Discussione:Frittole (gastronomia calabrese)

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Cucina
Calabria
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Frittola e frittole[modifica wikitesto]

Attualmente abbiamo due voci: frittola e frittole. O i due prodotti sono sostanzialmente analoghi, ergo le voci vanno unite, o hanno lo stesso nome, pur essendo cibi diversi. Io non lo so, ma nel secondo caso dovremmo creare una disambigua e non tenere le due voci una al singolare e una al plurale. Grazie dell'aiuto. --Xaura (msg) 16:04, 14 nov 2008 (CET)[rispondi]

  • Esaminando le voci, si tratta di due prodotti sostanzialmente differenti. E meno male che non c'è la voce 'Fritola' (che nella cucina del Triveneto indica come termine generale le frittelle dolci ricoperte di zucchero).--Grigio60 miao 16:09, 14 nov 2008 (CET)[rispondi]
Come ho scritto anche nella pagina di discussione di Xaura, IMHO si tratta di cose differenti. Non so nulla di cucina calabrese, ma a Palermo la frittola è un cibo da strada, da mangiare in panini morbidi, preparato con gli scarti del manzo, e non ho mai sentito che sia stato dichiarato "Prodotto Agroalimentare Tradizionale" si sarebbe saputo. Non credo nemmeno che venga preparato al di fuori di Palermo e zone imediatamente limitrofe. --Dedda71 (msg) 16:28, 14 nov 2008 (CET)[rispondi]

Credo di capire siano cose differenti --Gigi er Gigliola 16:56, 14 nov 2008 (CET)[rispondi]

Frittole e Curcuci[modifica wikitesto]

Non ho moltissima conoscenza della cucina reggina, ma noto una certa confusione tra le definizioni di frittole e di curcuci:

  1. Nella definizione iniziale si dice: "[...] vengono comunemente dette curcuci", il che non è vero come tra l'altro si evince dalla successiva spiegazione
  2. La frase "Le frittole successivamente consumate in diversi modi, a volte ricucinate, ad esempio con le uova fritte." credo sia scorretta infatti, a quanto ne so, sono i curcuci ad essere cotti con le uova e non le frittole.

Inoltre segnalo una perplessità nell'associarli ai cicoli napoletani, che sono ricavati esclusivamente dal grasso del maiale e che per la loro preparazione non vengono assolutamente utilizzate interiora e/o parti cartilaginee, zampe o muso.