Discussione:Inquinamento elettromagnetico

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Monitoraggio effettuato nel febbraio 2008


Cosa vuol dire "rilascia il parere radioprotezionistico" ? Alfio (msg) 20:41, ott 30, 2005 (CET)

Assolutamente niente, è un garbato POV. --Snowdog 20:43, ott 30, 2005 (CET)

Rollbackino possibilista

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Un anonimo aveva cancellato parte dell'articolo. L'ho rimessa, ma in effetti sono dati non documentati. Forse è il caso di cercare referenze.

In realtà ho fatto solo un po' di casino io... perdono. Progettualita 14:15, 5 gen 2006 (CET)[rispondi]

Ma siamo sicuri?

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E' più importante, nel determinare la pericolosità, la frequenza o la potenza irraggiata? Ha senso rispondere a questa domanda in assoluto?

Contano tutt'e due. Oppure, per le potenze e frequenze usate comunemente, non contano nessuna delle due, visto che non si riesce mai a trovare un effetto degno di questo nome. Alfio (msg) 00:18, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Frase tolta

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Ho tolto questa frase:

Una soglia di guardia è il riscontro di almeno una decina di casi di una data malattia in presenza di elettrosmog per una popolazione di riferimento 100000 abitanti, tra le quali avviene il campionameno statistico.

Non capisco il riferimento ad una "data malattia", visto che le malattie che superano i 10 casi su 100000 sono quasi tutte, e considerarla "soglia di guardia" in presenza di elettrosmog sarebbe un falso positivo. Si parla dell'influenza o della leucemia? Fonti? Alfio (msg) 22:42, 20 gen 2006 (CET)[rispondi]

elettrosmog

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Perché continuare a ignorare questo PROBLEMA. In Italia non si fa altro che mantenere nascosto questo problema per questione di interesse, come anni fà si faceva col fumo, mantenendo nell'ignoranza la popolazione,ma se è vero che possiamo vincere con il sapere ebbene: su il televideo della Rai ( pag. 164 ) quache anno fà vi era un articolo che diceva che i cavi ad alta tensione aumentano il rischio di cancro (risultato raggiunto dagli scienziati britannici presieduti dall'epidemiologo Richard Doll), e inoltre diceva che la Gran Bretagna e pronta a riconoscere UFFICIALMENTE che i cavi dell'alta tensione aumentano il rischio di cancro influendo negativamente sulle cellule della Melatonina ( detta anche cellula del sonno),infatti è risaputo che è il momento in cui siamo più vulnerabili. Ricordo anche che durante ua delle trasmissioni di Maurizio Costanzo uno scienziato disse che le molle elicoidali dei materassi a molle in presenza dell'elettrosmog (quindi in camera da letto ove sono presenti tv,radiosveglie, lampade sui comodini ecc.ecc.)possono avere effetti negativi sul dna di un feto in caso di persona gravida. Ma oviamente venne subito interrotta la trasmissione e quando riprese "chissà perché" non fu data più la parola allo scienziato. Comunque non mi dilungo oltre perché ci sarebbe da parlare per intere giornate invito comunque ad INFORMARSI per vincere la battaglia dell'ignoranza con cui ci combattono i nostri SIGNORI di ROMA usando INTERNET e digitando elettrosmog vi accorgerete di quanto non sappiamo in merito.

                                cordiali saluti Caruso Rosario
Se l'elettrosmog è considerato un problema, la soluzione è facilissima: basta che gli italiani smettano di usare i telefonini, eliminando così le 56 milioni di antenne tenute, per lo più, proprio accanto agli organi riproduttivi... il resto delle emissioni è talmente più debole che al confronto scompare. Per informarsi, piuttosto che siti internet presi a caso su Google, occorrono testi universitari di ingegneria delle telecomunicazioni e di medicina. Anche qui, pare che poca gente abbia voglia di studiarseli e finisce col parlare a vanvera. Alfio (msg) 19:26, 30 gen 2006 (CET)[rispondi]


