Discussione:Grappa

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Grappa e acquavite[modifica wikitesto]

Qual è la differenza fra grappa e acquavite?--Tempiese 14:27, 20 set 2006 (CEST)[rispondi]

Espediente commerciale[modifica wikitesto]

Questa frase mi pare un po' da controllare: "Questo consente a commercianti di poco scrupolo di spacciare colori molto intensi come prodotti di lunghi affinamenti in legno. Un espediente commerciale che pur non essendo illecito è da considerare pubblicità ingannevole." Che dite? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.5.89.14 (discussioni · contributi) 00:21, 4 feb 2007 (CET).[rispondi]

Consigli e definizioni[modifica wikitesto]

La grappa è un "distillato di vinaccia" (quello che rimane dopo la produzione del vino, si potrebbe chiamare quindi acquavite di vinaccia), puo' essere di vari tipi di uve mescolate assieme oppure "monovitigno", ovvero di un unico tipo di uva. L'"acquavite" è il "distillato di qualsiasi tipo di frutta", dall'uva intera alle fragole, pere, etc.etc. Purtroppo in Italia non esiste una legge che tuteli il consumatore, costringendo a scrivere sull'etichetta le caratteristiche precise del prodotto e le modalità di produzione, così si possono fare grappe "invecchiate" quando invece ci si ha aggiunto solo trucioli di legno, coloranti(caramello) e aromi, senza doverlo scrivere sull'etichetta!!
Si puo' scrivere "distillazione a vapore", che non vuol dire distillazione artigianale con alambicco discontinuo, ma semplicemente è un modo per confondere e ingannare il consumatore, vendendo una grappa prodotta in realtà industrialmente. Oppure è possibile far distillare la propria materia prima da altri, poi cambiarla di un grado e scrivere sull'etichetta "prodotto e imbottigliato da xxxx", cosa spesso fatta dai produttori di vino che fanno anche grappa. Ma vi pare? e questo solo per la grappa, ma si puo' fare un discorso simile per l'olio, e molti alti prodotti italiani.
UN CONSIGLIO QUINDI: leggete sempre bene l'etichetta, se non vengono scritte le cose esplicite, fatevi venire dubbi, andate a vedere le distillerie all'opera, se vi capita (e notate bene che per utilizzare materie fresche bisogna che la distillazione avvenga quasi in contemporanea con quella del vino, quindi da agosto a fine settembre circa: se visitate una distilleria in funzione da novembre in poi, vuol dire che utilizza roba avariata!! e quindi demetilizza! state attenti!) e nel caso delle grappe invecchiate, quando sentite forte sentore come di pesca o di qualcosa di dolciastro, è probabile che ci siano stati aggiunti aromi!!! attenti!! Serve una legge seria che tuteli il consumatore E il prodotto all'estero, come per il cognac. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Chiarellino (discussioni · contributi) 00:16, 18 giu 2007 (CEST).[rispondi]

A me pare piuttosto chiaro l'articolo 13 del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 luglio 1997, n. 297: "Art. 13.
Invecchiamento
1. Nella presentazione e nella promozione è consentito l’uso del termine "vecchia" o "invecchiata" per la grappa sottoposta ad invecchiamento, in recipienti di legno non verniciati nè rivestiti, per un periodo non inferiore a dodici mesi in regime di deposito fiscale in pianti ubicati nel territorio nazionale. Sono consentiti i normali trattamenti di conservazione del legno dei recipienti.
2. E’ consentito, altresì, l’uso dei termini "riserva" o "stravecchia" per la grappa invecchiata almeno 18 mesi, alle condizioni di cui al comma 1.
3. Nelle ipotesi di cui ci commi 1 e 2, può essere specificata la durata dell’invecchiamento, espressa in mesi e in anni, o soltanto in mesi.
4. Il trasferimento del prodotto sottoposto ad invecchiamento è consentito alle condizioni previste dall’articolo 3, comma 3." --Cook15 11:25, 4 ott 2007 (CEST)[rispondi]
Avevo letto anni fa, che le grappe si dividono per qualità in due grandi categorie, nella prima in alto, ci sta la "grappa di moscato", sotto, ci stanno tutte le altre.--80.116.131.184 (msg) 22:27, 20 giu 2008 (CEST)[rispondi]
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--  Il Passeggero - amo sentirvi 09:50, 27 giu 2016 (CEST)[rispondi]

