Dean Baquet
Dean P. Baquet (New Orleans, 21 settembre 1956) è un giornalista statunitense, direttore esecutivo del New York Times dal maggio 2014 al giugno 2022.[1] È la prima persona afroamericana ad essere direttore esecutivo[2].
Ha iniziato la sua carriera nel giornalismo a New Orleans, quindi Baquet si è trasferito al Chicago Tribune. In seguito è entrato a far parte del New York Times e nel 1995 è diventato redattore nazionale.[3] Nel 2000, ha lasciato per diventare caporedattore, e in seguito direttore esecutivo del Los Angeles Times. È tornato al New York Times nel 2007, dopo aver rifiutato di attuare i tagli di bilancio desiderati dalla direzione al giornale di Los Angeles.
Nel 1988, Baquet ha condiviso un premio Pulitzer per il giornalismo investigativo, guidando un team di reporter che includeva William Gaines e Ann Marie Lipinski al Chicago Tribune, per "il loro rapporto dettagliato sull'interesse personale e lo spreco" che affliggeva il Consiglio comunale di Chicago.[4]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Baquet è cresciuto cattolico a Tremé, un quartiere nero della classe operaia a New Orleans, in Louisiana. È il quarto di cinque figli del ristoratore di New Orleans Edward Baquet.
Si è diplomato alla St. Augustine High School nel 1974. Ha quindi ricevuto una borsa di studio per studiare inglese alla Columbia University, abbandonando poco prima della laurea per perseguire una carriera nel giornalismo.
Baquet ha iniziato la sua carriera giornalistica presso il New Orleans States-Item, che in seguito si è fuso con The Times-Picayune. Dopo sei anni al Times-Picayune, è entrato a far parte del Chicago Tribune nel 1984, dove ha vinto il Premio Pulitzer, prima di unirsi al New York Times nell'aprile 1990 come reporter investigativo. Nel maggio 1992 è diventato redattore di progetti speciali per il business desk. Nel gennaio 1994, ha avuto lo stesso titolo, ma ha operato fuori dall'ufficio del direttore esecutivo. Nel 1996 è diventato redattore nazionale.
Nel 2000, è entrato a far parte del Los Angeles Times come caporedattore, lavorando come "braccio destro" del direttore John Carroll. Baquet è diventato il caporedattore nel 2005 dopo che Carroll si è dimesso a causa di scontri con la Tribune Company, che aveva acquisito il Los Angeles Times dalla famiglia Chandler nel 2000. Fu la prima persona di colore a lavorare come caporedattore del giornale. Baquet è stato licenziato nel 2006 dopo essersi pubblicamente opposto ai piani di tagliare i posti di lavoro nelle redazioni.
Due mesi dopo, Baquet si riunì al New York Times come capo dell'ufficio di Washington.[5] È diventato caporedattore nel settembre 2011[6] sotto il direttore esecutivo Jill Abramson[7][8] ed è stato promosso a direttore esecutivo il 14 maggio 2014.[9][10] Baquet ha fatto dell'assunzione di giornalisti e redattori di colore una priorità, dicendo che i suoi sforzi per diversificare la redazione sono stati "intensi e persistenti".[11][12]
Baquet, che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha attaccato per nome, ha parlato contro la retorica anti-stampa di Trump, dicendo al Guardian: "Penso che gli attacchi personali ai giornalisti mettano a rischio le loro vite".[13] Baquet è stato precedentemente membro del Consiglio di amministrazione del Comitato per la protezione dei giornalisti. Nell'aprile 2022, il New York Times ha annunciato che Baquet, ormai raggiunta l'età che tradizionalmente vede i direttori dimettersi, sarà sostituito in giugno dal suo vice Joseph Kahn.[14] Una volta finito il suo mandato, guiderà per il giornale il programma di borse di studio sul giornalismo investigativo locale.[15]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Nel settembre 1986, Baquet si è sposato con la scrittrice Dylan Landis. Hanno un figlio e vivono nel Greenwich Village.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Outgoing Times editor to lead fellowship for local probes, in The Seattle Times, 26 aprile 2022. URL consultato il 6 luglio 2022.
- ^ (EN) Black Firsts: 4,000 Ground-Breaking and Pioneering Historical Events, in Visible Ink Press, Jessie Carney, 2012, ISBN 978-1578593699.
- ^ (EN) Dean Baquet, in The New York Times, 24 ottobre 2018. URL consultato il 24 novembre 2020.
- ^ (EN) Finalist: Dean Baquet and Jane Fritsch of The New York Times, in The Pulitzer Prizes. URL consultato il 22 luglio 2020.
- ^ (EN) Joe Strupp, "Baquet Joins New York Times as D.C. Bureau Chief", in Editor and Publisher, 8 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2007).
- ^ (EN) New Orleanian named editor of N.Y. Times, su theadvocate.com, 17 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2016).
- ^ (EN) Dean Baquet, su The New York Times Company, 24 ottobre 2018. URL consultato il 16 ottobre 2020.
- ^ (EN) Jeremy Peters, Abramson to Replace Keller as The Times's executive editor, in The New York Times, 2 giugno 2011.
- ^ (EN) Times Topics: Dean Baquet, in The New York Times.
- ^ (EN) Dean Baquet Named executive editor of The New York Times, su The New York Times Company, 14 maggio 2014.
- ^ (EN) Joe Pompeo, The Agony and the Anxiety of The New York Times, in Vanity Fair, 24 luglio 2017. URL consultato il 22 luglio 2020.
- ^ (EN) Liz Spayd, Preaching the Gospel of Diversity, but Not Following It, in The New York Times, 17 dicembre 2016. URL consultato il 22 luglio 2020.
- ^ Jim Waterson, New York Times editor says Trump has put his reporters' lives at risk, in The Guardian, 18 novembre 2019. URL consultato il 22 luglio 2020.
- ^ (EN) Helen Coster, New York Times names Joseph Kahn executive editor, to succeed Dean Baquet, in Reuters, 19 aprile 2022. URL consultato il 19 aprile 2022.
- ^ (EN) Eduardo Medina, Dean Baquet Will Lead Local Investigative Fellowship Program for The Times, in The New York Times, 27 aprile 2022. URL consultato il 26 maggio 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dean Baquet
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Laura Chaveriat, Dean Baquet, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Dean Baquet, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 71183984 · ISNI (EN) 0000 0000 4742 2746 · LCCN (EN) no2007138503 |
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