Deltamys kempi

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Deltamys kempi
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Sigmodontinae
Genere Deltamys
Specie D.kempi
Nomenclatura binomiale
Deltamys kempi
Thomas, 1917

Deltamys kempi (Thomas, 1917) è un roditore della famiglia dei Cricetidi diffuso nell'America meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 89 e 108 mm, la lunghezza della coda tra 74 e 87 mm, la lunghezza del piede tra 20 e 22 mm, la lunghezza delle orecchie tra 12 e 14 mm e un peso fino a 26,4 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo è tozzo, la testa è grande e gli arti sono corti. La pelliccia è soffice, densa e vellutata. Le parti dorsali sono bruno-nerastre, i fianchi sono più chiari, mentre le parti ventrali sono grigio-brunastre. Gli occhi sono piccoli. Le orecchie sono relativamente corte, arrotondate ricoperte di piccoli peli nerastri e parzialmente nascoste nella pelliccia. Le zampe sono grigio scure. gli artigli delle dita dei piedi sono relativamente robusti. La coda è leggermente più corta della testa e del corpo, leggermente più chiara sotto e finemente rivestita di piccoli peli. Il cariotipo è 2n=35-38 FN=38.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie probabilmente fossoria nonostante frequenti ambienti acquatici. Costruisce nidi all'interno di tronchi abbattuti.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti e talvolta semi e parti vegetali.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Danno alla luce 4 piccoli alla volta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'estrema parte meridionale del Brasile, in Uruguay e nell'Argentina nord-orientale.

Vive negli acquitrini in prossimità di zone umide, zone alluvionali e canneti.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione presumibilmente numerosa e la presenza in diverse aree protette, classifica D.kempi come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Queirolo, D., Christoff, A., D'Elia, G., Teta, P., Pardinas, U. & Gonzalez, E. 2008., Deltamys kempi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Deltamys kempi, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Eisenberg & Redford, 1992.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • John F.Eisenberg & Kent H.Redford, Mammals of the Neotropics, Volume 2: The Southern Cone: Chile, Argentina, Uruguay, Paraguay, The University of Chicago Press, 1992. ISBN 9780226706825

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