Crociera aerea

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Idrovolanti all'idroscalo di Orbetello in attesa della partenza di una crociera aerea

Con il termine crociera aerea, in termini aeronautici si intende la navigazione di più aeromobili, sia per scopi bellici che addestrativi, dimostrativi o turistici.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu il giovane sottosegretario di Stato all'Aeronautica del regno d'Italia, Italo Balbo, nel 1928 a ideare, al posto dei lunghi raid aerei o trasvolate in solitaria o al massimo in coppia [2], delle crociere aeree, della durata di diversi giorni, un volo con scali, compiuto da squadriglie in formazione di idrovolanti della Regia Aeronautica. Duplice lo scopo: addestrare i reparti di volo e riscuotere il successo internazionale attraverso l'immagine di una moderna ed efficiente aviazione [3]. Come base fu scelto l'idroscalo di Orbetello, dove avveniva la partenza e l'arrivo. Le prime due furono nel Mediterraneo, prima in quello occidentale, con ben 61 velivoli tra i quali 51 S.M. 59 bis e poi in quello orientale, con 35 Savoia-Marchetti S.55.

Divenuto ministro dell'Aeronautica, dal 1930 Balbo organizzò quelle "transatlantiche", prima in America meridionale con 12 idrovolanti Savoia-Marchetti S.55A, e poi in Nord America. A quest'ultima presero parte 25 idrovolanti SIAI-Marchetti S.55X.

Le crociere italiane[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Italo Balbo, Stormi in volo sull'Oceano, Mondadori, 1931
  • Italo Balbo, La centuria alata, Mondadori, 1934
  • Ranieri Cupini, Cieli e mari. Le grandi crociere degli idrovolanti italiani, Mursia, 1973
  • Piero Carlo Ratti Veneziani, Le crociere aeree del Mediterraneo occidentale ed orientale. 1928-1929, IBN, 2017
  • Piero Carlo Ratti Veneziani, , La crociera del decennale. Una pagina scritta con onore dall'Aeronautica Italiana, IBN, 2016

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]