Precisazione[modifica wikitesto]

La prima grappa ottenuta da una singola vinaccia fu realizzata dalla distilleria Bocchino di Canelli nel 1898 con la distillazione delle vinacce di moscato in purezza . Alla Nonino si deve solo il concetto di monovitigno come marchio registrato. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 109.53.22.191 (discussioni · contributi) 09:03, 1 apr 2011 (CEST).[rispondi]

Uso del caramello[modifica wikitesto]

In effetti si possono usare coloranti come il caramello e aromi fino al 2% del volume complessivo senza indicare niente sull'etichetta. Ci sono in commercio prodotti, anche molto apprezzati e con larga commercializzazione, che sono dichiarati come invecchiati per 18 mesi ma più scuri del cognac. Tuttavia sono assolutamente in regola con le norme attuali. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Monoda74 (discussioni · contributi) 10:26, 5 lug 2011 (CEST).[rispondi]

Legislazione e collegamenti esterni autoreferenzianti[modifica wikitesto]

Il nuovo decreto n° 5389 del Ministero delle Politichie Agricole, Alimentari e Forestali che regolarizza la materia è entrato in vigore l'1 agosto 2011. Esso tutela il prodotto "grappa" e stabilisce che la grappa è solo l'acquavite di vinaccia prodotta da uve raccolte e fermentate in Italia e lavorate da impianti siti sul territorio italiano. Come comportarsi adesso con quanto affermato dal Canton Ticino, che continua a permettere di chiamare "grappa" l'acquavite prodotta in alcune valli del Cantone (vedi qui)?

Inoltre la voce cita più volte come fonte un documento pubblicato su un sito esterno (qui) che in pratica è la versione PDF della voce stessa! --Leo72 (msg) 08:33, 10 set 2011 (CEST)[rispondi]

Ho modificato la pagina perché nessuno ha fatto niente in 3 anni e anche se la svizzera è menzionata di striscio più in basso, l'introduzione faceva erroneamente pensare che fosse solo una cosa italiana, al contrario delle traduzioni in altre lingue. A me sembra comunque che oltre a ciò che dici, rimane un taglio tremendamente legalistico con tono di superiorità e poco informativo. Si parte subito con leggi e tecnicismi, sembra di leggere qualcosa scritto da un avvocato della burocrazia pubblica. Inoltre è tutto scritto come se la grappa fosse solo italiana, citando solo leggi e norme italiane, e presentando una prospettiva italiana, finché non si arriva qualche sezione dopo (dopo aver visto le grappe regionali, in cui non è menzionata quella svizzera) e si scopre che anche la grappa svizzera è riconosciuta, ma la cosa finisce lì.
Sulla wikipedia inglese le pagine che sono troppo americano-centriche vengono corrette perché non presentano una visione globale, invece su quella italiana?
Purtroppo non essendo un esperto non posso riscrivere la pagina in modo decente, magari qualcuno può cercare di renderla più neutrale. --Formagella (msg) 23:40, 2 nov 2014 (CET)[rispondi]
Lo so che sono passati quasi 5 anni ma a me sembra ancora incredibile che nel settore più normato di tutti da secoli oserei dire millenni (le bevande alcoliche) ci sia ancora qualcuno che si meravigli se si citano le leggi: ma secondo voi il concetto di denominazione protetta è stata inventata per quali prodotti? Mai sentito parlare di un certo champagne? Così ho riportato in incipit il regolamento UE in vigore (CE 110/2008) che, ovviamente, identifica il termine "grappa" come protetto e specifico per il solo stato membro Italia (indicazione geografica protetta). La grappa è solo italiana e solo producibile in Italia, neppure nella repubblica di San Marino si può fare grappa (basta chiamarla "distillato di vinacce"). --Sistoiv (msg) 18:38, 16 mar 2019 (CET)[rispondi]

Revisione scheda tecnica e revisione voce[modifica wikitesto]