Informatevi meglio.
I valori permessi in Itaia dal groviglio di normative in vigore, alla base dell'impianto, cioè dell'antenna, nel Canton Ticino sono pari a 3 V/m, quindi sono la metà di quelli italiani il cui limite è di 6 V/m, benché non mi sembra che l'italiano sia più resistente o diversamente resistente del cittadino svizzero. Avendo dovuto subire un impianto sulla testa per una decina di anni mi sono informato con precisione.
Cordiali saluti (Antonio Febbraio 2013)

Decreto legge

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Ho tolto la frase "Un decreto impone di tenere il cellulare ad almeno 20 cm dall'orecchio in fase di chiamata, quella in cui l'emissione di onde elettromagnetiche è maggiore. Il decreto chiaramente di difficile applicabilità ha l'effetto di escludere responsabilità di produttori e gestori di telefonia, nel caso in futuro siano accertati effetti nocivi dell'elettrosmog." perche' oltre ad essere POV non ho trovato riferimenti al suddetto DL. Se e' vera, una volta trovata la fonte potra' essere inserita.--Ittos 10:53, 21 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Ho riscritto buona parte del paragrafo legislazione per correggere varie imprecisioni.Ho rimosso i valori di frequenza a cui operano i telefonini (fra l'altro incompleti) dato che non hanno nessuna rilevanza all'interno della legislazione. Così pure le considerazioni sui vantaggi che si averbbero dal moltiplicare le antenne UMTS sono estranei all'argomento oltre che discutibili..--Gtakanis 0:19, 8 gen 2007 (CEST)

c'è statao un rollback in merito al paragrafo dove si parla delleffetto dei campi magnetici sulla rotazione degli atomi. Si può dire che è vero dal punto di vista fisico ma irrilevante per la biologia?i soli efffetti di interesse dei campi magnetici sono malattie mortali?un rallentamento delle rezioni biochimiche nel corpo, e dei bioritmi umani non è rilevante? se l'enecicplopedia oltre a pretendere contributi gratuiti, veritieri, documentati, ben scritti, si ferma ogni volta a cavillare sulla pertinenza degli articoli si ritroverà senza niente!tanti bei stub bianchi e nient'altro. Ci sono degli utenti poi che di mestiere non scrivono niente, solo buoni a cancellare il lavoro degli altri.
Il tuo contributo tanto per iniziare è senza fonti e poi come fai a dire che il campo magnetico rallenta la rotazione degli elettroni fino al punto di influenzare i fenomeni fisici e biologici? Ti ricordo che un rallentamento di una parte su un milione in una reazione chimiche che richiede centesimi di secondi è ininfluente. Hellis (msg) 15:18, 24 mar 2008 (CET)[rispondi]
sono d'accordo con il tuo discorso, ma si può ribattere che al di sopra di un certo valore, che dipenderà da n fattori, il rallentamento che può produrre un campo magnetico sull'atomo è tale da essere non trascurabile rispetto ai tempi medi di una reazione chimica. Il rallentamento riguarda tutti gli atomi coinvolti nella reazione: se nella reazione intervengono consecutivamente per dire 2000 atomi, il ritardo complessivo è di 2000 volte quello iniziale. Se si tratta di una reazione complessa, di una serie di atomi coinvolta (o lo stesso atomo coinvolto in più passaggi), ecco che i ritardi si devono sommare e si accumulano grandezze significative.
Non mi risulta di ricerche che seguano la tua tesi. Le ricerche normalmente parlano di effetti termini sulle cellule o di cose simile non di rallentamento degli atomi. Per non parlare del paragrafo che parla della curvatura dello spazio tempo che è vera secondo le nostra conoscenze della fisica, ma che in realtà è insignificante dato che servono densità di energia enormi per curvare in maniera significati lo spazio tempo. Densità enormemente superiori a quelle prodotte anche dai più potenti trasmettitori elettromagnetici. Hellis (msg) 20:04, 24 mar 2008 (CET)[rispondi]
[1] è un articolo che èparla della posibilità per un anello circolare che ruota in una sola direzione, ovvero un cilindro che si muove nel solito modo, di generare linee di campo magnetico circolari tali da avere effetti su una particella puntiforme, messa al centro del circolo. al centro del circolo, il campo magnetico è zero e dunque eventuali effetti sono attribuiti a un trascinamento del sistema di riferimento della particella, cioè una deformazione dello spazio-tempo all'iterno del cerchio laser.
E allora? Che centra quell'ipotesi con l'elettrosmog? Hellis (msg) 21:42, 28 mar 2008 (CET)[rispondi]

