Diocesi di Mammilla

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Mammilla
Sede vescovile titolare soppressa
Dioecesis Mammillensis
Chiesa latina
Istituita1933
Soppressa1974
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Mammilla
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Mammilla (in latino: Dioecesis Mammillensis) è una sede soppressa e sede titolare ugualmente soppressa della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Mammilla, nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Mauritania Cesariense.

Sono tre i vescovi documentati di questa diocesi africana. Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte il cattolico Vittore e il donatista Sereniano.[1] Il vescovo Vittore potrebbe essere identificato con l'omonimo vescovo della Mauritania Cesariense che subì, attorno al 422, una sanzione ecclesiastica senza perdere tuttavia la dignità episcopale;[2] non essendo specificata la sede di appartenenza, questo fatto potrebbe riferirsi anche agli omonimi vescovi di Vardimissa, Malliana, Tabaicara e Timici.[3]

Terzo vescovo noto è Pascasio, il cui nome appare al 78º posto nella lista dei vescovi della Mauritania Cesariense convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Pascasio, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[4]

Nel corso del XX secolo, per brevissimo tempo, Mammilla è stata una sede vescovile titolare della Chiesa cattolica.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi residenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Vittore † (prima del 411 - dopo il 422 ?)
  • Pascasio † (menzionato nel 484)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 1164-1165, Victor 33; p. 1062, Serenianus 2.
  2. ^ Lettera 209,8.
  3. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1165, Victor 33.
  4. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 825, Pascasius 10.
  5. ^ Secondo gli Acta Apostolicae Sedis 1974, p. 460, Stephen Naidoo fu nominato vescovo titolare di Acque Flavie il 1º luglio, e non il 2 agosto come riporta invece Catholic Hierarchy. Tuttavia questa indicazione crea una incongruenza cronologica nella cronotassi dei titolari di Acque Flavie.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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