Crown (gruppo musicale)

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Crown
Paese d'origineBandiera della Francia Francia
GenereIndustrial rock
Sludge metal
Periodo di attività musicale2011 – in attività
EtichettaCandlelight (2013-2019)
Pelagic (2020-presente)
Album pubblicati3
Studio3

I Crown (talvolta resi graficamente come C R O W N) sono un gruppo musicale industrial rock/sludge metal francese formato nel 2011.

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

2011-2013: primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo è nato su iniziativa del cantante/chitarrista Stephane Azam e del chitarrista Pascal Guth con l'intento di creare una formazione heavy metal basata unicamente sul suono di due chitarre e di una drum machine. Il 6 febbraio 2012 hanno pubblicato l'EP di debutto The One, seguito il 3 ottobre dello stesso anno dallo split EP Crown vs STValley inciso con gli STValley, progetto dello stesso Azam. Il 23 gennaio 2013 i Crown hanno firmato un contratto discografico con la Candlelight Records,[1] pubblicando il 22 aprile seguente l'album di debutto Psychurgy. Il disco, composto da dieci brani, è stato accostato dalla critica specializzata ai lavori di gruppi come Godflesh e Isis grazie all'unione tra sonorità doom e sludge metal con quelle più industrial derivate dall'utilizzo della drum machine.[2][3][4]

Nel gennaio 2014 il cantante Frederyk Rotter, apparso in alcuni brani di Psychurgy, è entrato nella formazione dal vivo del gruppo.[5]

2015: Natron[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 agosto 2015 i Crown hanno pubblicato il secondo album Natron, distribuito nuovamente dalla Candlelight.[6] Prodotto da David Husser, il disco si caratterizza per alcune sezioni vocali più melodiche e per una maggiore attenzione alla dinamicità dei singoli brani,[7] pur mantenendo sonorità prettamente doom/sludge e industrial ed elementi più estremi,[8][9] e presenta tematiche legate all'occultismo, alla misantropia e al nichilismo.[10] A seguito della pubblicazione dell'album, il trio ha preso parte a diversi festival, tra cui l'annuale Damnation Festival avvenuto il 7 novembre dello stesso anno.[11]

2021: The End of All Things[modifica | modifica wikitesto]

L'11 febbraio 2021 i Crown hanno presentato il singolo Illumination come anticipazione al terzo album The End of All Things.[12] La pubblicazione rappresenta la prima a seguito della firma con la Pelagic Records nonché la prima con il produttore David Husser in qualità di componente ufficiale della formazione e presenta sonorità che si discostano notevolmente da quanto operato in passato a causa dell'integrazione di elementi synth pop e darkwave, oltre a riff di chitarra tipicamente post-rock e un cantato unicamente melodico di Azam.[13][14] Il disco è stato promosso anche dai singoli Shades e Violence, distribuiti tra il 4 e il 25 marzo,[15][16] nonché da una tournée europea in cui i Crown si esibiranno come artisti d'apertura agli Enslaved e agli Intronaut.[17][18]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Attuale
Turnisti
  • Nicolas Uhlen – batteria (2020-presente)
  • Marc Strebler – chitarra, cori (2021-presente)
Ex componenti
  • Pascal Guth – chitarra, programmazione (2011-2019)
  • Frederyk Rotter – voce (2014-2019)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) France's CROWN Signs With CANDLELIGHT RECORDS, su Blabbermouth.net, 23 gennaio 2013. URL consultato il 18 aprile 2021.
  2. ^ (EN) Alex Franquelli, CROWN – Psychurgy Review, su Angry Metal Guy, 12 aprile 2013. URL consultato il 18 aprile 2021.
  3. ^ (EN) Phil Johnston, C R O W N – Psychurgy, su Echoes and Dust. URL consultato il 18 aprile 2021.
  4. ^ (NL) Ruben van Kruistum, CROWN - Psychurgy, su Zware Metalen, 27 aprile 2013. URL consultato il 18 aprile 2021.
  5. ^ (EN) Bio, su Crown. URL consultato il 18 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2020).
  6. ^ (EN) Christian Wögerbauer, CROWN: Tracks vom kommenden Album "Natron", su Vampster, 19 luglio 2015. URL consultato il 18 aprile 2021.
  7. ^ (EN) Moritz Grütz, Interview with Stephane Azam from Crown, su metal1.info, 26 luglio 2015. URL consultato il 18 aprile 2021.
  8. ^ C R O W N, su grindontheroad.com, 16 novembre 2015. URL consultato il 18 aprile 2021.
  9. ^ Helena Kiske, Crown - Natron, su metal.it. URL consultato il 18 aprile 2021.
  10. ^ Davide Romagnoli, CROWN – Rasoi industriali, su metalitalia.com, 30 settembre 2015. URL consultato il 18 aprile 2021.
  11. ^ DAMNATION FESTIVAL 2015: le ultime conferme, su metalitalia.com, 17 settembre 2015. URL consultato il 18 aprile 2021.
  12. ^ (EN) Jamie Giberti, Crown (French Industrial Metallers) Announce New Album The End Of All Things, su Rock Sins, 11 febbraio 2021. URL consultato il 2 maggio 2021.
  13. ^ Fabio Marco Ferragatta, Crown – The End Of All Things, su ImpattoSonoro, 16 aprile 2021. URL consultato il 2 maggio 2021.
  14. ^ (EN) Ben Jones, Review: Crown – The End Of All Things, su Echoes and Dust, 14 aprile 2021. URL consultato il 2 maggio 2021.
  15. ^ (EN) Ben Jones, Review: Crown – The End Of All Things, su Echoes and Dust, 14 aprile 2021. URL consultato il 2 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2021).
  16. ^ (EN) Jedd Beaudoi, Hear Crown's Moody, Shape-Shifting "Violence" (premiere), su PopMatters, 25 marzo 2021. URL consultato il 2 maggio 2021.
  17. ^ (EN) Intronaut announces European tour for next May in support of ENSLAVED!, su Metal Blade Records, 14 ottobre 2020. URL consultato il 2 maggio 2021.
  18. ^ INTRONAUT, in tour con gli Enslaved nel 2022, su metal.it, 15 aprile 2021. URL consultato il 2 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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