leggge di wilehelm wien

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La legge sperimentale di Legge di Wihelm Wien permette di ricavare una relazione che collega la frequenza massima d'onda emessa da un'antenna all'aumento di temperatura indotto. Un aumento sensibile per l'organismo umano, di almeno 1 grado Kelvin, si ottiene in prsenza di un segnale pari a circa 100 Gigahertz di frequenza.[senza fonte]

la fonte è riportata nell'articolo sulla legge di Wilhelm wien, dove c'è il calcolo che correla l'aumento di temperatura di 1 grado kelvin con una frequenza di 100 gigahertz

efetti bilogici non termici del campo elettromagnetico, dipendenza dalla modulazione, superamento del modello termico degli anni '50

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CITAZIONE Nel corso degli anni ’50 si affermò ciò che in letteratura è definito il “modello termico”. Gli elementi fondamentali del modello, tuttora considerato valido da una parte della comunità scientifica, erano: 1) l’unico modo di influenza biologica dell’energia elettromagnetica su di un organismo vivente è mediante il sovraccarico del suo sistema di termoregolazione;

2) l’azione di un campo a microonde pulsato, oppure ad onda continua, era equivalente, ovvero la presenza della modulazione era considerata ininfluente;

3) un campo di bassa intensità (< 100 V/m) non è in grado di influenzare il sistema nervoso.

Ricerche svolte a partire dalla fine degli anni ’60 ben presto confutarono sperimentalmente queste affermazioni. Nel 1968 si scoprì che campi ELF di debole intensità (5-15 Hz, 2-10 V/m) erano in grado di modificare il tempo di reazione di soggetti umani. Un ciclo di esperimenti effettuati nel periodo 1970-1976 con scimmie rivelò che campi ELF (7-75 Hz, 1-100 V/m) determinavano cambiamenti nel tempo di reazione e nell’EEG (Elettroencefalogramma) dei primati.

