Daniel von Salis-Soglio

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Daniel von Salis-Soglio
NascitaCoira, 19 febbraio 1826
MorteCoira, 19 settembre 1919
Dati militari
Paese servitoImpero austro-ungarico
Forza armataImperiale e regio esercito
SpecialitàGenio militare
Gradoluogotenente feldmaresciallo
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Daniel von Salis-Soglio (Coira, 19 febbraio 1826Coira, 19 settembre 1919) è stato un ingegnere e militare svizzero, a lungo ufficiale del genio militare dell'esercito austro-ungarico.

Vita[modifica | modifica wikitesto]

Daniel von Salis-Soglio proveniva dalla nobile famiglia svizzera dei Salis, originaria del cantone dei Grigioni, ed era figlio di Emanuel von Salis-Soglio, colonnello svizzero, e Margareta Perpetua von Salis-Rietberg.[1] Si laureò all'accademia di ingegneria il 22 settembre 1845, con il grado di tenente. Venne però promosso nel 1848 e ancora nel 1849, raggiungendo velocemente il grado di capitano (Hauptmann).[2]

Nel 1859 partecipò alla seconda guerra d'indipendenza italiana, distinguendosi all'interno della 2ª Armata. Nel 1860 divenne maggiore e nel 1864 prese parte alla seconda guerra dello Schleswig come ufficiale del genio nel 2º Corpo d'armata austriaco, venendo promosso tenente colonnello. Nello stesso anno divenne direttore del genio a Graz. Nel 1866 fu comandante della fortezza di Rovigo e nel 1867 fu nominato direttore dei lavori di fortificazione in Alto Adige. Nel 1871 fu trasferito a Przemyśl e nel 1873 a Lemberg. Il 1º novembre 1874 fu promosso a maggior generale. Il 5 luglio 1876 fu nominato presidente del comitato tecnico-amministrativo militare e nel maggio 1879 fu promosso luogotenente feldmaresciallo (Feldmarschallleutnant). Nel 1880 fu nominato ispettore generale del genio. Infine il 12 luglio 1892 l'imperatore Francesco Giuseppe I approvò la domanda di pensionamento di von Salis-Soglio.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gothaisches Genealogisches Taschenbuch der Freiherrlichen Hauser, Gotha, Justus Perthes, 1910.
  2. ^ Winter, p. 388.
  3. ^ Winter, pp. 388-389.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN74973908 · ISNI (EN0000 0000 7453 7936 · CERL cnp01160073 · GND (DE131059408 · WorldCat Identities (ENviaf-74973908