Diocesi di Tigava

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Tigava
Sede vescovile titolare
Dioecesis Tigavitana
Chiesa latina
Vescovo titolaresede vacante
Istituita1933
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Tigava
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Tigava (in latino: Dioecesis Tigavitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tigava, identificabile con El-Kherba[1] nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Mauritania Cesariense.

Una comunità cristiana esisteva a Tigava già nella seconda metà del III secolo, come attesta il martirio di san Tipasio, avvenuto tra il 295 ed il 299.[2] Questo santo è commemorato nel Martirologio Romano alla data dell'11 gennaio con queste parole: A Tigava in Mauritania, nell'odierna Algeria, san Tipasio veterano, martire, che, richiamato nell'esercito, non volle sacrificare agli dèi e fu decapitato.[3]

Attorno al 370 una rivolta di berberi, guidata da un tale Firmus, distrusse una chiesa con battistero presente a Tigava. Il battistero venne fatto ricostruire circa quattro anni dopo dal vescovo Frumenzio, come documentato da un'epigrafe scoperta nel sito archeologico.

Tre sono i vescovi noti grazie alle fonti documentarie. Primoso fu chiamato a comparire davanti all'assemblea dei vescovi riuniti a Cartagine il 13 giugno 407 dal vescovo Aurelio; la sua assenza fu notificata dai vescovi al primate della Mauritania Cesariense, Innocenzo, pure lui assente all'assise cartaginese.[4] Palladio partecipò alla conferenza di Cesarea del 20 settembre 418 assieme a sant'Agostino di Ippona per giudicare l'operato del donatista Emerito, e di cui il santo ci ha lasciato una relazione nell'opera Atti del confronto con Emerito vescovo donatista.[5][6]

Il nome di Crescente appare al 68º posto nella lista dei vescovi della Mauritania Cesariense convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Crescente, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[7]

Dal 1933 Tigava è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 23 marzo 2024.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi residenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Frumenzio † (menzionato nel 374 circa)
  • Primoso † (menzionato nel 407)
  • Palladio † (menzionato nel 418)
  • Crescente † (menzionato nel 484)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Werner Huß, Tigava, Brill’s New Pauly online
  2. ^ Mesnage, L'Afrique chrétienne, p. 457.
  3. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 124.
  4. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 915, Primosus 2.
  5. ^ Atti 1.
  6. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 810, Palladius 2.
  7. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 224, Crescens 11.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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