Nel 1974 W. Ross Adey, uno dei ricercatori più autorevoli a livello mondiale per il suo lavoro all’avanguardia nel campo della neuroscienza, analizzò in vitro il flusso dello ione calcio nel cervello di pulcino esposto ad un campo elettrico sinusoidale (5-56 V/m). Gli esperimenti indicavano una variazione significativa dell’efflusso di calcio solamente per determinate frequenze (6 e 16 Hz) e per particolari valori del campo (10 e 56 V/m). L’effetto di non linearità, denominato “a finestra”, divenne ancora più evidente quando furono utilizzati campi di alta frequenza (147 e 450 MHz), modulati con segnali di bassa frequenza (1-30 Hz). L’effetto “finestra” presentava un andamento a campana, con il picco di massimo efflusso dello ione calcio per frequenza di modulazione di 16 Hz e per densità di potenza dell’onda incidente di 10-20 W/m2. L’effetto non si manifestava applicando campi di alta frequenza non modulati (ad onda continua). Negli anni ’80 l’effetto finestra fu confermato con esperimenti riguardanti l’esposizione in vivo della corteccia cerebrale intatta di gatto e in vitro delle fibre nervose terminali del cervello di ratto. Altri gruppi di ricerca, in differenti località geografiche, replicarono l’esperimento di Adey, confermandolo; vi era, tuttavia, disaccordo sulla finestra di frequenza, che differiva in valore. La questione fu brillantemente risolta da Carl F. Blackman, dell’EPA (Environmental Protection Agency), il quale pervenne nel 1982 alle seguenti conclusioni: - nel rilascio degli ioni calcio del tessuto cerebrale dei pulcini è implicata la debolissima componente magnetica del campo elettrico (usato singolarmente, o come segnale modulante) nell’intervallo di frequenza ELF; - le finestre in frequenza che determinano la risposta biologica dipendono dall’intensità del campo geomagnetico locale statico. Ad esempio, un campo magnetico sinusoidale (Bac) di frequenza 16 Hz era efficace nel determinare un aumento dell’efflusso di ioni calcio, presentando due finestre con valore dell’induzione magnetica Bac rispettivamente di 0,01 e 0,1 mT solamente se l’intensità del campo geomagnetico statico B0 era uguale a 38 mT, ma inefficace se l’intensità del campo geomagnetico era ridotta a 19 mT. Gli esperimenti di laboratorio permisero di determinare una relazione che legava la frequenza del campo magnetico alternato con la cosiddetta “frequenza di ciclotrone” fc dello ione calcio, ovvero (1) fc = q×B0/2pm [Hz] in cui q e m sono rispettivamente la carica e la massa dello ione calcio, e B0 è l’intensità del campo geomagnetico statico. Nel periodo 1990-1996 furono effettuate 25 ricerche sperimentali sull’argomento, le quali indicavano che per alcuni tipi di cellule, in determinate condizioni di ampiezza e di frequenza dei campi elettromagnetici applicati, era alterato il comportamento dello ione calcio libero della cellula.

Negli anni ’80 e ’90 altri esperimenti evidenziarono importanti effetti non termici dei campi elettromagnetici; tra i più significativi: - gli accurati studi di W. Grundler che, con debolissimi fasci di microonde, energia 200 volte inferiore al rumore termico presente nel sistema biologico, modificava il tasso di crescita di cellule di lievito; - gli studi del Premio Nobel J. Delgado sulle malformazioni negli embrioni di pollo, conseguenza dell’esposizione a campi magnetici di intensità 0,2-0,4 mT. L’insieme degli studi sugli effetti di deboli campi e sul fenomeno finestra sono stati contestati da una parte del mondo scientifico; le principali argomentazioni alla base delle critiche sono le seguenti: - si tratta di artefatti sperimentali; - il fenomeno è ancora controverso, poiché non sempre riproducibile; - l’effetto è impossibile, poiché il “rumore termico” presente nel sistema biologico è maggiore dell’intensità del campo.

