Daniele de Strobel

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La raccolta del pomodoro, ieri, pannello murale a olio. Cassa di Risparmio di Parma.

Daniele de Strobel (Parma, 30 marzo 1873Camogli, 8 giugno 1942) è stato un pittore italiano.

Biografia

Secondogenito del naturalista e paletnologo Pellegrino Strobel, apparteneva ad una famiglia dell'aristocrazia tirolese (Ströbel von Haustadt und Schwanenfeld) giunta a Parma sotto il ducato di Maria Luigia. Dimostrò sin dall'infanzia attitudini artistiche, tanto da spingere i genitori ad iscriverlo all'Accademia di Belle Arti di Parma, dove ebbe come maestro Cecrope Barilli.

Per completare gli studi si trasferì a Roma, dove frequentò i corsi della scuola del nudo dell'Académie de France ed il Regio Istituto di Belle Arti, ed ebbe modo di stringere amicizia con il pittore Antonio Mancini ed il suo conterraneo Amedeo Bocchi.

Amava molto rappresentare le azioni, il movimento, la forza, la violenza; dipingeva con naturale tranquillità tele molto grandi. Usava pittura di tipo tendenzialmente realistico ma non di realismo sostanziale. I contenuti erano culturali, quasi mai diretti, evocativi. La tecnica che usava più spesso era olio su tela.

Fu soprattutto un apprezzato ritrattista: alcuni dei suoi lavori sono presenti nelle collezioni della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, della Banca Monte Parma e della Pinacoteca Stuard.

I soggetti preferiti di De Strobel sono gli animali, nello specifico il cavallo: nei suoi dipinti evidenzia in modo particolare la tensione sotto la pelle e l'energia trattenuta dall'animale che sembra sempre sul punto di esplodere. È da evidenziare la novità della tipologia di dipinti: la pittura il cui soggetto è quasi esclusivamente il cavallo non ha precedenti nella tradizione pittorica della città di Parma.

De Strobel dopo Il ritratto della madre del 1892 e dopo le decorazioni della Camera di Commercio del 1925 fu chiamato ad insegnare all'Accademia di Brera così si trasferì a Milano ma morì a Camogli nel 1942.

Tra il 1925 e gli anni quaranta del Novecento lui non solo insegnò ma anche fece i ritratti a tutti i cavalli vincitori di San Siro. Tra il 1904 e il 1908 realizzò numerosi quadri di soggetto storico medievale quali: La leggenda di Teodorico e Faida in Comune.

Illustrò la Storia di Parma, di Tullo Bazzi e Umberto Benassi, edito da Battei, Parma, 1908.

Le opere più importanti

  • Giulietta e Romeo, olio su tela, Parma
  • La faida di comune, olio su tela, 1906, Parma
  • Il mercante di stoviglie, 1908, Fidenza, palazzo municipale
  • Parma sotto gli Sforza, 1908, Parma, Camera di Commercio
  • Il ritratto della moglie, pastello, 1919, Milano
  • La leggenda di Teodorico, olio su tela, Parma
  • Nastagio degli Onesti, olio su tela, 1921, Parma
  • Il cavallo morente, olio su tela, 1922 c., Parma
  • La raccolta del pomodoro, olio su tela, 1925, Parma, Cassa di Risparmio
  • Il trasporto del latte, olio su tela, 1925, Parma, Cassa di Risparmio

Bibliografia

  • Roberto Lasagni, Dizionario biografico dei parmigiani, IV, Parma, 1999.

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