La nuova scheda tecnica del Mipaaf DECRETO 28 gennaio 2016 nella definizione parla solo di Italia. Pertanto, ho corretto e aggiornato la voce. Svizzera italiana e San Marino non sono più inclusi. --Sistoiv (msg) 19:15, 26 nov 2016 (CET)[rispondi]

ho ripristinato gli aggiornamenti (miei) di dicembre. Prima di citare regolamenti del 1989 occorrerebbe verificare se non siano stati superati.--Sistoiv (msg) 16:56, 9 apr 2017 (CEST)[rispondi]
ma l'anonimo che continua a rimettere Canton Ticino e San Marino perché non mette la fonte aggiornata? Rimesso per l'ennesima volta solo Italia. --Sistoiv (msg) 21:32, 27 giu 2017 (CEST)[rispondi]
idem (oggi). --Sistoiv (msg) 22:59, 7 ago 2017 (CEST)[rispondi]
Ancora? --Sistoiv (msg) 06:57, 1 dic 2017 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 3 collegamento/i esterno/i sulla pagina Grappa. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 13:47, 10 mar 2018 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Grappa. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 00:20, 16 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Ottica geopolitica limitata[modifica wikitesto]

Sono per togliere l'avviso: non ha senso. Sarebbe come metterlo nella voce Barolo o Gorgonzola. La grappa è solo Italia, per legge. Attendo pareri. --Sistoiv (msg) 16:33, 28 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Grappa nostrana ticinese[modifica wikitesto]

Secondo me è importante indicare nella voce che il termine grappa venga utilizzato anche nel Canton Ticino per indicare il distillato di vinacce. Ho cercato di introdurlo più volte, ma viene puntualmente cancellato. Sarà anche vero che il nome è protetto da una norma comunitaria, ma il Canton Ticino non è in Europa e quindi può utilizzare il nome (quantomeno in Svizzera). https://www4.ti.ch/dfe/de/sa/consulenza-e-servizi/promozione-dei-prodotti/marchi-commerciali-registrati/ Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 89.251.240.35 (discussioni · contributi) 08:21, 13 nov 2019 (CET).[rispondi]

Tuttavia lo stesso sito del Consiglio Federale Elvetico riporta l'articolo in questione, ovvero il Regolamento (CE) n. 110/2008, come parte degli accordi bilaterali tra la Svizzera e la Comunità Europea (https://www.admin.ch/opc/it/european-union/international-agreements/004.008.005.000.000.000.html), pertanto, se il marchio è registrato, sarebbe più corretto inserirlo come precisazione, piuttosto che come parte della definizione.--146.241.154.86 (msg) 12:21, 30 dic 2019 (CET)[rispondi]
Per la 5ª o 6ª volta ho eliminata qualsiasi riferimento extra Italia a Grappa. Quel collegamento cita una fonte che però è superata. Vediamo per l'ennesima volta di fare ordine:
  • 1) l'Ordinanza del DFI sulle bevande alcoliche del 2005 affermava (art. 60, comma 4) "La grappa è acquavite di vinaccia prodotta in Italia, nel Cantone Ticino, in Val Calanca, Val Bregaglia, Val Mesolcina o nella Valle di Poschiavo con uve delle relative regioni
  • 2) con il riconoscimento (vedi legislazione in voce) nel 2008 come IG specifica e peculiare della sola Italia (per l'UE) anche il DFI (per gli accordi di mutuo riconoscimento) ha aggiornata la sua legislazione
  • 3) infatti, il testo ora in vigore (16 dicembre 2016) nell'Art. 127 (Acquavite di vinaccia o marc) non fa più cenno alla grappa né il termine grappa è contenuto nell'intera legge
  • 4) per definizione di denominazione di origine o indicazione gegrafica nella UE (e nella Svizzera che recepisce e riconosce le DOP/IGP comunitarie da illo tempore, come del resto la UE lo fa con quelle svizzere) è vietato utilizzare (anche come assonanza), per non parlare di registrare come marchi commerciali, nomi delle denominazioni o indicazioni tutelate
Pertanto, dovete trovare una norma elvetica in vigore che dica che "grappa" è utilizzabile in Svizzera per designare acquavite di vinaccia e, contemporaneamente, una italiana/UE che affermi che la riconosce (visto che ha una tutela comunitaria da 11 anni).
Aggiungo che il sottoscritto, un po' di tempo fa, aveva menzionato in voce che la confederazione elvetica aveva, appunto, revisionata la sua legge eliminando qualsiasi riferimento a grappa, ordinanza DFI 817.022.12 (12/2016).--Sistoiv (msg) 15:06, 31 dic 2019 (CET)[rispondi]

