youtube.com/watch?v=uL9l-VFerN4 che dimostra chiaramente l'infondatezza di tale assunto. Dallo stesso si evince che l'Ordine continua ad esistere e a nominare nuovi cavalieri. Infatti il filmato documenta l'ultima cerimonia delle investiture tenuta in Roma presso la Chiesa di Santa Maria in Campitelli in data 19/ottobre/2013 con la partecipazione di S.Emin. Cardinale Montezemolo, la celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Padre Generale dei Chierici della Madre di Dio Mons. Petrillo, dal Priore Aggiunto dell'ordine Mons. Buonavolontà e da numerosi prelati, molti dei quali accolti nell'Ordine. A questo punto ritengo che l'articolo di stampa apparso sull'Osservatore Romano nel 2002, nell'attualità sia privo di fondatezza se non contraddittorio. Per quanto riguarda il riconoscimento giuridico si continua a ricordare che la Suprema Corte di Cassazione della Repubblica Italiana con sentenza numero 1624 del 1959 ha riconosciuto definitivamente l'Ordine come "Ordine non Nazionale". Cordialità Gerardo Palmese.--2.41.9.78 (msg) 09:57, 15 nov 2013 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Ordine militare del Santissimo Salvatore di Santa Brigida di Svezia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 02:20, 30 mar 2018 (CEST)[rispondi]

Legittimità dell'Ordine[modifica wikitesto]

Un ordine cavallaresco per essere lecito e legittimo non ha bisogno del riconoscimento della Santa Sede nè di altra chiesa, anche se si ispira ad ideali cristiani. Dalla pubblicazione del Fenica si evince che fu riconosciuto dal re Francesco II nel 1859:"...nel 1859, il barone Vincenzo Abbate de Castello Orléans, a seguito di un miracolo ricevuto dalla Santa, nella sua villetta di Capua, assieme ad altri nobili riorganizzò, spinto da S.M. il Re Francesco II, l’Ordine, ed egli stesso fu eletto, con carica ereditaria, Principe e Generale Gran Maestro. L’Ordine ottenuta l’approvazione di Francesco II (divenuto ormai Re) e del Cardinale Giuseppe Cosenza, Arcivescovo di Capua, inizia la sua vita con regolari e frequenti riunioni. Il Fenicia nel suo libro “ La Sacra e nobile Milizia del SS. Salvatore o di Santa Brigida di Svezia ” del 1862 elenca tutti i nobili che parteciparono e furono eletti a diverse cariche ereditarie---".Tutto ciò potrà dare fastidio a più d'uno, ma è la realtà storica, inconfutabile.--151.32.174.136 (msg) 11:28, 14 dic 2020 (CET)[rispondi]

allora non avete bisogno di wikipeda per attestarla. Saluti. --ignis scrivimi qui 13:07, 14 dic 2020 (CET)[rispondi]
La sentenza del TAR del Lazio riportata nella versione attuale afferma chiaramente che non è inquadrabile nel novero degli ordini riconosciuti, ribaltando esplicitamente la sentenza della Cassazione e qualsiasi altra informazione "di parte". --93.146.169.110 (msg) 02:11, 3 gen 2024 (CET)[rispondi]