Mikhail N. Zhadin e Vadim V. Novikov, del Laboratory of Neurocybernetics of Cell Biophysic, Pushchino, Russia, pensarono di superare i problemi connessi alla difficile riproducibilità degli esperimenti legati all’azione combinata del campo magnetico statico e di quello alternato, servendosi di un sistema non biologico molto semplice e di un apparato sperimentale facilmente riproducibile. Una prima serie di esperimenti fu effettuata, presumibilmente, nel periodo 1992-93 e pubblicata nel 1994 su una rivista russa (V.V. Novikov e M.N. Zhadin, 1994). Si impiegarono soluzioni acquose di aminoacidi (acido glutammico, asparagina, arginina o tirosina), in cui, mediante una tensione continua ed il processo di elettrolisi era fatta scorrere una corrente ionica. Alla soluzione erano applicati simultaneamente un campo magnetico statico B0 uguale a 25 ? T, confrontabile con il campo geomagnetico, ed un campo alternato Bac, parallelo al precedente, con frequenza variata nell’intervallo 0,1-40 Hz; la corrente ionica nella soluzione era rilevata in funzione della frequenza del campo magnetico alternato. Si osservarono impulsi di corrente netti e ben definiti in corrispondenza della cosiddetta “frequenza di ciclotrone” per le molecole ionizzate dei vari aminoacidi; l’effetto, tuttavia, non si manifestava quando i due campi magnetici erano ortogonali tra loro, oppure in assenza del campo statico. Il fenomeno era osservabile per un’ampiezza debolissima del campo magnetico variabile (Bac ? 0,05 ? T) e svaniva per valori del campo relativamente maggiori, ovvero oltre 5 ? T. Zhadin e Novikov, per accreditare la loro scoperta a livello internazionale, effettuarono una seconda serie di esperimenti presumibilmente nel 1993 in collaborazione con Frank S. Barnes e Nicholas F. Pergola, del Department of Electrical and Computer Engineering, University of Colorado, Boulder, Colorado (M.N. Zhadin ed altri, 1998). Nella prima serie di prove l’ampiezza del campo magnetico alternato è mantenuta costante, al valore di Bac = 0,025 ? T), per valori fissati del campo magnetico statico (B0 = 20, 30, 40 ? T); la frequenza del campo magnetico alternato era variata tra 1 e 10 Hz, con velocità di variazione 0,05 Hz/s. Furono osservati sperimentalmente alcuni impulsi di corrente, rispetto alla corrente stabile, per frequenze del campo magnetico alternato corrispondenti alla frequenza di ciclotrone fc dello ione acido glutammico. Nella seconda serie di prove il campo magnetico statico è stato mantenuto costante, ovvero B0 = 40 ? T, e quello variabile Bac assumeva i valori di 0,01 ? T, 0,02 ? T, 0,04 ? T, 0,08 ? T. I due campi erano sempre paralleli tra loro e la frequenza del campo alternato è stata variata tra 1 e 10 Hz; furono rilevati impulsi di corrente più ampi per i valori di 0,02 ? T e 0,04 ? T. I dati confermavano ed approfondivano la prima serie di esperimenti ed i ricercatori russi ed americani inviarono insieme il 11 luglio 1994 alla rivista internazionale di riferimento per il settore, Bioelectromagnetics, il manoscritto, per sottoporlo ai revisori; fu necessario quasi un anno per apportare le modifiche richieste dai revisori stessi, ed infine il 22 aprile 1995 fu accettato l’articolo in versione definitiva.

sezione "fisica elementare del campo magnetico"

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a) la dipendenza dalla distanza varia fortemente con la geometria, ma è difficile che vada con il quadrato.
b) La legge di Wien non c'entra nulla
c) 1 kelvin di temperatura, ma con che intensità del campo?
d) il tesla non può essere contemporaneamente due cose diverse
e) in ogni caso il tesla non è né l'una né l'altra cosa

Soprattutto il fatto di Wien sembra una presa in giro deliberata. Non ho fatto il conto, ma forse la frequenza citata corrisponde al massimo di emissione di un corpo nero a 1 kelvin (272 sotto zero) di temperatura. Che è una cosa che non c'entra assolutamente nulla.

Obiezioni a cancellarlo? --GianniG46 (msg) 01:07, 19 giu 2010 (CEST)[rispondi]

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dato che il template {{interprogetto}} accetta un solo link ad un solo progetto esterno (salvo il caso di Wikinews, ma solo perché esiste un template apposito) ho rimosso i link alle pagine "Sentenza corte di Cassazione n.8102/2002", "L. 22 febbraio 2001, n.36", "Sentenza corte di Cassazione n.36845/2008" e "Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la radiodiffusione televisiva". personalmente ritengo che il più attinente (se ne deve rimanere solo uno) all'argomento sia l'ultimo, ma non sono esperto (ed in particolare IANAL). in tutti i casi, tuttavia, si rischia di cadere nel Localismo se si decide di linkare un documento su source (ovviamente in lingua italiana) che tratti esclusivamente di come viene regolamentato l'elettrosmog in Italia. --valepert 21:19, 18 lug 2012 (CEST)[rispondi]

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Canone di locazione vs canone unico patrimoniale

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La differenza sta nel fatto che gli operatori di telefonia mobile sono tenuti a pagare i comuni alle province un canone di locazione che può arrivare a €20.000 all'anno per ogni impianto contro un canone unico patrimoniale che per legge è previsto in 800 euro forfettari l'anno per ogni impianto.