Eccola qua la norma in vigore. È non è solo una norma svizzera ma un trattato internazionale: https://www.admin.ch/opc/it/classified-compilation/19994645/index.html#app26ahref3 L'Unione europea può fare quello che vuole, ma visto che la Svizzera non ne fa parte le decisioni di Bruxelles non sono recepite automaticamente. E non basta l'aver eliminato il riferimento nell'ordinanza (punto 1 menzionato sopra) per cambiare le cose: l'Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul commercio di prodotti agricoli che garantisce l'utilizzo del termine grappa anche ai distillati prodotti nelle regioni svizzere di lingua italiana è infatti ancora in vigore. Può piacere o no, si può ritenerlo corretto e legale o no, ma sta di fatto che nella Svizzera italiana si produce grappa che viene etichettata e commercializzata come tale. --Cfilippo (msg) 17:22, 5 gen 2021 (CET)[rispondi]

Grappa Ticinese[modifica wikitesto]

Sempre dell'avviso che sia errato e "italiacentrico" non citare le grappe della svizzera italiana. L'accordo che è tuttora in vigore: Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul commercio di prodotti agricoli Concluso il 21 giugno 1999 Approvato dall’Assemblea federale l’8 ottobre 19991 Ratificato con strumenti depositati il 16 ottobre 2000 Entrato in vigore il 1° giugno 2002

(Stato 1° novembre 2020)

Definisce all' Art. 4 2. La denominazione «marc» o «acquavite di vinaccia» può essere sostituita dalla denominazione «Grappa» per le bevande spiritose prodotte nelle regioni svizzere di lingua italiana, con uve ottenute in tali regioni, elencate nell’appendice 2, conformemente al regolamento di cui all’appendice 5, lettera a), primo trattino.68 Sempre nello stesso accordo, più avanti: Denominazioni protette per le bevande spiritose originarie della Svizzera: Acquavite di vino Eau-de-vie de vin du Valais Brandy du Valais Acquavite di vinaccia Baselbieter Marc Grappa del Ticino/Grappa Ticinese Grappa della Val Calanca Grappa della Val Bregaglia Grappa della Val Mesolcina Grappa della Valle di Poschiavo Link al documento aggiornato al 01.11.2020: https://www.admin.ch/opc/it/classified-compilation/19994645/202011010000/0.916.026.81.pdf Mi sembra pertanto errato continuare a rimodificare il testo. Se non riuscite ad accettare che il distillato di vinacce nella svizzera italiana si chiama grappa almeno abbiate l'onestà intellettuale di permettere di mettere una piccola spiegazione su questa faccenda (considerando che in tutta la Svizzera si continua a vendere la Grappa Ticinese in tutti i negozi). Tenendo anche conto che nelle altre lingue la grappa ticinese viene citata con la relativa legge (che ripeto è ancora attuale e non è stata stralciata).

A chi abbia scritto sopra: no, le cose non stanno così. Stanno che se si scrivono passaggi su materie regolamentate prive di fonti, con riferimenti superati o fonti non autorevoli, io elimino. Non è questione di accettare o meno che in Svizzera italiana si possa produrre o commercializzare un distillato e denominarlo grappa. Quella ricordata sopra appare una fonte (il regolamento svizzero di mutuo riconoscimento) decente, dopo anni di inserimenti a vanvera. Pertanto, va bene così, a meno di altri contributi. Invece, dire che in Svizzera si produca grappa ticinese non è un argomento dato che in Cina si produce "Champagne" e "Gorgonzola"... --Sistoiv (msg) 20:02, 8 feb 2021 (CET)[rispondi]