Testo proposto:

«Una sentenza della Corte d'Appello di Venezia[1] afferma che i Comuni e le Province hanno facoltà di stipulare canoni di locazione ovvero diritti di superficie per gli impianti di telefonia disciplinati dalla normativa privatistica e adeguati ai valori correnti di mercato. Non appartenendo al patrimonio indisponibile dell'ente (a meno di concessioni specifiche), l'impianto di telefonia non può essere assoggettato al pagamento del Canone Unico Patrimoniale forfettario (comma 831-bis articolo 1 Legge 160/2019), ammontante a circa 800 euro l'anno per ogni impianto.[2]»

Un'altra sentenza del 2023:

«tutto il regime di accesso alle telecomunicazioni ha carattere privatistico: i consumatori pagano infatti a società con scopo di lucro, tariffe non calmierate, ma soggette alla concorrenza di mercato. Si aggiunga che un bene, per acquisire e mantenere il requisito dell’appartenenza al patrimonio indisponibile ai sensi dell’art. 826 comma 3 c.c. deve essere destinato a servizi di competenza dell’Ente locale territoriale tra i quali per i comuni, certamente non rientra il servizio di telecomunicazioni, fisse e mobili»

Così com'è, la voce non è NPOV in quanto suggerisce che i Comuni nulla possano fare contro gli impianti 5G, perché i limiti sono fissati dal governo centrale e gli enti locali possono al più approvare un Piano antenne che indichi in che zone non si possono installare gli impianti. Tuttavia, i Comuni e le Province decidono liberamente i canoni di locazione o i diritti di superficie, potendoli adeguare ai valori correnti di mercato: hanno una leva economica per disincentivare le installazioni, imponendo agli operatori compensazioni anche risarcitorie del danno ambientale e biologico creato dagli impianti stessi.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 176.200.68.228 (discussioni · contributi) 19:19, 23 giu 2024 (CEST).[rispondi]

Come ti è stato già detto si va ampiamente fuori tema (vedi WP:IR): la voce tratta di inquinamento elettromagnetico da emissioni non ionizzanti (ambito molto ampio di cui la telefonia cellulare costituisce una minima porzione), non dei canoni e corrispettivi per l'installazione di antenne, che costituisce argomento totalmente diverso, e che - per giunta - si vorrebbe pure declinare in una prospettiva localistica italiana. Non si comprende quale mai sarebbe la relazione fra l'applicazione di canoni di mercato o di canoni determinati in forza di atti di regolamentazione generale in termini di vero o presunto inquinamento e neppure perché, in mancanza di adeguate dimostrazioni scientifiche e specifici precedenti giurisprudenziali, da questi dovrebbero discendere presunte "compensazioni anche risarcitorie".--TrinacrianGolem (msg) 18:34, 24 giu 2024 (CEST)[rispondi]
  1. ^ Corte d’Appello di Venezia Sez. IV n.2488/2022 pubbl. Il 23/01/2023 a conferma della sentenza di del Tribunale ordinario di Treviso sezione terza civile n. 2122/2021 r.g.a.c. in data 15/12/2021. Come citato in Antenne di telefonia: Canone di locazione o canone unico? (C.Fommei), su lasettimanagiuridica.it. URL consultato il 23 giugno 2024.
  2. ^ Le antenne di telefonia non sono un servizio pubblico, su NT+ Enti Locali & Edilizia, 13 dicembre 2022. URL consultato il 23 giugno 2024.

--176.200.68.228 (msg) 18:57, 23 giu 2024 (CEST)[rispondi]